Se avete ospiti ma non avete tempo, non rinunciate al dessert. Preparate il dolce simbolo dell’Australia, la Pavlova, montatela direttamente nel bicchiere monoporzione ed impiegherete solo qualche minuto, assicurandovi in poche mosse l’effetto bello/buono. Se invece di tempo ne avete e volete preparare in casa le meringhe, eccovi una ricetta classica per farlo.
Pavlova nel bicchiere Ingredienti per 4 bicchieri medi 2 meringhe ( comprate in pasticceria o fatte in casa) 1 cestino di frutti di bosco misti i semi di una bacca di vaniglia 250 grammi di crema di latte da montare 2 cucchiai di Grand Marnier 1 cucchiaio di zucchero a velo Per le meringhe 100 grammi di albume 200 grammi di zucchero semolato Con una frusta elettrica montate a neve ferma gli albumi con metà dello zucchero. Unite lo zucchero rimasto al composto, mescolando dall’alto verso il basso e facendo attenzione a non smontare la massa montata. Con il cucchiaio fate dei mucchietti su una teglia foderata di carta forno, oppure, se l’avete, usate una tasca per pasticceria. Le meringhe si devono asciugare in forno per circa tre ore, ad una temperatura fra i 90 ed i 100 gradi. Per far uscire l’umido, tenete il forno leggermente aperto, inserendo nello sportello un cucchiaino che impedisca una chiusura perfetta. Lavate la frutta con il picciolo. Lasciate alcuni frutti interi per la decorazione finale, gli altre mondateli e tagliateli se sono molto grandi, come le fragole. Condite con lo zucchero a velo ed il liquore. Montate la panna con i semi di vaniglia. Mettete in ciascun bicchiere una cucchiaiata di frutta, un po’ di meringa sbriciolata molto grossolanamente, uno strato di panna. Ripetete l’operazione, terminate con qualche frutto intero e se ne avete, decorate con foglie di menta.
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Spaghetti del poverello
Ecco la ricetta di un primo piatto facilissimo, veloce e saporito. Gli ingredienti usati per prepararlo possiedono una peculiarità, quella di essere naturalmente ricchi di glutammato, un sale dell’acido glutammico, ”responsabile” del sapore denominato umami. Quest’ ultimo affianca ormai da qualche anno i sapori dolce/salato/acido/amaro ed è entrato a far parte dell’arco dei cinque gusti recepiti dai recettori preposti. Nella lingua originale, il giapponese, umami significa saporito, da non confondere però con salato, sapore tipico dovuto al cloruro di sodio, ovvero al normale sale da cucina. Ingredienti per due persone 200 grammi di spaghetti di Gragnano 4 acciughe sotto sale 1 grande cipolla bianca 60 grammi di parmigiano reggiano stagionato per un minimo di 30 mesi peperoncino piccante zenzero fresco grattugiato qualche cucchiaiata di latte 3 cucchiai di olio extra vergine Pulite e tagliate a velo la cipolla. Se l’avete, servitevi di una mandolina. Mettetela in un pentolino insieme all’olio e fatela stufare molto dolcemente. Se tendesse a friggere abbassate ancora la fiamma e aggiungete un pochino di acqua. Salate pochissimo. Nel frattempo mettete a bagno le acciughe in acqua fredda per circa 15 minuti. Trascorso questo tempo apritele, togliete la lisca e lavatele con cura. Asciugatele e mettetele nel bicchiere del frullatore ad immersione unitamente al parmigiano, allo zenzero grattugiato e a qualche cucchiaiata di latte caldo. Frullate grossolanamente, introducendo altro latte se ve ne fosse bisogno. La salsa deve risultare sufficientemente fluida per condire la pasta. Riunite tutti gli ingredienti in una boule. Tenete da parte un po’ di cipolle. Cuocete gli spaghetti in acqua scarsamente salata ed uniteli alla salsa. Mescolate con cura e se vi piace aggiungete il peperoncino. Impiattate decorando con la cipolla tenuta da parte. Un buon abbinamento per questo piatto è un vino giovane, moderatamente alcolico e non eccessivamente aromatico, come un Sauvignon dell’Alto Adige o un moscato secco. Un consiglio: lo zenzero è sempre difficile da grattugiare, a causa della sua natura fibrosa. Mettete il rizoma nel freezer dopo averlo sbucciato e grattugiatelo da congelato. Otterrete una polvere finissima, priva di fibre, che si amalgamera’ perfettamente ad ogni tipo di preparazione. Inoltre, avrete sempre a disposizione dello zenzero fresco! State pensando ad una cena a base di pesce e non sapete cosa preparare per antipasto? Ecco la ricetta che può fare al caso vostro e nella quale viene utilizzato un alimento sempre molto gradito a chi ama il pesce: il baccalà. La preparazione prevede qualche passaggio ”tecnico” tuttavia è comunque facile da eseguire.
