Pensate ad un modo inconsueto e meno banale del solito per proporre il petto di pollo? Farcitelo con la frutta secca ed il radicchio!
Ingredienti per 3/4 persone 1 petto di pollo grande 1 cucchiaio di nocciole 1 cucchiaio di uvetta sultanina 1 cucchiaio di pinoli 1 cucchiaio di pane grattugiato 1 cucchiaio di parmigiano 50 grammi di formaggio Asiago 300 grammi di radicchio di Chioggia olio e.v. sale, pepe Tritate grossolanamente la frutta secca. Tagliate il radicchio a striscioline e saltatelo brevemente in padella con un filo di olio ed un pizzico di sale. Togliete l’osso e, iniziando dalla parte esterna, aprite il petto di pollo praticando dei tagli progressivi per appiattirlo. Battetelo con il batticarne, salate e pepate. Mettetelo al centro di un grande foglio di pellicola trasparente adatta alla cottura. Fate una farcia con la frutta secca, il radicchio, il parmigiano, il pane grattugiato ed il formaggio a dadini. Stendetela sul pollo ed arrotolate strettamente nella pellicola. Chiudete con un nodino le due estremità. Ponete la preparazione in una pentola di acqua che sobbolle appena e cuocete per 35 minuti circa. Togliete la pellicola, scaldate un filo di olio in una padella e rosolate il rotolo prima di affettarlo e servirlo, magari con un contorno di purea di patate. Consiglio. Potete preparare questo piatto con largo anticipo e passarlo in padella all’ultimo momento, per scaldarlo e dorarlo. In ogni caso, far riposare la preparazione la compatterà, rendendo molto più facile il taglio.
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Torta di fragoleDTIngredienti 10 biscotti savoiardi 6 cucchiai di liquore di arancia il succo di due arance 600 grammi di fragole 300 grammi di mascarpone 250 grammi di panna da montare 1 uovo la buccia grattugiata di un limone non trattato i semi di una bacca di vaniglia 4 grammi di colla di pesce 1 tazzina da caffè di latte 130 grammi di zucchero Mondare e lavate le fragole e tenetene alcune da parte per la decorazione. Conditele con il liquore, il succo d’arancia, due cucchiai di zucchero e lasciatele da parte. Mettete a bagno la colla di pesce in acqua fredda. Montate l’albume a neve, il tuorlo con metà dello zucchero e la panna ed il mascarpone con lo zucchero rimasto. Scaldate il latte ed incorporate la colla di pesce ammorbidita. Quando sarà sciolta, unitela ai tuorli. Riunite tutti gli ingredienti in una ciotola avendo l’accortezza di lasciare per ultimo l’albume che incorporerete con attenzione, mescolando canonicamente dal basso in alto per non sgonfiare il composto. Aggiungete la buccia di limone e la vaniglia. Allineate i biscotti in un recipiente adeguato, versate le fragole con il loro liquido e finite con la crema al mascarpone. Livellate e decorate con delle fettine di limone e le fragole tenute da parte. Lasciate in frigo almeno tre ore prima di servire. La farinata è una classica preparazione ligure a base di farina di ceci. Ne esistono infinite varianti, oggi vi propongo la mia, con i fiori di zucchina
Ingredienti per 4 persone 150 grammi di farina di ceci 450 grammi di acqua 4 cucchiai di olio e.v. per l’impasto + altri due per ungere la teglia 5/6 fiori di zucchina mezzo cucchiaino di sale mezzo cucchiaino di origano pepe Mescolate la farina con l’acqua aiutandovi con una frusta. Coprite e lasciate riposare qualche ora a temperatura ambiente. Trascorso il tempo necessario, accendete il forno a 210 gradi. Tritate a striscioline i fiori ed uniteli alla pastella di farina di ceci, insieme al sale, all’origano ed al pepe. Ungete una teglia a bordi bassi di misura adeguata e versate il composto (deve avere un’altezza massima di un centimetro). Infornate per circa 30 minuti. Una volta cotta, aggiungete in superficie qualche scaglia di sale ed una macinata di pepe. Come unire degli alimenti salutari quali il salmone e l’avocado in un ottimo e facile antipasto che gratifichi sia il gusto che la vista? Preparando le sfere di salmone, naturalmente!
