di Leda Borghi
Benedetta Parodi torna a cucinare su Real Time. Sul fenomeno Parodi si è detto e scritto tanto. In molti si sono chiesti come abbia avuto successo una che, per sua stessa ammissione, non sa cucinare e scopiazza ricette. Davanti all'improvvisazione e all'inettitudine della nostra classe politica, l'incompetenza parodiana, se pur assimililabile per le misteriose ascese, è tuttavia ben poca cosa. La costruzione del personaggio/prodotto Parodi è piuttosto elementare; punta sull'empatia, sul coinvolgimento delle telespettatrici, sulla facile immedesimazione. In questo giochetto la nostra è una maestra: ci delizia con descrizioni dei suoi pasticci in cucina, rivela mezzucci e scorciatoie per raffazzonare una cenetta. Rincara la dose portandosi in trasmissione i tre pargoli e anche il marito, un tipo un po' guascone, capita ogni tanto a trovarla al lavoro. Una ricetta dopo l'altra, e senza mai rinunciare al tacco dodici, (perché casalinga sì, ma mai rinunciare alla femminilità) tesse la sua tela di teleamicizia, diventa una di casa. È la indiscussa icona madre/moglie/lavoratrice, sempre affannata e a corto di tempo. La Parodi diventa Benedetta, l'amica imbranata che racconta gli insuccessi, sdogana i dadi per brodo e il soffritto surgelato. Un'eroina delle casalinghe che non se la tira e ti convince che barare in cucina è lecito, mica come quello spocchioso di Cracco, e che quando te la immagini a casa sua, la vedi coi tre figli indemoniati da sedare mentre il marito smadonna perché è tardi e non è ancora pronta la cena. Quando l'identificazione diventa dipendenza e non puoi esimerti dal guardarla, qualcosa rompe l'incantesimo. Leggi un'intervista e scopri che Parodi ha guadagnato, con le royalties dei libri, cifre che fai fatica anche solo a pensare. http://www.ilgiornale.it/news/i-miei-ricettari-vendono-2-milioni-copie-perch-non-so.html . Era qualche anno fa, altri libri sono poi passati sotto i ponti... Per carità, tutto legale. Un gran successo editoriale. Meglio di Eco (sigh!). Per libri più adatti a fermar porte che a imparare a cucinare, davvero un bel risultato. E allora perché, nelle interviste, la Parodi è in evidente difficoltà quando si parla dei suoi pur legittimi guadagni di scrittrice? Risponde in modo inadeguato fingendosi stupita di aver incassato milioni di euro, chiede al giornalista se è sicuro di quelle cifre, cade dal pero e dice che deve avvertire il marito, perché è lui che segue le vendite. Ci sta comunicando che lei non ne sa nulla e che è l'uomo di casa che si occupa dei suoi introiti. Ma non starà esagerando un pochino? Continuo a vederci delle similitudini politiche, inconsapevolezze ed incompetenze evocano scenari. Comunque, annaspa vistosamente. Lo scheletro è uscito dall'armadio ed inquietante danza per la sua cucina. Ormai all'angolo, gioca sporco, cerca di recuperare, non vuole abdicare al personaggio dimesso che si è costruita. Attraverso tentativi maldestri, rivendica che lei è una di noi, lo sta praticamente urlando, fino ad inscenare un mirabolante coup de theatre e raccontare del suo forno datato 98, che ha un problema e chiude male. Povera donna, farebbe quasi tenerezza, se solo non fosse così sfacciatamente ricca! Ma ormai, la frittata è fatta!
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Leda BorghiStrizzacervelli per cani problematici, ex ristoratrice non pentita, dipendente dal cibo e dalle tavole imbandite. Intransigente e rompiballe in cucina, ho molte difficoltà a prendere il resto della vita sul serio. A quattro anni ho occupato la mensa scolastica per protesta: le suore servivano risotti usando parboiled. Vivo a Sherwood, alle porte di Roma ed avrei urgente bisogno di un giardiniere...'' Archivi
Aprile 2019
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