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"Civita in Tutti i Sensi".  A marzo e aprile il laboratorio gratuito sull'illustrazione.

27/2/2020

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Un anno fa nacque "Civita in tutti i sensi", il progetto di sviluppo turistico pensato e gestito da PromoTuscia, vincitore del bando "Atelier Arte, Bellezza e Cultura" indetto dalla Regione Lazio. 
Decine di laboratori creativi, per grandi e piccoli, oltre ad alcuni eventi e idee innovative – come il cortometraggio "La civita di Realino", realizzato con la tecnica mista, da Yuri Perrini – hanno animato con grande vivacità quella che da sempre è considerata "la città che sta morendo" per via della sua morfologia così fragile: Civita di Bagnoregio.  
Turisti, anche da lontano, e abitanti del posto e della Tuscia, accomunati dall'estro creativo hanno voluto mettersi in gioco e diventare parte attiva di un progetto che si sviluppa in uno dei luoghi più fascinosi d'Italia, collocato al centro della "Valle dei Calanchi", nell'alto Lazio, visitato poi ogni anno da oltre 800.000 persone. 
Adesso "Civita in tutti i sensi" sta per volgere al termine con l'ultimo laboratorio creativo affidato alla maestria di Marcella Brancaforte, un'illustratrice che nel corso della sua carriera ha realizzato decine di libri per ragazzi e che ha scelto proprio il viterbese come "buen retiro".
A marzo (8 e 22) e aprile (5), adulti e anche bambini (se accompagnati), avranno la possibilità gratuitamente, sempre all'interno del rinascimentale Palazzo Alemanni – Mazzocchi, di apprendere i segreti dell'illustrazione da viaggio abbandonando per una volta il digitale e concentrandosi piuttosto sul disegno e l'assemblaggio di foto, ritagli, impressioni, ricordi, tra matite e carte di ogni tipo, a colori e non.
Sarà questa così l'occasione per riscoprire gli angoli più celati del borgo, tra realtà e immaginazione, per esplorare il territorio tramite un percorso visivo che parte dai libri della Brancaforte come "mamma farfalla",  "il diario di Anna Frank" e i diari d'artista.   Anche questo appuntamento di "Civita in tutti i sensi" è l'occasione ideale per scoprire la provincia di Viterbo, tra ville rinascimentali, necropoli etrusche e centri medievali di grandissimo pregio attraverso le idee e i suggerimenti di viaggio proposti da PromoTuscia.

Per info: https://www.civitaintuttiisensi.com/
Per prenotazioni e suggerimenti di viaggio: PromoTuscia Tel. 0761 304643
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DIEGO VITAGLIANO RADDOPPIA IL GLUTEN FREE Pizza senza glutine anche a 10Pizzeria di Pozzuoli

26/2/2020

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Diego Vitagliano raddoppia il senza glutine. Le pizze con impasto gluten free realizzato da Sara Palmieri, già presenti nel locale di Bagnoli, arrivano anche presso 10Pizzeria di Pozzuoli.

E domenica 5 aprile Sara parteciperà alla Città della Pizza di Roma.

Le pizze e i fritti senza glutine che arrivano nel locale di Pozzuoli sono gli stessi già presenti in carta nella pizzeria di Napoli: 16 pizze, 2 fritti e 2 ripieni. Stessi impasti e stessi topping.

Il menu delle pizze mantiene le tre categorie tanto care a Diego Vitagliano, che le utilizza per tutti i suoi menu: le 'marinare', le 'margherite' e le 'altre pizze', che sarebbero le rivisitate e quelle che guardano all'intera tradizione culinaria napoletana e non solo. Tra le pizze senza glutine, oltre ai grandi classici, spiccano la Genovese (con ragù napoletano, carne sfilacciata, fior di latte di Agerola, Grana Padano, basilico riccio napoletano, olio evo), la 4 Casi Campani (con provola, carmasciano, petali di Grana, ricotta, pomodorini semidried, basilico, olio evo) e la Patasiccia (con provola, cervellatine di suino, patate al forno, basilico riccio napoletano, Grana Padano, olio evo).