Ingredienti per 4 sfere 12 fette di salmone affumicato 1 avocado medio molto maturo 100 grammi di caprino fresco di latte vaccino sale, pepe, aneto buccia di limone ed arancia non trattate succo di limone olio e.v. songino pane di segale Sbucciate l’avocado e schiacciatelo con cura con una forchetta fino a ridurlo in purea. Conditelo con pochissimo olio, sale, pepe, succo e buccia grattugiata di limone. Lavorate il caprino con un piccolo trito di aneto ed una grattugiata di buccia di arancia. Tagliate quattro fogli di pellicola da cucina e disponete su ciascuno tre fette di salmone a raggiera, spalmatele con la purea di avocado e successivamente con uno strato di formaggio. Aiutandovi con la pellicola formate delle palline, facendo in modo che il salmone racchiuda accuratamente il ripieno. Lasciatele in frigo fino all’ora del servizio, momento nel quale eliminerete con delicatezza la pellicola. Disponete le sfere sul piatto di portata nel quale avrete messo il songino condito con poco olio e succo di arancia. Abbrustolite leggermente il pane, tagliatelo a quadretti e completate il piatto distribuendo sopra i crostini. Un’ idea per aprire la cena o da proporre come aperitivo? Queste saporite sfere di riso incontreranno sicuramente il gusto di tutti, compresi i commensali più esigenti!
Ingredienti 300 grammi di riso per risotti 1 uovo 100 grammi di speck 30 grammi di burro 2 cucchiai di olio e.v. 2 peperoni rossi 50 grammi di parmigiano 50 grammi di pecorino pepe, sale 2 scalogni basilico ed origano farina 00 olio di arachidi per friggere Soffriggete dolcemente in burro ed olio lo scalogno tritato. Aggiungete il riso, mescolate fino a quando avrà assorbito i grassi, poi unite 650 grammi di acqua bollente leggermente salata. Cuocete per 12 minuti, poi togliete la pentola dal fuoco, copritela con un canovaccio spesso ripiegato e ponete sopra un coperchio pesante. Deve riposare circa 15 minuti. Nel frattempo, pulite i peperoni, fateli a dadini e cuoceteli con un filo di olio, sale e pepe. Quasi a fine cottura unite anche i dadini di speck, il basilico tritato e l’origano. Trasferite il riso in un recipiente capace, aspettate che si raffreddi ed unite tutti gli ingredienti. Mescolate con cura. Formate delle sfere grandi più o meno come una pallina da ping pong, infarinatele e friggetele in olio di arachidi a 175/180 gradi. E manco a dirlo, abbinateci delle bollicine… Melanzane, che passione! Approfittiamone ora, periodo nel quale danno il meglio in cucina. Questo tortino, oltre ad essere ottimo, si cuoce rapidamente sul fornello, evitandoci il fastidioso caldo provocato dall’accensione del forno.
