Frittelle di meleFrittelle di mele
6 mele renette 135 g di latte 50 g di zucchero semolato 50 g di zucchero 3 uova farina macinata a pietra 50 g di lievito madre Zucchero a velo strutto per friggere Per prima cosa sbucciate le mele, eliminate il torsolo e tagliate a fette, altezza mezzo centimetro Dopo averle disposte su un piatto, ricopritele con metà zucchero, nel frattempo fate sciogliere il burro al microonde o a bagnomaria e mescolatelo insieme al resto dello zucchero, la farina (bastano 30-40 g), le uova e il lievito madre. Lasciate lievitare per mezz’oretta. Poi prendete le mele, immergetele nella pastella e friggete in abbondante strutto. Lasciatele colorare, poi fatele sgocciolare del grasso in eccesso su carta da cucina. Servitele calde spolverate con zucchero a velo
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La crescia di Urbino Oggi parliamo di Urbino la città culla del Rinascimento, di Raffaello Sanzio e …della crescia sfogliata. Non chiamatela piadina, giammai torta al testo e guai a voi se in sua presenza nominate la pizza. Sua maestà la crescia sfogliata è unica come la città (ideale) nella quale si mangia. Ad Urbino infatti, viene proposta in molti locali e ristoranti della città, molti la fanno a casa o la cercano nei mitici baracchini disseminati per la città che la propongono come street food. Conosciuta e apprezzata dai palati sopraffini e ricercati dei Duchi di Montefeltro già dal 1300, pare sia addirittura antesignana della piadina romagnola, quest’ultima considerata più povera perché priva degli ingredienti tipici della crescia sfogliata: uova, pepe e strutto. Si dice che il sole sedotto dalla bellezza di Urbino, un giorno volò tanto in basso da impigliarsi in una delle torri del Palazzo Ducale. Fu la forma infuocata dell’astro e le scintille d’oro che ne cadevano, mentre cercava di liberarsi, ad ispirare una giovane fornaia nel realizzare una focaccia sfogliata che per la leggera lievitazione e il desiderio di volare in alto fu chiamata “crescia”. Ora la crescia è arrivata fino a noi. Ne ho assaggiate due versioni preparate in due posti differenti: su quale sia la migliore ancora devo decidere, ma alla richiesta della ricetta ognuno si trincera dietro un rigoroso silenzio. Ogni casa, infatti, ha la sua ricetta, le sue proporzioni di olio, pepe e strutto.
Ma, chiedendo in giro per le vie della città, qualcuno mi ha dato una ricetta a suo dire autentica e riproducibile in tutta Italia. Ve la voglio postare. per ogni crescia: 100 gr di farina 1 uovo Un pizzico di sale 25 gr di strutto Pepe Per prima cosa occorre lavorare la farina con l’uovo e il pizzico di sale mantenendo il rapporto di un uovo ogni 100 gr di farina. Una volta ottenuto un impasto morbido ed elastico si fa riposare per circa 10 minuti. Operazione apparentemente semplice ma per ottenere l’effetto sfogliato bisogna lavorarla un bel po’. Dopodiché si prende e si stende con il mattarello per creare la sfoglia, sulla quale si adagia il pezzo di strutto. Si passa poi ad arrotolare la sfoglia su se stessa senza far uscire lo strutto. Questo rotolo ottenuto andrà tagliato in pezzi di circa 5 cm e fatto riposare un’oretta in luogo asciutto e possibilmente fresco. Si passa poi a stendere ancora questo impasto fino ad ottenere un disco piatto. Si passa poi alla cottura su testo o su una padella antiaderente (si può aggiungere anche altro strutto per ungere, ma non esageriamo…) e si gira a metà cottura. Si possono anche preparare prima e surgelare, avendo l’accortezza di scaldarle su una padella calda prima di consumarle con l’aggiunta di qualche grammo di strutto Quanto è buona la piadina!Oggi parliamo di un classico che va bene per uno spuntino veloce o anche per un pranzo... La piadina fa sempre festa e possiamo farcirla come ci pare! E allora cosa c'è di meglio che farsela da soli? Ecco la ricetta, facile e veloce!
300 g farina macinata a pietra 70 g Strutto 7 g sale 120 g Acqua calda 7 g bicarbonato (esiste anche un lievito per piadina) Fare la classica fontana disponendo la farina sulla spianatoia, aggiungere il bicarbonato, lo strutto, l’acqua calda e impastare. Poi aggiungere il sale e continuare a impastare. Coprire e far riposare una volta ottenuto un impasto ben compatto. Dopo aver fatto riposare una mezz’oretta dividere l’impasto in 6 pallette, stenderle e scaldare il testo. Se non avete il testo potete scaldare una padella antiaderente. Cuocere la piadina e rigirarla, quindi farcirla a piacere con: mortadella, squacquerone, burrata, prosciutto, speck… ma anche le erbette ripassate in padella con aglio olio e peperoncino. Potete farcirle e tagliare per strepitosi finger food che apriranno le vostre cene portando quel tocco di sapore unico e inconfondibile. Zuppetta di carciofi e salsiccia6 carciofi
2 salsicce 1 cipolla Sale Pepe Olio extravergine brodo vegetale fatto in casa Crostini di pane abbrustoliti Far soffriggere la cipolla tagliata a listarelle, poi inserire i carciofi puliti e tagliati a listarelle grossolanamente. Aggiungere brodo vegetale fatto in casa e lasciar cuocere, insaporire con sale e pepe. Inserire all’interno la salsiccia sminuzzata e lasciar cuocere per 30 minuti. Servire calda accompagnata da crostini di pane abbrustoliti. |
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Novembre 2020
Giampaolo TrombettiAutore tv da 25 anni, produttore, regista, ex-responsabile del canale tv ALICE in Italia e proprietario dell'emittente tv GIAMPA TV in Germania, Austria, Svizzera. Precedentemente autore per format Rai (Miss Italia, Linea Verde, Unomattina, Lineablu, RaiRadio3, Domenica in, Partita Doppia, Numero Uno, Sanremo, In famiglia, Partita del Cuore etc...), oltre a Mediaset (Buona Domenica, Stelle del Mediterraneo) ed Endemol (socio fondatore della Prova del Cuoco, Affari di Cuore, Al posto tuo, Un pugno e una carezza), ho partecipato al lancio de La/. A livello internazionale ho diretto Alice Deutschland, attualmente collaboraboro con ProSieben Sat1 e Bayerischer Rundfunk. Ho lavorato per France TV, Euronews e il canale tv Arte. Collaboro con il Parc de la Villette e L'Ente del Turismo Francese. Documentarista per Biennale di Venezia e appassionato di arte contemporanea. Categorie |