Sara Palmieri, classe '95, irpina d'origine e napoletana di adozione, inizia a lavorare nel mondo della pizza cinque anni fa come cameriera nel locale gestito dal fratello. Dopo aver scoperto la celiachia e, mossa dalle sue esigenze alimentari, ha intrapreso uno studio sugli impasti che ha messo a disposizione di tutti quelli che, come lei, hanno le stesse restrizioni alimentari.La svolta professionale arriva nel 2016, quando si classifica terza sul podio del Campionato Mondiale della Pizza di Parma. Arrivano poi le esperienze all'estero, prima a Parigi e poi in America, fino all'ottobre del 2018, quando Diego Vitagliano la chiama con sé e le affida la gestione degli impasti senza glutine nelle sue pizzerie.

Nel 2019, Sara vince il Premio D'Amico 50 Top Pizza per la miglior proposta senza glutine e ad oggi le sue pizze, studiate nei topping insieme a Diego, sono considerate tra le migliori a livello nazionale (e non solo).

 Il suo obiettivo? Regalare un sorriso ai suoi clienti, celiaci e non, e fargli provare emozioni uniche dinanzi a una pizza napoletana (senza glutine) degna di questo nome. Infatti, le proposte di Sara vengono apprezzate anche da una clientela non strettamente soggetta alle intolleranze alimentari, dato il loro mix di gusto e di altissima digeribilità.

Nella sede di Pozzuoli l'impasto è il medesimo, quello già disponibile nella pizzeria di Bagnoli. Miscela di riso, mais, grano saraceno e amido di frumento deglutinato si uniscono ad acqua, sale e lievito, con un'aggiunta di olio extravergine di oliva. Seguono 36 ore di lievitazione e cottura in forno a legna.

Non c'è alcun rischio di contaminazione, dato che in entrambe le pizzerie è presente un box completamente isolato dal resto del locale, con un proprio forno a legna e con vetri trasparenti per dare modo ai clienti di assistere al lavoro di Sara e dei suoi collaboratori.

SAVE THE DATE: domenica 5 aprile 2020 Sara Palmieri parteciperà alla Città della Pizza di Roma con le sue pizze senza glutine.

INFO E CONTATTI
10Pizzeria Diego Vitagliano – Napoli (Bagnoli)
via Nuova Agnano 1, 80125 Napoli
T. 081.18581919
Orari: 12.30/15.30 – 19.30/00.00 (lun – dom)

10Pizzeria Diego Vitagliano – Pozzuoli
via Campi Flegrei 13, 80078 Pozzuoli (NA)
T. 081.18244808
Orari: 12.30/15.30 – 19.30/00.00 (lun – dom)
www.diegovitagliano.it 

 LE LOCATION10Pizzeria Diego Vitagliano di Bagnoli si trova nell'ultimo quartiere di Napoli confinante con Pozzuoli. Una ex zona industriale, oggi in grande evoluzione con un progetto di riqualificazione in atto. Un locale accogliente e curato di 200 coperti (150 interni e 50 esterni nello spazio all'aperto disponibile nella bella stagione), con forno a vista e una zona interamente dedicata al gluten free.

10Pizzeria Diego Vitagliano di Pozzuoli è un locale di 700 mq divisi tra terrazza e interni (280 coperti, 100 interni e 180 esterni), con affaccio unico sul mare e sull'ex area industriale Sofer dei Campi Flegrei. Dalla magnifica terrazza si può ammirare Capri, Capo Miseno e il Porto di Baia a Bacoli. Una location perfetta per eventi privati e aziendali.
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Grande successo per la manifestazione “I Migliori Vini Italiani di Luca Maroni”