Ingredienti per due persone 2 melanzane medie 120 grammi di scamorza affumicata 100 grammi di ricotta ovina 40 grammi di parmigiano 8 pomodori San Marzano aglio basilico olio e.v. e di arachidi per friggere farina 00 q.b. pane grattugiato q.b. Lavate ed affettate sottilmente le melanzane. Salatele e mettetele in uno scolapasta con sopra un peso per almeno mezz’ora. Fate imbiondire l’aglio in pochissimo olio, poi aggiungete i pomodori a pezzi. Asciugate le fette di melanzane, infarinatele e friggetele in olio di arachidi. Lasciatele scolare bene su carta da cucina. Oliate uniformemente una padellina di dimensioni adeguate e spolveratela con il pane grattugiato. Fate uno strato di fette di melanzane posizionandole in modo tale da formare un bordo di circa tre centimetri. Mettete un leggero strato di salsa (dopo aver tolto l’aglio ed aggiunto il basilico). Distribuite sopra la ricotta, la scamorza a fette sottilissime o grattugiata, il parmigiano ed un ulteriore, leggero strato di salsa. Rimboccate verso l’interno i bordi delle fette e richiudete accuratamente con il resto delle melanzane fritte. Mettete sul fornello a fuoco moderato. Quando sotto si sarà formata una crosticina ed i formaggi saranno presumibilmente sciolti, togliete il tortino, oliate di nuovo la padella, rifate uno strato di pane grattugiato e procedete alla cottura dell’altro lato. Si creerà una piacevole e croccante crosticina. Servite dopo qualche minuto di riposo, decorando con qualche cucchiaiata di salsa che avrete messo da parte e del basilico. Con questo piatto, si può pensare di bere un Cesanese del Piglio. Consiglio. Se non vi piace trovare nella salsa le bucce del pomodoro, prima di procedere nella preparazione incideteli a croce e tuffateli per qualche secondo in acqua bollente. Estraeteli e trasferiteli in acqua molto fredda. La pelle si toglierà con estrema facilità. Ecco un piatto gustoso che si può mangiare sia caldo che freddo, nel quale utilizzare uno dei prodotti più amati dell’estate, i pomodorini nostrani che presto scompariranno dai banchi del mercato…. Ingredienti per quattro 360 grammi di penne rigate 150 grammi di feta 1 cucchiaio di pecorino romano grattugiato 400 grammi di pomodorini 70 grammi di pane grattugiato 1 spicchio di aglio mezzo cucchiaino di origano secco 1 ciuffo di prezzemolo 1 mazzetto di basilico sale pepe olio e.v. Tritate prezzemolo, basilico ed aglio ed aggiungeteli, insieme con l’origano secco, al pane grattugiato. Unite anche il pepe e due cucchiai di olio. Mescolate con cura. Lavate i pomodorini, divideteli a metà, metteteli in una pirofila da forno, irrorateli con un filo di olio, salateli e cospargeteli con il composto ottenuto in precedenza. Cuocete a 180 gradi per una mezz’ora. Nel frattempo, lessate le penne. Quando saranno cotte, conditele con poco olio, abbondante basilico, la feta sbriciolata ed il pecorino. Disponetele nei piatti individuali, poggiate sopra i pomodorini, decorate con un ciuffetto di basilico e servite. La versione fredda è, a mio avviso, anche migliore. I capunsei sono un primo piatto della tradizione mantovana. È una ricetta di recupero a base di pane raffermo e, come tutti i piatti antichi, più di un paese ne vanta e ne reclama i natali. Io ho avuto modo di assaggiare parecchie versioni, compresa quella con gli amaretti e non solo nel mantovano ma anche sulle rive del lago di Garda. Qui troverete la ricetta che preferisco. Manco a dirlo, è quella storica di casa mia: le sue origini si perdono nella notte dei tempi, eredità di chissà quale antenata ! L’unica variazione che le ultime generazioni, figlie di un maggior benessere, hanno apportato, è aumentare la quantità di formaggio, processo al quale io ho ampiamente aderito…
Ingredienti per 4/5 persone 500 grammi di pane grattugiato 2 uova sbattute 120 grammi di grana padano brodo di pollo o di carne noce moscata buccia di limone grattugiata un piccolo trito di prezzemolo 1 o 2 spicchi di aglio grattugiato 50 grammi di burro fuso pepe farina 00 Per il condimento Burro, salvia e grana padano Mettere il pane in una zuppiera, formare un incavo al centro e mettervi tutti gli ingredienti tranne il brodo tiepido che andrà aggiunto pian piano, fino ad ottenere un composto sostenuto che non si attacchi alle mani. Porre in frigorifero per un’oretta. Infarinare leggermente il piano di lavoro, formare dei lunghi cilindri e tagliarli a pezzi di circa 2 centimetri. Sagomare poi ciascuna piccola porzione di impasto dandogli la forma di uno gnocchetto fusiforme. Bollire in acqua salata. I capunsei, come gli gnocchi, sono cotti quando vengono a galla. Condire con abbondante burro fuso, salvia e grana padano. Sul vino non ci sono margini di trattativa. Il piatto esige un vino del territorio, un Lambrusco mantovano, secco e frizzante. Consiglio! Se avete ancora del buon brodo, usatelo per cuocervi i capunsei. Saranno ancora più saporiti. Ah, dimenticato! Se non ce la fate ad ottenere la forma tipica dei capunsei, tagliate l’impasto come se doveste fare degli gnocchetti. Non avrete rispettato la tradizione ma il sapore rimarrà identico, cioè delizioso! L’estate è tempo di conserve, si sa! Oggi ci dedichiamo alle zucchine, che in pieno inverno porteranno in tavola il sapore e, ahimè, il rimpianto dell’estate!