Baccalà in olio cottura con patate schiacciate al limone Ingredienti per 4 persone 600 grammi di baccalà già ammollato 700 grammi di patate olio e.v. erbe aromatiche a piacere( io uso rosmarino, elicriso, fiori di finocchietto selvatico, origano secco , grani di pepe frantumati, aglio e salvia) menta la buccia di mezzo limone non trattato sale In una pentola sufficientemente grande per contenere i pezzi di baccalà, mettere tutti gli odori e olio molto abbondante. Portare l’olio a 6O gradi misurando con un termometro da cucina, strumento indispensabile e dal costo molto modesto. Inserire i pezzi di baccalà: devono essere completamente immersi nell’olio. Nel frattempo bollire le patate con la buccia. Quando il baccalà sarà freddo e le patate ormai tiepide, sbucciarle e schiacciarle con una forchetta. Condirle con un po’ di olio del baccalà e la buccia del limone, facendo attenzione ad utilizzare solo la parte gialla. Scolare bene il pesce e ”sfogliarlo” delicatamente con le mani. Condirlo con le erbe aromatiche rimaste, decidendo la quantità e qualità a seconda dei gusti. Con l’aiuto di un coppa pasta sistemare le patate al centro di un piatto ed accomodare intorno il baccalà. Per chi vuole bere del vino, un Muller Thurgau ci starà benissimo. Un suggerimento: filtrate l’olio rimasto e mettetelo in frigo. Non ha raggiunto alte temperature e non si è depauperato . È ancora buono per insaporire i piatti di pesce dei prossimi giorni! Ben poche cose sono gratificanti come il cioccolato. In queste tortine, per accontentare tutti i gusti, è addirittura di due colori…
200 grammi di farina 30 grammi di cacao amaro 80 grammi di cioccolato fondente 60% 130 grammi di zucchero semolato 90 grammi di burro 2 uova 1 vasetto di yogurt intero mezza bustina di lievito per dolci peperoncino in polvere Per la ganache 200 grammi di cioccolato bianco 200 grammi di crema di latte i semi di mezza bacca di vaniglia Per decorare 100 grammi di cioccolato bianco una vaschettina di lamponi Dividete i tuorli dagli albumi. Battete a neve questi ultimi ed i rossi con lo zucchero, fino a che non diventeranno chiari e gonfi. Nel frattempo avrete sciolto a bagnomaria il cioccolato fondente. Fatelo intiepidire ed unitelo ai tuorli insieme al burro morbido, allo yogurt ed al peperoncino, che doserete a seconda dei vostri gusti. Aggiungete ora la farina, il cacao ed il lievito setacciati e per ultimo incorporate gli albumi, facendo attenzione a non smontare il composto. Riempite per due terzi dei pirottini alti oppure o degli stampini di silicone. Infornate, sempre preriscaldando, per circa 20 minuti a 180 gradi. Scaldate la panna senza però farla bollire e scioglieteci accuratamente il cioccolato bianco. Aggiungete anche i semi di vaniglia, fate raffreddare e mettete in frigo. Sfornate le tortine e lasciate raffreddare anch’esse. Con uno sbattitore elettrico montate a lungo la ganasce. Dividete in due le tortine e farcitele con la crema ottenuta. Ricomponetele e mettete sopra altra ganache, sulla quale porrete alcuni lamponi e delle scaglie di cioccolato bianco. Se vi va, accompagnatele con un Rum agricolo. Matrimonio perfetto! Da tempo si parla di quanti benefici apportino al nostro organismo gli acidi grassi omega 3. Un modo naturale e piacevole per approvvigionarsene è consumare pesce. Gli sgombri rappresentano un’ ottima fonte di omega 3. Quando si acquistano è consigliabile scegliere esemplari di taglia contenuta al fine di limitare la concentrazione di mercurio, inevitabilmente presente nelle carni dei pesci predatori.