19/2/2020

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Si è conclusa con un ottimo successo di pubblico, la XXI° Edizione de I MIGLIORI VINI ITALIANI che, dal 13 al 16 febbraio 2020, ha visto salire sul palco del Salone delle Fontane dell’Eur le ECCELLENZE VITIVINICOLE ITALIANE, decretate dalla XXIX° Edizione dell’ANNUARIO DEI MIGLIORI VINI ITALIANI.
Luca Maroni ha posto l'attenzione sullo stato di splendida forma del comparto vinicolo italiano, protagonista delle migliori produzioni degli ultimi 40 anni, ed esaltato il lavoro dei produttori vitivinicoli che sono giunti ai massimi livelli.  “La vendemmia 2019 è stata di grande qualità, anche se non abbondantissima in quantità. I vini presenti nell’annuario 2020 sono vini del 2018 e 2017 di qualità eccezionale, in particolare i rossi del 2017, i migliori dal 1985. Il vino in questi anni sta assumendo sempre di più un valore intrinseco qualitativo, con uve sempre più ricche e sempre meglio trasformate enologicamente dai produttori. La parola d’ordine è: profumo, profumo, profumo! Si berrà sempre più con il naso, perché a fare la differenza sono già gli aromi e i sentori che assumono una consistenza quasi palpabile.”
 
Sul palco sono saliti, tra gli altri, Bruno Vespa, Gian Marco Centinaio (già Ministro delle Politiche Agricole e Forestali), Luigi Pocaterra e Renato Brunetta, questi ultimi premiati anche per i loro vini d’eccellenza, creati con la passione propria dei produttori.
Tante le etichette fregiate da Maroni con il massimo riconoscimento, suddivise in diverse categorie: migliori vini rossi, bianchi, rosati, dolci e spumanti.
Oltre a diversi premi speciali, sono state riconosciute eccellenze senza compromessi, con 99 punti su 99, le 22 seguenti etichette:
Roma Doc Rosso Edizione Limitata 2016 - Poggio Le Volpi (Roma, Monteporzio Catone)
Thanks 2018 - Di Lenardo Vineyards
Tabano Bianco 2018 - Montecappone
Merlot Rosato 2018 - Tenuta Ulisse
Merum Barbera 2017 - Bellicoso
Barbera D’Alba Elena La Luna 2017 - Roberto Sarotto
Caravaggio Rosso 2017 - Cantine Romagnoli
Prezioso 2016 - Ravazzi Vini Di Toscana
Gran Maestro Italiano Governo All'Uso Toscano 2017 - Riolite - E-Luscious
Lotto Unico Governo Uso Toscano Igt 2016 - Terrescure
Commendator Enrico 2015 - Lornano
Edizione Cinque Autoctoni Sa - Fantini - Farnese Vini
Janù Montepulciano D'Abruzzo 2016 - Jasci & Marchesani
Querciantica Lacrima Di Morro Superiore 2018 - Velenosi
Roma Rosso Collezione Privata 2018 - Federici,
Eremo San Quirico Irpinia Campi Taurasini Doc 2016 - Nativ
Kapnios 2016 - Masseria Frattasi
Masso Antico Primitivo Appass. 2018 - Schenk Italian Wineries
Cosmo Rosso Terre Siciliane Igp 2018 - Bollina
Quarantanni Rosso Riserva 2017 - Colomba Bianca
Sole Di Sesta 2016 - Cottanera
Ben Ryé 2017 - Donnafugata
 
Nel corso della kermesse Luca Maroni ha condotto gli ospiti, attraverso le degustazioni guidate e i laboratori sensoriali, alla scoperta dei migliori vini in degustazione secondo il suo inequivocabile metodo, che ha mostrato in modo immediato, intuitivo e privo di sovrastrutture, come il vino rivela la ricchezza, l’equilibrio (o armonia fra i componenti) e l’integrità, cioè la mancanza di difetti di trasformazione.
Questa XXI° edizione ha dunque visto la riscoperta delle nostre radici più ancestrali, fino all’evoluzione attuale: di pari passo con la cultura è infatti cresciuta anche la raffinatezza, la pienezza e la profondità del vino.
 
Grande partecipazione di pubblico hanno avuto attività e laboratori guidati da sua sorella Francesca Romana Maroni, CEO dell’azienda, che hanno visto protagonisti il vino e le più particolari produzioni agroalimentari. Con lei il Prof. Sergio Bellanza, Presidente dell’Accademia delle Arti Erboristiche, ha raccontato le erbe, le loro suggestioni olfattive nel vino e come, nei secoli, sono state recuperate le antiche tradizioni degli egizi e delle civiltà del Mediterraneo, che utilizzavano il vino abbinato alle erbe aromatiche e mediche per produrre profumatissimi “enoliti”, cioè pozioni alcoliche e curative.
 
