Spaghetti del poverello
Ecco la ricetta di un primo piatto facilissimo, veloce e saporito. Gli ingredienti usati per prepararlo possiedono una peculiarità, quella di essere naturalmente ricchi di glutammato, un sale dell’acido glutammico, ”responsabile” del sapore denominato umami. Quest’ ultimo affianca ormai da qualche anno i sapori dolce/salato/acido/amaro ed è entrato a far parte dell’arco dei cinque gusti recepiti dai recettori preposti. Nella lingua originale, il giapponese, umami significa saporito, da non confondere però con salato, sapore tipico dovuto al cloruro di sodio, ovvero al normale sale da cucina. Ingredienti per due persone 200 grammi di spaghetti di Gragnano 4 acciughe sotto sale 1 grande cipolla bianca 60 grammi di parmigiano reggiano stagionato per un minimo di 30 mesi peperoncino piccante zenzero fresco grattugiato qualche cucchiaiata di latte 3 cucchiai di olio extra vergine Pulite e tagliate a velo la cipolla. Se l’avete, servitevi di una mandolina. Mettetela in un pentolino insieme all’olio e fatela stufare molto dolcemente. Se tendesse a friggere abbassate ancora la fiamma e aggiungete un pochino di acqua. Salate pochissimo. Nel frattempo mettete a bagno le acciughe in acqua fredda per circa 15 minuti. Trascorso questo tempo apritele, togliete la lisca e lavatele con cura. Asciugatele e mettetele nel bicchiere del frullatore ad immersione unitamente al parmigiano, allo zenzero grattugiato e a qualche cucchiaiata di latte caldo. Frullate grossolanamente, introducendo altro latte se ve ne fosse bisogno. La salsa deve risultare sufficientemente fluida per condire la pasta. Riunite tutti gli ingredienti in una boule. Tenete da parte un po’ di cipolle. Cuocete gli spaghetti in acqua scarsamente salata ed uniteli alla salsa. Mescolate con cura e se vi piace aggiungete il peperoncino. Impiattate decorando con la cipolla tenuta da parte. Un buon abbinamento per questo piatto è un vino giovane, moderatamente alcolico e non eccessivamente aromatico, come un Sauvignon dell’Alto Adige o un moscato secco. Un consiglio: lo zenzero è sempre difficile da grattugiare, a causa della sua natura fibrosa. Mettete il rizoma nel freezer dopo averlo sbucciato e grattugiatelo da congelato. Otterrete una polvere finissima, priva di fibre, che si amalgamera’ perfettamente ad ogni tipo di preparazione. Inoltre, avrete sempre a disposizione dello zenzero fresco!
0 Commenti
Lascia una risposta. |
Leda BorghiStrizzacervelli per cani problematici, ex ristoratrice non pentita, dipendente dal cibo e dalle tavole imbandite. Intransigente e rompiballe in cucina, ho molte difficoltà a prendere il resto della vita sul serio. A quattro anni ho occupato la mensa scolastica per protesta: le suore servivano risotti usando parboiled. Vivo a Sherwood, alle porte di Roma ed avrei urgente bisogno di un giardiniere...'' Archivi
Aprile 2018
Categorie |