Dopo quattro giorni di business e promozione per il mondo vitivinicolo, il 51°Vinitaly chiude oggi a Verona registrando 128mila presenze da 142 nazioni. In crescita l'internazionalità del salone che quest'anno ha visto aumentare i top buyer stranieri accreditati che toccano quota 30.200 (+8% sul 2016), sul totale dei 48mila visitatori esteri. Un risultato ottenuto grazie agli investimenti nell'incoming da parte di Veronafiere, in collaborazione con il ministero dello Sviluppo Economico e ICE-Agenzia.
«Vinitaly 2017, che abbiamo simbolicamente battezzato come edizione "50+1" – commenta il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese –, rappresenta il primo e concreto passo del nuovo percorso di sviluppo che guarda al futuro dei prossimi 50 anni. I risultati premiamo la spinta verso una sempre più netta separazione tra il momento riservato al business in fiera e il fuori salone pensato per i wine lover in città. Proprio Vinitaly and the City quest'anno ha portato nel centro storico di Verona e nel comune di Bardolino oltre 35mila appassionati. L'obiettivo ora è continuare in questa direzione, forti dei nuovi strumenti messi a disposizione con la trasformazione in Spa di Veronafiere e dal piano industriale collegato da 100 milioni di euro, con investimenti mirati sulla filiera wine e sulla digital transformation». «I numeri di questa edizione – spiega il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani –testimoniano la crescita del ruolo b2b di Vinitaly a livello internazionale, con buyer sempre più qualificati da tutto il mondo. Basta guardare alla top ten delle presenze degli operatori stranieri che mostrano incrementi da quasi tutte le nazioni: Stati Uniti (+6%), Germania (+3%), Regno Unito (+4%), Cina (+12%), Francia e Canada (stabili), Russia (+42%), Giappone (+2%), Paesi del Nord Europa (+2%), Olanda e Belgio (+6 per cento). A questa lista si aggiunge la buona performance del Brasile (+29%), senza dimenticare il debutto assoluto a Vinitaly di Panama e Senegal. Per quanto riguarda invece l'Italia, assistiamo ad un consolidamento degli arrivi da tutte le regioni del Paese». Con più di 4.270 aziende espositrici da 30 paesi (aumentate nel complesso del 4% sul 2016, in particolare quelle estere, del 74%) Vinitaly si conferma il più importante salone internazionale per il vino e i distillati ma anche momento di riflessione fondamentale per il settore vitivinicolo nazionale ed europeo, come hanno sottolineato la presenza del ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina, il commissario europeo all'Agricoltura Phil Hogan, i ministri dell'Agricoltura di Malta e Polonia e il viceministro all'Agricoltura russo. Nel corso della rassegna, i riflettori sono stati puntati sui mercati consolidati (ma non maturi) ed emergenti, con un'attenzione particolare agli sviluppi futuri della possibile svolta protezionista degli Stati Uniti e le ricadute della Brexit. Ma si è guardato molto ad Oriente, con Verona e Vinitaly punto di partenza di una nuova Via della seta per il vino italiano diretto in Cina che viaggia su e-commerce ed educational. A Vinitaly, 1919, il gigante cinese della distribuzione online to offline di wine&spirit, ha stretto un accordo con la Vinitaly International Academy e il fondatore Robert Yang ha promesso di aumentare entro il 2020 le vendite italiane nel Paese del dragone di oltre 2 milioni di bottiglie per almeno 68milioni di euro di fatturato. La Cina ha scelto Vinitaly come riferimento europeo per il vino, come ha ribadito l'arrivo a Verona anche degli altri colossi commerciali come Alibaba, Cofco, Winehoo e Suning. Nei quattro giorni, oltre agli incontri b2b, si sono tenuti quasi 400 convegni, seminari, incontri di formazione sul mondo del vino. In primo piano, come sempre, il calendario delle degustazioni: più di 250 soltanto quelle organizzate direttamente da Vinitaly e dai consorzi delle Regioni, che hanno visto, tra le altre, una esclusiva per celebrare i 50 anni del Sassicaia. Ad integrare e ampliare l'offerta di Vinitaly, si sono svolte come ogni anno in contemporanea Sol&Agrifood, la manifestazione di Veronafiere sull'agroalimentare di qualità ed Enolitech, rassegna su accessori e tecnologie per la filiera oleicola e vitivinicola che ha tagliato il traguardo delle 20 edizioni. La 52ª edizione di Vinitaly è in programma dal 15 al 18 aprile 2018.
