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S.Pellegrino Young Chef 2018: I piatti dei finalisti italiani

28/7/2017

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Sono in corso in tutto il mondo le semifinali locali del S.Pellegrino Young Chef 2018. La sfida tra i dieci finalisti italiani si terrà a Milano il prossimo 11 settembre. Per la gara è stata scelta un’ambientazione che rispetta la vocazione di S.Pellegrino come icona di gusto italiano e marchio di stile.  Teatro della finale sarà infatti il Circolo Marras, all’interno del quale, oltre a uno spazio di gara professionale, ci sarà un originale allestimento curato dall’art director Paolo Bazzani. I dieci finalisti italiani avranno 5 ore di tempo a disposizione per preparare il proprio signature dish e sottoporlo all’assaggio della giuria composta da Cristina Bowerman (Glass Hostaria, Roma), Caterina Ceraudo (Dattilo, Strongoli), Carlo Cracco (Cracco, Milano), Loretta Fanella (consulente pasticciera e Ristorante Borgo San Jacopo, Firenze), Anthony Genovese (Il Pagliaccio, Roma) e Ciccio Sultano (Duomo, Ragusa Ibla).
 
I nomi di tutti degli chef in gara a livello internazionale stati selezionati tra migliaia di candidature in oltre 90 paesi, campo su cui S.Pellegrino ha organizzato la terza edizione dell’importante progetto di scouting mirato a individuare il migliore giovane chef al mondo. Un’occasione unica per incontrare nuovi talenti culinari, condividere idee ed entrare in contatto con differenti culture gastronomiche.
 
Questi i nomi dei 10 finalisti italiani e il piatto con cui si presenteranno ai giudici l’11settembre. Il vincitore rappresenterà l’Italia alla finale mondiale in programma a giugno 2018.
 
Manuel Bentivoglio – chef dell’Agriturismo Roccamaia a Pievebovigliana (Macerata)
Signature dish: Filetto di cinghiale con fave, pecorino e mele caramellate al vino rosso
Vincenzo Dinatale – sous chef al Ristorante Il Pellicano dell’Hotel Il Pellicano a Porto Ercole (Grosseto)
Signature dish: Pancia di Capretto, Cicala di mare "gonfiata" al Bergamotto, Cilantro, Lampascione e Mosto Cotto di Fichi
Carmelo Fiore – sous chef presso Il Luogo di Aimo e Nadia a Milano
Signature dish: Sud Europa - Carrè di agnello farcito con ventresca di tonno rosso sott'olio e cedro calabrese candito
Edoardo Fumagalli – chef de La Locanda del Notaio a Pellio Intelvi (Como)
Signature dish: Gambero carabiniere, animelle glassate, croccante alle alghe con insalatina aromatica
Daniele Groppo – chef de partie al Ristorante Terrazza Danieli dell’Hotel Danieli a Venezia
Signature dish: Nervetto di vitello marinato e grigliato, radice amara e ristretto di "Go"
Alberto Lazzoni – chef de partie al ristorante Lux Lucis dell’Hotel Principe a Forte dei Marmi (Lucca)
Signature dish: Vantablack Cube, lingua soppressata e tamarindo
Luca Natalini  – chef della Taverna di Bacco a Nettuno (Roma)
Signature dish: Pigeon 3000 km
Alessandro Salvatore Rapisarda– chef presso Di Gusto a Macerata
Signature dish: Piccione brasato e insalata - Incontro tra un salmì e un dolceforte
Antonio Sena – sous chef del ristorante Vun del Park Hyatt a Milano
Signature dish: Lamb..Rusco Pop Corn & Barbabietola
Andrea Vitali – sous chef del ristorante I fontanili a Gallarate (Milano)
Signature dish: Pernice, Porri e Nocciole
 
Dalla lettura di nomi dei piatti e degli ingredienti emerge un dato significativo: i giovani chef hanno deciso di puntare fortemente sui propri territori di origine, utilizzandone ingredienti, ricette e tecniche per dar vita a piatti dal gusto contemporaneo. Si tratta per lo più di secondi piatti a base di di carne firmati da giovani chef che attingono alla tradizone con lo sguardo aperto al futuro.
  