Ingredienti Zucchine romanesche fresche e sode Aceto di vino bianco Acqua olio e.v. sale origano secco basilico grani di pepe aglio peperoncino menta vasi di vetro a tenuta stagna Lavate e spuntate le zucchine. Fatele a fette non troppo spesse e ricavatene dei bastoncini, usando l’accortezza di eliminare la parte dei semi, insipida e spugnosa. Mettete a bollire l’aceto e l’acqua. Il rapporto fra i due elementi è 2 a 1, la quantità della soluzione varia rispetto a quante zucchine decidiate di preparare. Salate e cuocete brevemente i bastoncini di zucchine, devono rimanere sostenuti e croccanti. Scolateli ed allargateli su un telo da cucina, ovviamente pulito. Lasciateli asciugare per un paio d’ore, trasferiteli in un recipiente e conditeli con abbondante olio e le erbe nella quantità e qualità che ritenete idonea per i vostri gusti. Riempite con le zucchine i barattoli sterilizzati, versate l’olio, sbattete su una superficie dura, aspettate qualche minuto e controllate che siano perfettamente coperte prima di tappare. Conservate i vasi al buio e se non vi fosse possibile, ”impacchettateli” con due strati di carta argentata. Consigli. Comprate vasetti medio/piccoli, potrete così consumare velocemente le zucchine che contengono : un aspetto positivo sia per il gusto che per la salubrità dell’alimento. Per quanto attiene alle erbe fresche da utilizzare, un buon consiglio è quello di immergerle per qualche secondo in acqua che bolle, scolarle, asciugarle e poi unirle alla preparazione. Un modo semplice ma efficace per evitare sgradite contaminazioni. Estate, tempo di barbecue. La classica grigliata prevede l’intramontabile hamburger, che spesso non è che una deludente polpetta rinsecchita difficile da deglutire. Provate questa ricetta, messa a punto dopo diversi tentativi. Sono sicura che, come me, vi ricrederete…
Ingredienti per ciascun hamburger 170 grammi di carne macinata di manzo 1 tuorlo 1 cucchiaio colmo di cipolla finemente tritata 1 cucchiaio raso di lardo pestato 1 pizzico di paprika affumicata 1 pizzico di polvere di semi di coriandolo 1 cucchiaino raso della senape che preferite sale pepe Unite tutti gli ingredienti, amalgamandoli con cura. Cuocete l’ hamburger sulla griglia calda senza eccedere con il tempo e la temperatura. All’interno deve rimanere rosato. Ovviamente, qui si beve birra, quella che preferite! Consiglio. Se avete tempo, preparate l’impasto per gli hamburger con molto anticipo, si insaporirà meglio. Evitate però di salarlo, fatelo solo poco prima di cuocerli. |
Leda BorghiStrizzacervelli per cani problematici, ex ristoratrice non pentita, dipendente dal cibo e dalle tavole imbandite. Intransigente e rompiballe in cucina, ho molte difficoltà a prendere il resto della vita sul serio. A quattro anni ho occupato la mensa scolastica per protesta: le suore servivano risotti usando parboiled. Vivo a Sherwood, alle porte di Roma ed avrei urgente bisogno di un giardiniere...'' Archivi
Aprile 2019
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