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Ieri la prima impegnativa giornata della 51.a edizione del Vinitaly, la popolare manifestazione dedicata al mondo del vino, che ha aperto i battenti alla Fiera di Verona e che ci terrà compagnia fino a mercoledì prossimo. Ieri abbiamo partecipato al pranzo con le autorità cittadine e con il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali Maurizio Martina. Già in mattinata ricca conferenza stampa per l'apertura di Vinitaly,di Agrifood ed Enolitech, le manifestazioni satellite che da anni arricchiscono queste giornate.
Vinitaly ha segnato l’agenda di governo sull’agricoltura del Paese e continuerà a farlo. E come avevo fatto in passato proprio qui, da dove insieme ai vertici di Veronafiere e al mondo agricolo e del vino ci ponemmo il tema del Testo Unico del Vino, della dematerializzazione dei registri digitali, del piano sull’internazionalizzazione e dell’agenda digitale, oggi mi prendo l’impegno, annunciando che entro la fine di luglio avremo la prima bozza del testo del Codice agricolo unico».Così annuncia il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, inaugurando Vinitaly 2017, alla presenza del presidente di Veronafiere Maurizio Danese, del commissario europeo all’Agricoltura e allo sviluppo rurale Phil Hogan, del sindaco di Verona Flavio Tosi, del presidente della Provincia di Verona Antonio Pastorello, del presidente della Regione Luca Zaia e del presidente di ICE-Agenzia Michele Scannavini e Robert Yang, presidente e ad di 1919, il più grande operatore cinese della distribuzione online e offline in Cina. Vinitaly si conferma così un appuntamento che va oltre la manifestazione fieristica, che pure è la prima al mondo per superficie espositiva e numero di visitatori, per essere uno dei momenti in cui si discute del futuro del vino e dell’agricoltura in ottica europea (ieri a OperaWine si sono celebrati i 60 anni dell’Europa Unita e la presenza del commissario Ue Hogan anche oggi va letta in questa direzione), di internazionalizzazione dei mercati, di innovazione e di crescita della qualità. Sarebbe la 51ª edizione per Vinitaly, ma Veronafiere la considera, come spiega il presidente Danese, «l’edizione 50+1; per noi, infatti, questo è il primo dei prossimi 50, durante i quali vogliamo progettare il nuovo inizio, quindi i futuri cinquant’anni». Il salone si svolge in contemporanea a Sol&Agrifood, manifestazione sull’olio extravergine di oliva e l’agroalimentare di qualità (che sarà inaugurata domani dal ministro Maurizio Martina, dal presidente del Fooi David Granieri, dal direttore generale di ICE-Agenzia Piergiorgio Borgogelli, e dal presidente di Veronafiere Maurizio Danese alle ore 11 al Padiglione C – Sala Polifunzionale) e a Enolitech, rassegna sulle tecnologie per cantina e frantoio. La sfida è quella dell’internazionalizzazione, dell’innovazione e della Digital Trasformation. «Abbiamo inventato una fiera e dei servizi che sono stati unici al mondo – prosegue Danese -. Già nel 1998 siamo andati in Cina e nel 2001 negli Stati Uniti, per promuovere il vino italiano e creare una rete di contatti. E abbiamo realizzato rapporti che nel tempo ci hanno permesso di portare un numero di buyer sempre più importante a Verona da entrambi questi mercati». Il filo conduttore rimane la qualità, anche per la Politica agricola comune (Pac) post-2020, sulla quale nelle scorse settimane si è aperto il dialogo fra i Paesi comunitari. «Ho avuto modo di parlare con il ministro Martina – dice il commissario Ue all’Agricoltura, Phil Hogan - e sulla Pac continueremo a porre la qualità del cibo e del vino al centro delle politiche future». Vinitaly ha anche l’obiettivo di formare esperti che, di fatto, rappresentano una comunità di ambasciatori del vino made in Italy. E questo grazie a Vinitaly International Academy e a format originali come OperaWine, Wine2Wine, Enolitech, Vinitaly&TheCity, Vinitaly Wine Club, 5 star Wines “The Book”, Sol & Agrifood. «Il risultato è un modello originale di fiera basato su tre dimensioni: internazionalizzazione, formazione, innovazione – specifica Danese -. Elementi determinanti per assecondare il trend di crescita del vino italiano sui mercati internazionali». Solo nel 2016, come ricorda il presidente di ICE-Agenzia, Michele Scannavini, «le esportazioni hanno raggiunto i 5,6 miliardi di euro, con un incremento del 4,4% sul 2015». Quest’anno, gli obiettivi principali dell’internazionalizzazione si concentrano su Stati Uniti e Cina, nell’ambito comunque di un incoming che nel 2016 ha visto a Vinitaly la presenza di buyer da 140 Paesi. All’inaugurazione i produttori incassano una promessa da Robert Yang, presidente e ad di 1919: «Puntiamo a raggiungere grazie al commercio online e offline almeno 500 milioni di renmimbi per il vino italiano, con non meno di 2 milioni di bottiglie vendute, delle quali almeno un milione di vino di alta gamma». Nel 2016 Vinitaly aveva accreditato 50mila buyer esteri e quest’anno, grazie all’attività di incoming condotta insieme a ICE-Agenzia c’è stato un incremento sensibile di nuovi operatori esteri, per la prima volta presenti al Salone internazionale del vino e dei distillati di Verona. Vinitaly, Sol&Agrifood e Enolitech quest’anno vedono la presenza di 4.768 aziende. Vinitaly, da solo, conta 4.272 espositori da 30 Paesi, con un incremento del 4% sull’anno precedente e una crescente importanza di presenze estere. Torna da venerdi 7 a martedi 11 aprile il Vinitaly and the City, il fuori salone organizzato da Veronafiere in collaborazione con Comune e Provincia di Verona, Studioventisette, Fuori-Fiera, FMedia e Fondazione Aida.