Alla fine di dicembre 2017, 21 Young Chef (tanti quante sono le macro aree in cui è stato suddiviso il mondo) verranno annunciati come finalisti ufficiali. Questi ultimi accederanno alla Gran Finale, che si terrà a giugno 2018. Ogni finalista sarà affiancato da un “Mentor Chef” scelto tra i membri di ogni giuria regionale. Per l’Italia sarà Anthony Genovese del ristorante Il Pagliaccio di Roma, che avrà il compito di affinare il piatto del concorrente preparando al meglio il candidato per la sfida internazionale.
 
Contenuti esclusivi sul progetto verranno pubblicati puntualmente su www.sanpellegrino.com e www.finedininglovers.it, il magazine online dedicato agli appassionati di food e cucina di qualità promosso da S.Pellegrino e Acqua Panna.
È possibile seguire il concorso sui social media attraverso l’hashtag #SPYoungChef.
  
S.Pellegrino e Acqua Panna
S.Pellegrino, Acqua Panna e Sanpellegrino Sparkling Fruit Beverages sono marchi internazionali di Sanpellegrino S.p.A. che ha sede a Milano, in Italia. Distribuiti in oltre 130 paesi attraverso rami e distributori in tutti i cinque continenti, questi prodotti rappresentano l’eccellenza in virtù delle loro origini e interpretano perfettamente lo stile italiano nel mondo come una sintesi di piacere, salute e benessere. Fondata nel 1899, Sanpellegrino S.p.A. è un’azienda leader nel settore delle bevande in Italia con la sua gamma di acque minerali, aperitivi non alcolici, bevande e tè freddi. Come grande produttore di acque minerali in Italia, si è da sempre impegnata a valorizzare questo bene primario per il pianeta e lavora in modo responsabile e con passione per assicurare che questa risorsa abbia un futuro sicuro.

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Roma, guida ristoranti: il menù estivo di Taverna Flavia

26/7/2017

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Tempo d'estate anche per lo storico ristorante "Taverna Flavia". Il tempio della "Dolcevita", che negli anni ha accolto e continua a ospitare personaggi del mondo dello spettacolo italiani e internazionali, presenta il suo menù estivo.

Accanto ad alcune proposte irrinunciabili, veri e propri classici del ristorante che raccontano la tradizione culinaria romana, troviamo alcuni (nuovi) cavalli di battaglia creati per la stagione dallo chef Francesco.
Da provare assolutamente i nuovi primi inseriti in carta: tra questi i paccheri di Gragnano con pomodorini freschi e burrata, oppure i tonnarelli con verdure estive, guanciale croccante e zafferano. Piatti incentrati sulla semplicità e creati con un'accurata scelta delle materie prime. Ne è un classico esempio la new entry: risotto (rigorosamente Acquerello) con calamri e tartufo estivo: una vera chiccheria che delizia gli occhi e il palato.

 Trionfo di tartufo estivo proposto con i pici o con il pregiato Riso Acquerello con i calamari.
E ancora: linguine aglio olio e bottarga, o il risotto allo champagne con foglia d'oro: sui primi piatti c'è davvero l'imbarazzo della scelta.
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Ma non finisce qui. Il pesce fresco è sempre freschissimo con arrivi giornalieri direttamente dai principali porti italiani. Per chi preferisce la carne impossibile non farsi tentare da tagliate, straccetti fatti al momento o il classico filetto preparato espresso. E, perchè no, una bella cotoletta con patatine per i piú piccoli.
Per i dolci accanto al classico e buonissimo tiramisú, arriva il crumble all'ananas il cheese cake millegusti e la creme brulee all'arancia.

Ricca cantina di vini, tozzetti appena sfornati e l'accoglienza di Franca e Roberta Foffo rendono Taverna Flavia quel posto dove la professionalitá si unisce all'arte del saper vivere.

Complimenti al lavoro delle sorelle Foffo che continuano a portare avanti con orgoglio e dedizione la filosofia di uno dei posti storici più autentici della Capitale. Rapporto qualità prezzo assolutamente fantastico, considerate le materie prime, il servizio (non si può non notare l'apparecchiatura della tavola, elegante e di classe), e la cantina che risrva sempre sorprese con i nuovi inserimenti in carta.

Infine l'estate, da sempre, è il momento d'oro di Taverna Flavia: ogni anno, quando la città si svuota, Taverna è meta dei vip in visita alla città. Tra le ultime visite "di peso": il regista Quentin Tarantino, la cantante Gloria Gaynor e, proprio in questi giorni, l'attrice Demi Moore.