Gli altri protagonisti dei laboratori condotti da Francesca Maroni, sono stati Franco Franciosi, chef patron di Mammaròssa, che ha dato vita a “Quote”, progetto di catalogazione dei prodotti abruzzesi in base all’altitudine, dal mare alle vette degli Appennini; Riccardo Pepe, chef del Donna E Bistrot – Elizabeth Unique Hotel Rome, che ha raccontato il suo metodo di preparazione del pane, alimento unico e ancestrale; Mattia Michelangeli di Eden Lab, che ha mostrato la preparazione degli arancini; Antonello Egizi, Maestro affinatore di formaggi, insieme a Silvia Carpane, titolare del gin bar Romano Buseto. E, per finire, le Chicche della Tuscia.
 
Numerosi gli appassionati di arte e cibo che hanno partecipato al laboratorio “Bollicine d’Arte”, tra colori, pennelli, tele e calici di vino, immergendosi nelle sfumature e sorseggiando prestigiose etichette.
 
Dopo il successo dello scorso anno sono tornate le imperdibili degustazioni A CENA CON LUCA MARONI, guidate dai piatti degli Chef Mirko Gessi e Simone Loi e abbinate ai vini selezionati. Appuntamenti speciali ed esclusivi in quattro portate, abbinate ad almeno sette vini selezionati e presentati da Luca Maroni.
Lo Chef Mirko Gessi ha deliziato gli ospiti con uno squisito filetto di branzino d’amo sfumato ai lamponi in panure di semi croccanti e zenzero, mentre Simone Loi ha proposto la guancia di vitello cotta a bassa temperatura con verdure caramellate.
 
“Per la prima cena degustazione, ho proposto un piccolo assaggio della bella stagione, con piatti leggeri dai sapori freschi e con un grande gioco di consistenze”, racconta Gessi.
“Tradizione romana, gusto e salute è il filo conduttore dei miei piatti, unito alle nuove tecniche di cottura e il rispetto per la materia prima e per le eccellenze vitivinicole”, ha invece sottolineato Loi.
  
Ad animare la manifestazione sono state, inoltre, le performance musicali curate della Francigena in Jazz e Swing. Il gruppo Viglione, Creni, Gattone, con un repertorio di jazz e brani della tradizione manouche, nello stile di Django Reinhardt.
  
Ma i principali protagonisti sono stati ovviamente i produttori vitivinicoli, che hanno proposto e raccontato le loro etichette lungo tutti i quattro giorni della kermesse.
“Ho seguito con costanza tanti produttori – racconta Luca Maroni – e sono stato felice di vedere che molti hanno compiuto grandi investimenti e studi per produrre vini sempre migliori. Mi sono trovato a far loro i complimenti per il notevole lavoro svolto: hanno dato vita a prodotti di grande valore che ho avuto il piacere di commentare e valutare. Ma la cosa più bella è stata il loro entusiasmo, che cresce ogni anno di più.”
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Nuova apertura a Prati - Bencò, tra memoria della nonna e tecnica dello chef

18/2/2020

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Nel quartiere Prati apre Bencò, un nuovo punto di riferimento della ristorazione romana. Dietro una piccola porta nascosta alla fine di via Fabio Massimo, al civico 101 si cela una rampa di scale che conduce al cuore di una cucina a vista. Qui la materia prima incontra la sensibilità di mani esperte. L’idea nasce dal sogno di Arturo Converso e Manuel Bennardo, rispettivamente zio e nipote, che con la crasi dei propri nomi hanno brandizzato l’identità del nuovo ristorante.
 
Dopo alcune esperienze ristorative in Calabria, i due coronano il sogno di un’attività a conduzione familiare nella capitale. Stampata in una nicchia a parete un’immagine significativa del loro album di famiglia: la foto della casa di campagna della nonna calabrese, quasi un monito a ricordare le buone tradizioni della loro tavola senza stravolgere le proprie origini.
 