La nuova edizione si presenta con una giornata in più rispetto alle quattro dell’anno precedente e per la prima volta esce dai confini della città e approda sulle rive del Lago di Garda nel Comune di Bardolino, grazie alla partnership con Fondazione Bardolino Top. L’evento lacustre avrà luogo nella Villa Carrara Bottagisio con degustazioni, mostre ed esibizioni di vari artisti. Come ricorda la nota stampa ogni giornata ha un tema che si riflette sugli appuntamenti musicali, culturali e sulle degustazioni. Si inizia venerdì con’Ouverture d’Autore’, sui cantautori e vini bianchi dall’intenso profumo; sabato tocca a ‘Wine&Girls’, voci femminili, bollicine e incontri rosa; la domenica ‘Indie Red Sunday’ è invece dedicata al Bardolino; lunedì, con ‘A day with a Swing’ ci si tuffa negli anni ’40 insieme a bianchi briosi; martedì, poi, chiusura con ‘Terre Calde’ e un salto nel vino rosso più intenso del territorio veronese. Verona e la sua provincia per cinque giorni si tingono quindi del viola di Vinitaly: non solo wine&food, ma musica, letteratura, poesia, spettacoli e incontri in compagnia di grandi ospiti che raccontano il mondo del vino attraverso la storia, l’arte, la moda, il design e il giornalismo. Sabato, poi, durante la Notte Viola, apertura fino alle 24 in centro città per gli esercizi commerciali che ospitano eventi a tema con il vino come filo conduttore. Maurizio Danese “Si tratta di un’iniziativa che rafforza il legame tra la Fiera, città e provincia”, commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere Spa, “coinvolgendo istituzioni, importanti partner e sponsor pubblici e privati, senza dimenticare il tessuto economico, con i negozi e i locali che hanno aderito al progetto. Con Vinitaly and the Cityb abbiamo creato un nuovo prestigioso momento di promozione per il territorio e le sue eccellenze, diversificando al contempo l’offerta rivolta agli operatori professionali presenti a Vinitaly da quella pensata per giovani e appassionati di vini. È una formula che piace al pubblico e alle aziende, facilmente esportabile in altre città italiane e all’estero”. Vinitaly and the City ha il suo cuore in Piazza dei Signori e Cortile Mercato Vecchio dove sommelier di Fisar accompagnano i wine lover alla scoperta dei migliori vini italiani proposti da consorzi di tutela e cantine. Sono a cura di I love Italian Food, invece, le degustazioni food 100% italiane, mentre la Loggia di Fra’ Giocondo e la Loggia Antica diventano esclusive lounge dove ascoltare racconti e storie legate alla tradizione e alla cultura enologica italiana. La Loggia di Fra’ Giocondo, in particolare, ospita Sorsi d’Autore, con narratori d’eccezione quali Bruno Vespa, Valerio Massimo Manfredi, Giuseppe Culicchia, Camila Raznovich e Marina Ripa di Meana che presentano al pubblico le loro ultime pubblicazioni. Come riporta la nota stampa, nel vicino Cortile del Mercato Vecchio è la musica ad essere protagonista, con esibizioni live delle voci più in voga nel panorama musicale come Irene Grandi, Joe Bastianich e la sua band, Michele Bravi, Francesco Sarcina, Federico Zampaglione per citarne alcuni, senza dimenticare i dj set con Ringo di Virgin Radio e Luca Onere insieme a Davide Polettini di Radio Montecarlo, radio ufficiale dell’evento (concerti realizzati in partnership con FMedia). Spostandosi nella Piazza delle Erbe, la cima della Torre dei Lamberti offre una degustazione affacciati sul panorama di Verona. Grazie al Tour Arte e Sapori e a Taste & Visit, organizzati in collaborazione con Fuori-Fiera insieme ai ristoratori del centro storico, si possono conoscere le bellezze culturali e storiche di una città patrimonio dell’Unesco, sottolinea il comunicato. Il fuori