Taverna Flavia
Via Flavia, 9
00187 Roma RM
tel: 06 474 5214

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50 Top Pizza: è "Pepe in Grani" la migliore pizzeria d'Italia del 2017

25/7/2017

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È “Pepe in Grani” la migliore pizzeria d’Italia del 2017 secondo 50 Top Pizza, la prima guida on line interamente dedicata alle pizzerie del Bel Paese, firmata dal giornalista enogastronomico Luciano Pignataro, da Albert Sapere e Barbara Guerra, curatori delle Strade della Mozzarella (LSDM), ed edita da Formamentis. Il locale di Caiazzo (Caserta) del maestro Franco Pepe si è aggiudicato il gradino più alto del podio della classifica stilata in forma anonima da 100 ispettori sulla base della qualità, ma anche del servizio, della carta dei vini e delle birre, della ricerca e dell’arredamento. In seconda e terza posizione altre due mete sacre dell’arte pizzaiola partenopea: Gino Sorbillo ai Tribunali (Napoli) e Francesco & Salvatore Salvo di San Giorgio a Cremano (Napoli).
Nella serata che ha avuto come teatro la suggestiva sede di Castel dell’Ovo a Napoli, sono state svelate le prime 50 posizioni della classifica. Tra queste ben 19 i locali campani, a conferma della naturale leadership che la regione “madrepatria” della pizza continua a detenere. Ad essere ben rappresentata è però tutta la Penisola, a cominciare dal Lazio, che piazza 6 insegne nella top 50; la metà di queste tra l’altro (Sforno, Tonda e Sbanco), portano la firma di un unico interprete: Stefano Callegari. Solo un gradino sotto c’è la Toscana (5); seguono ex aequo Lombardia ed Emilia Romagna (4). Folto il gruppo a quota 2, con Puglia, Sicilia, Abruzzo e Trentino Alto Adige che si uniscono al Veneto, le cui 2 pizzerie sono entrambe posizionate tra le prime 10 dello Stivale. E stiamo parlando de “I Tigli” di Simone Padoan (San Bonifacio - Verona) e “Saporè” di Renato Bosco (San Martino Buon Albergo - Verona). Chiudono Piemonte e Basilicata con un locale.
Assegnati inoltre diversi Premi Speciali. Oltre a quelli, già annunciati, a Isabella De Cham (1947 Pizza Fritta, Napoli) come Pizzaiola dell’anno, a Pierluigi Roscioli (Antico Forno Roscioli, Roma) come Fornaio dell’anno e a “Morsi & Rimorsi” (Aversa - Caserta)  come Pizzeria novità dell’anno, sono stati premiati:
Francesco Martucci de I Masanielli (Caserta) come Pizzaiolo dell’anno
Ciccio Vitiello di Casa Vitiello (Caserta) come Giovane dell’anno
Bonci – Pizzarium (Roma) per la Pizza dell’anno (Mozzarella di Bufala Campana a crudo, Funghi Prataioli e Prosciutto Crudo)
Francesco & Salvatore Salvo per la Miglior Carta dei Vini
La Gatta Mangiona (Roma) per la Miglior Carta delle Birre
Berberè (Castelmaggiore - Bologna) per la Miglior Carta degli Oli Extravergine di Oliva
I Tigli per il Miglior Servizio di Sala
La Masardona (Napoli) per la Miglior Proposta dei Fritti
Concettina ai Tre Santi (Napoli) per il Miglior Asporto
Di Matteo (Napoli) per la Frittatina di Pasta dell’anno
Dry (Milano) per il Miglior Comfort e Benessere Complessivo
Fandango Racconti di Grani (Filiano - Potenza) per la Sostenibilità Ambientale
Tonda per la Valorizzazione del Made in Italy
Gino Sorbillo ai Tribunali per la Miglior Comunicazione Web e Social
A Enzo Coccia (Pizzaria La Notizia 94, Napoli) è stato assegnato l’importante Premio alla Carriera
Carmine Donzetti e Vincenzo Esposito, a sorpresa, hanno ricevuto il Premio del Cuore per aver messo la loro arte della pizza al servizio di chi ha bisogno, senza cercare alcuna pubblicità
Migliore Pizzeria di Stile Napoletano fuori dall’Italia a Ober Mamma (Parigi)
“50 Top Pizza - spiegano i tre curatori della guida, Luciano Pignataro, Barbara Guerra e Albert Sapere – oltre ad essere un utilissimo vademecum per chiunque sia in cerca di un’ottima pizza (e noi ne segnaliamo ben 500) in qualsiasi angolo del Paese, rappresenta un vero e proprio viaggio attraverso i diversi stili e prodotti tipici d’Italia. Un omaggio quindi al concetto di alta qualità Made in Italy, legato al totem gastronomico tricolore che ci ha resi celebri nel mondo.”
 