I due padroni di casa hanno investito sulla sala per offrire agli ospiti un servizio caldo e familiare, costruito su misura del cliente. A dare forma e colore al progetto di Bencò Nicola Servidio, architetto conterraneo di Arturo e Manuel che ha scelto un arredamento semplice dal design minimal che amplifica l’esperienza del gusto e del piacere per i suoi 35 commensali, puntando tutto sulla condivisione.
 
In cucina si sono affidati all'esperienza e alla serietà di Paolo Cappuccio chef pluripremiato e docente di cucina mediterranea. Se la mente che ha studiato il menu è Cappuccio, il braccio ce lo mette il giovane Gennaro Pernìce. Dopo un' esperienza nella ristorazione gourmet romana (al ristorante Perpetual), un lavoro che per alcuni mesi lo spinge nelle cucine di un ristorante in Sardegna, la scelta di tornare a Roma.

La cucina di Gennaro è fedele alla tradizione ma punta tutto sulla tecnica grazie ad una strumentazione all'avanguardia ed una mise en place ricercata, giocando con le consistenze degli ingredienti, abbinando ad esempio morbido e croccante.
Il suo è un manifesto di semplicità e tradizione mediterranea con ingredienti che valorizzano la regione Calabria. Tra questi il rosso Petraro della Val di Neto utilizzato per brasare il guanciale soffice, ancora la spalla di maialino nero calabro cotta a bassa temperatura o la liquirizia Amarelli di Corigliano - Rossano che impreziosisce il soffice di cioccolato con cuore di cioccolato bianco e la polvere dell'inimitabile oro nero.

Il menu alterna mare e terra, con un'attenzione particolare alla lavorazione della pasta tutta fatta a mano da Gennaro. Tra i primi piatti: le fettuccine con la coda di manzo, condimento che  omaggia Roma, o i tortelli di zucca e mostarda alla pera, gli spaghetti ruvidi alla polpa di riccio, broccolo invernale e pomodoro confit, ma anche riso carnaroli riserva Salera al nero di seppia, crudo di gambero rosso al lime  (nel laboratorio è stata anche prevista un'area per il gluten free).
In ogni portata lo chef Gennaro si distingue in tecnica e creatività, con esclusive preparazioni che valorizzano cotture a bassa temperatura, emulsioni, fondi alla francese, trafilature in bronzo per la pasta. In carta una selezione di 70 etichette circa custodite nella cantina che si trasforma una saletta privata per intime degustazione da massimo 10 persone.
 
Contatti:
Bencò – Via Fabio Massimo 101 Roma (Quartiere Prati)
Tel 06 3972 8933
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena
Giorno di chiusura: lunedì
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Dazi USA: il Parmigiano Reggiano a Bruxelles con De Castro per chiedere un intervento dell'Europa a difesa dell'export italiano

13/2/2020

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Si è riunito oggi, nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, l’Intergruppo parlamentare su Vino, Alcolici e Prodotti Alimentari di Qualità. L’incontro, organizzato in occasione del ripristino dell’Integruppo per formare un fronte comune europeo contro la minaccia di nuovi dazi del governo USA, è avvenuto alla presenza della presidente dell’Intergruppo Pina Picierno (S&D) e dei vicepresidenti Irene Tolleret (Renew) e Ignacio Zoido (PPE).
 
In aula anche il vicepresidente della Commissione agricoltura dell’Europarlamento, on. Paolo De Castro (S&D), e il direttore Affari Internazionali della Direzione generale per l’agricoltura e sviluppo rurale (DG Agri), John Clarke. All’incontro ha partecipato Nicola Bertinelli in qualità di presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano e come delegato di OriGIn Europa.
 
Nel corso della riunione tutti i membri dell’Intergruppo si sono trovati d’accordo nell’affermare che, in caso di nuovi dazi, dovrà essere la Commissione Europea a prendere le redini della negoziazione con Washington. La Commissione, nella persona del Commissario europeo per il commercio Phil Hogan, dovrà quindi rappresentare tutto il settore agroalimentare europeo che in questo modo potrà parlare con una sola voce ed esercitare il suo peso politico.
 