Ingredienti per due persone 1 sgombro di circa 300 grammi 200 grammi di mezze reginette 1 cucchiaio di capperi 1 spicchio di aglio fiori di finocchietto selvatico 2 alici sotto sale oppure 4 filetti sott’olio 2 cucchiai di pecorino grattugiato menta buccia di limone 3 cucchiai di olio extra vergine 1 foglia di alloro Ricavate due filetti dallo sgombro e lessateli brevemente in acqua salata dove avrete messo la foglia di alloro. Dissalate i capperi. In una padella mettete l’aglio , l’olio e le alici e fatele sciogliere completamente a fuoco bassissimo. Unite i fiori di finocchietto, lo sgombro a pezzetti e qualche cucchiaiata di acqua. Lasciate insaporire fino a che l’acqua non sia evaporata. Trasferite tutto in una boule, unite i capperi, il pecorino , un paio di foglie di menta spezzettate, una generosa grattugiata di buccia di limone. Scolate la pasta e mescolatela alla salsa. Servite guarnendo i piatti con una foglia di menta e delle sottili bucce di limone. Se avete in casa una bottiglia di Sauvignon Chardonnay, questo è il momento di aprirla.. Il periodo dei carciofi sta decisamente finendo. Concediamoci di mangiarli per un’ultima volta utilizzando, per insaporirli, un profumo tipicamente estivo, quello della menta. Ora due piccoli suggerimenti che spero possano essere utili.
Il primo riguarda l’ossidazione dei carciofi. Solitamente la si contrasta immergendoli in acqua acidulata con il limone, ma lo stesso effetto si può ottenere mettendoli a bagno in acqua frizzante, che, al contrario del limone, non ne altera il gusto. Il secondo suggerimento riguarda la menta: è sempre bene unirla alla preparazione a fine cottura. Soltanto così manterrà invariato il suo sapore. Ingredienti per due persone Due carciofi romaneschi, di varietà mammola 4 cucchiai di olio extra vergine qualche foglia di menta 3 spicchi di aglio mezzo bicchiere di buon vino bianco secco 40 grammi di pecorino romano grattugiato Sale Pepe Pulite bene i carciofi privandoli delle foglie dure. Tagliateli a spicchi ed immergeteli nell’acqua gasata. Soffriggere dolcemente l’aglio. Una volta insaporito l’olio, eliminatelo. Asciugate velocemente i carciofi, e cuoceteli per qualche minuto. Aggiungete il vino, una volta sfumato abbassate la fiamma e mettete un coperchio. Salate con moderazione e pepate. La preparazione cuoce indicativamente 10 minuti. Se dovesse tendere ad attaccarsi, potete aiutare la cottura con un po’ di acqua. Una volta cotti, trasferite i carciofi in un recipiente, cospargeteli con il formaggio, unite le foglie di menta spezzettate e mescolate accuratamente. Due spaghetti al volo? Eccoli serviti!
Ingredienti per 2 persone 200 grammi di spaghetti 100 grammi di prosciutto di Praga 60 grammi di robiola 1 piccolo scalogno 30 grammi di parmigiano 2 cucchiai di olio e.v. sale, pepe basilico Mentre lessate gli spaghetti, tritate finemente lo scalogno e fatelo appassire nell’olio. Salate e pepate.Tagliate grossolanamente le fette di prosciutto ed aggiungetele allo scalogno, continuando la cottura per in paio di minuti. In una terrina, unite la robiola al parmigiano. Scolate gli spaghetti, conservando parte dell’acqua (che utilizzerete qualora la preparazione fosse troppo asciutta) Mescolate la pasta ai formaggi e completate versando sopra la salsina con il prosciutto e del basilico spezzettato. |
Leda BorghiStrizzacervelli per cani problematici, ex ristoratrice non pentita, dipendente dal cibo e dalle tavole imbandite. Intransigente e rompiballe in cucina, ho molte difficoltà a prendere il resto della vita sul serio. A quattro anni ho occupato la mensa scolastica per protesta: le suore servivano risotti usando parboiled. Vivo a Sherwood, alle porte di Roma ed avrei urgente bisogno di un giardiniere...'' Archivi
Aprile 2019
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