salone riserva un’attenzione speciale anche agli appassionati del vino bio con Biologic, dalla Terra alla Strada, nei padiglioni dell’Arsenale austriaco. Una rassegna realizzata insieme a Studioventisette dove al vino biologico, biodinamico e naturale si abbina il gusto dello street food in versione gourmet. Ad accompagnare le degustazioni di Biologic il ricco programma di concerti, talk e workshop dedicati a temi strettamente connessi al mondo del vino e del cibo. Grande protagonista di questa seconda edizione è la musica con il Trio Fernandez, i Briganti del Folk, il Disperato Circo Musicale, il cantautore Alberto Molon, i Canova, Elli de Mon e gli Home. Sul palco anche Massimo Bubola, special guest della selezione regionale per il Veneto del Premio De Andrè. A Biologic anche storie di viaggi enogastronomici raccontate da ospiti ed autori come Francesco Marras, Tiziano Gaia, Francesco Antonelli o la food-blogger Sara Porro. Per il pubblico non mancano showcooking e laboratori. Per quanto riguarda gli sponsor di Vinitaly and the City, il Gruppo Agsm ha allestito in piazza dei Signori un’area lounge dove promuovere i servizi nell’ambito del progetto Verona Smart City, in particolare la rete wifi cittadina gratuita (freewifi@verona) utilizzabile grazie alla Verona Smart App. AMT, invece, mette a disposizione dei visitatori un bus navetta con corse ogni dieci minuti per collegare il Park Centro (ex Gasometro) con Piazza Bra, ricorda il comunicato. Con Vinitaly and the City, infine, al via anche un nuovo progetto che coinvolge Veronafiere, la Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza e gli ordini professionali di Architetti e Agronomi sulla conservazione del paesaggio agricolo vocato alla produzione enologica. I principali partner dell’evento: FMedia – eventi musicali Studio Ventisette – Biologic I Love Italian Food – food, show cooking Fisar – partner in esclusivo per i sommelier Fondazione Aida/Sorsi d’Autore – eventi culturali e incontri con autori/scrittori Fuori-Fiera/Apolid group – tour culturali ed enogastronomici in città Fondazione Bardolino Top – Vinitaly and the City a Bardolino Torre dei Lamberti – degustazioni panoramiche Main Sponsor: Adigeo – Agsm – Cattolica – Eurospin- Philip Morris Luogi di Vinitaly and The City a Verona: - Piazza Dante, Piazza dei Signori, Loggia di Fra’ Giocondo, Cortile del Mercato vecchio, Torre dei Lamberti (centro storico di Verona) - Piazza Bra – Tour Arte e Sapori del Territorio - Biologic: Arsenale austriaco (corte centrale e padiglioni) Quando: - Venerdì 7 aprile dalle 17 alle 24 - Sabato 8 e domenica 9 aprile dalle 11 alle 24 - Lunedì 10 e martedì 11 aprile dalle 17 alle 24 Programma degli eventi sul sito www.vinitalyandthecity.com |
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Novembre 2020
Giampaolo TrombettiAutore tv da 25 anni, produttore, regista, ex-responsabile del canale tv ALICE in Italia e proprietario dell'emittente tv GIAMPA TV in Germania, Austria, Svizzera. Precedentemente autore per format Rai (Miss Italia, Linea Verde, Unomattina, Lineablu, RaiRadio3, Domenica in, Partita Doppia, Numero Uno, Sanremo, In famiglia, Partita del Cuore etc...), oltre a Mediaset (Buona Domenica, Stelle del Mediterraneo) ed Endemol (socio fondatore della Prova del Cuoco, Affari di Cuore, Al posto tuo, Un pugno e una carezza), ho partecipato al lancio de La/. A livello internazionale ho diretto Alice Deutschland, attualmente collaboraboro con ProSieben Sat1 e Bayerischer Rundfunk. Ho lavorato per France TV, Euronews e il canale tv Arte. Collaboro con il Parc de la Villette e L'Ente del Turismo Francese. Documentarista per Biennale di Venezia e appassionato di arte contemporanea. Categorie |