Il presidente del Consorzio Nicola Bertinelli ha ribadito, durante il suo intervento, le preoccupazioni per gli impatti dei dazi soprattutto alla luce di un nuovo, potenziale inasprimento. Bertinelli ha inoltre espresso il suo disappunto circa il tentativo americano di strumentalizzare una sentenza del WTO relativa al settore aerospaziale con l’obiettivo di attaccare l’agrifood europeo e il Parmigiano Reggiano in particolare. Washington, sfruttando la leva del potenziale inasprimento dei dazi, ha infatti tentato nelle ultime settimane di scardinare il sistema europeo di protezione della DOP Parmigiano Reggiano che prevede che solo il prodotto originale italiano possa essere venduto sotto la denominazione “parmesan” all’interno del Mercato europeo comune.
 
“Gli Stati Uniti – ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – sono il primo mercato extra-europeo per il Parmigiano Reggiano con 10 mila tonnellate importate nel 2018 (in aumento del +33% rispetto al 2012). Il pieno sviluppo del mercato americano è di cruciale importanza per la sostenibilità della nostra filiera composta da 330 caseifici, oltre 2.800 allevamenti e 50 mila persone coinvolte. Un sistema che genera un valore di affari alla produzione di 1,4 miliardi di euro – il più alto di tutte le DOP”.
 
“In agosto e settembre abbiamo registrato un picco delle esportazioni perché gli operatori americani hanno fatto scorte prima dei dazi – ha continuato Bertinelli – si è generato poi un blocco del mercato con una sensibile riduzione delle esportazioni dei formaggi duri italiani: - 23,9% in ottobre, -53,6% a novembre -42,6% in dicembre”.
 
“Alla luce di questi dati, chiediamo con forza agli europarlamentari e alla Commissione di attivare le misure compensative per i danni già arrecati dai dazi e soprattutto per i danni a cui dovremo far fronte per tutto il 2020” ha concluso il presidente.
 
In seguito all’intervento di Bertinelli, l’europarlamentare Paolo De Castro ha ribadito l’importanza di un’azione coesa da parte di tutto il comparto agroalimentare europeo. L’errore più grande che si potrebbe commettere - secondo De Castro - è quello di assecondare gli americani, che vorrebbero trattare, invece che nei tavoli istituzionali proposti, con tanti piccoli interlocutori per esercitare la loro posizione dominante.
 
Per evitare questa situazione, ha argomentato De Castro, è fondamentale che si scelga come negoziatore unico il commissario Phil Hogan in modo che l’Europa possa esercitare tutto il suo peso politico, soprattutto in vista del pronunciamento del World Trade Organization (WTO) sulla disputa Boeing. Di pari importanza, ha concluso De Castro, è non cedere nel corso della trattativa ad eventuali accordi collaterali “capestro” che andrebbero a svantaggio di tutto il nostro sistema agrifood.
 
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    Giampaolo Trombetti

    Autore tv da 25 anni, produttore, regista, ex-responsabile del canale tv ALICE in Italia e proprietario dell'emittente tv GIAMPA TV in Germania, Austria, Svizzera. Precedentemente autore per format Rai (Miss Italia, Linea Verde, Unomattina, Lineablu, RaiRadio3, Domenica in, Partita Doppia, Numero Uno, Sanremo, In famiglia, Partita del Cuore etc...), oltre a Mediaset (Buona Domenica, Stelle del Mediterraneo) ed Endemol (socio fondatore della Prova del Cuoco, Affari di Cuore, Al posto tuo, Un pugno e una carezza), ho partecipato al lancio de La/. A livello internazionale ho diretto Alice Deutschland, attualmente collaboraboro con ProSieben Sat1 e Bayerischer Rundfunk. Ho lavorato per France TV, Euronews e il canale tv Arte. Collaboro con il Parc de la Villette e L'Ente del Turismo Francese. Documentarista per Biennale di Venezia e appassionato di arte contemporanea.

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