Ecco la classifica finale dal primo al cinquantesimo posto di 50 Top Pizza:
1             Pepe in Grani – Caiazzo (CE), Campania
2             Gino Sorbillo ai Tribunali – Napoli, Campania
3             Francesco & Salvatore Salvo - San Giorgio a Cremano (NA), Campania
4             Pizzaria La Notizia 94 – Napoli, Campania
5             I Tigli - San Bonifacio (VR), Veneto
6             I Masanielli – Caserta, Campania
7             Concettina Ai Tre Santi – Napoli, Campania
8             50 Kalò - Napoli , Campania
9             La Gatta Mangiona – Roma, Lazio
10          Saporè - San Martino Buon Albergo (VR), Veneto
11          L’Antica Pizzeria Da Michele – Napoli, Campania
12          ‘O Fiore Mio – Faenza, Emilia Romagna
13          Dry – Milano, Lombardia
14          Santarpia – Firenze, Toscana
15          Pizzaria Starita a Materdei – Napoli, Campania
16          Sforno – Roma, Lazio
17          Guglielmo Vuolo a Eccellenze Campane  - Napoli, Campania
18          La Masardona – Napoli, Campania
19          La Sorgente - Guardiagrele (CH), Abruzzo
20          La Kambusa - Massarosa (LU), Toscana
21          in Fucina – Roma, Lazio
22          Pizzeria Da Attilio – Napoli, Campania
23          Piccola Piedigrotta - Reggio Emilia, Emilia Romagna
24          Carmnella – Napoli, Campania
25          Pomodoro & Basilico - San Mauro Torinese (TO), Piemonte
26          Percorsi Di Gusto - L'Aquila, Abruzzo
27          Pizzarium – Roma, Lazio
28          Il Vecchio Gazebo - Molfetta (BA), Puglia
29          Berberè - Castelmaggiore (BO), Emilia Romagna
30          Pizzeria Da Albert – Trento, Trentino Alto Adige
31          Casa Vitiello – Caserta, Campania
32          Tonda – Roma, Lazio
33          Korallo Pizza & Drink – Trento, Trentino Alto Adige
34          La Braciera – Palermo, Sicilia
35          La Divina Pizza – Firenze, Toscana
36          Pizzeria Apogeo - Pietrasanta (LU), Toscana
37          Ranzani13 – Bologna, Emilia Romagna
38          Lievito Madre al Duomo – Milano, Lombardia
39          Ristorante Pizzeria Le Parule – Ercolano (NA), Campania
40          Mistral dal 1959 – Palermo, Sicilia
41          La Pizzeria Sud – Firenze, Toscana
42          Pizzeria Montegrigna Tric Trac – Milano, Lombardia
43          10 Diego Vitagliano Pizzeria – Pozzuoli (NA), Campania
44          La Campagnola – Bitritto (BA), Puglia
45          Carlo Sammarco Pizzeria 2.0 – Aversa (CE), Campania
46          Sbanco  - Roma, Lazio
47          Marghe – Milano, Lombardia
48          Lievito Madre al Mare – Napoli, Campania
49          Fandango Racconti di Grani - Filiano (PZ), Basilicata
50          Pizzeria Di Matteo – Napoli, Campania

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Torna "Calici di Stelle" con un'anteprima speciale

25/7/2017

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Per il terzo anno consecutivo, Calici di Stelle sceglie Venezia per la grande anteprima nazionale della manifestazione che dal 3 al 14 agosto coinvolgerà centinaia tra cantine del Movimento turismo del vino (Mtv) e comuni di Città del vino. Domani, infatti, nel giardino del Casinò di Venezia affacciato sul Canal Grande sarà di scena l’evento più glamour di mezza estate in total white, con oltre cento etichette in degustazione selezionate da Veneziaeventi in collaborazione con Mtv. Vino, musica, gastronomia saranno i protagonisti della vernice di Cà Vendramin Calergi (dalle 20.00 alle 24.00), in attesa che il cielo sveli le stelle cadenti sulla Laguna.
 
Dal 3 al 14 agosto le celebrazioni per Calici di Stelle, iniziativa ultra ventennale di Mtv organizzata in collaborazione con Città del vino e in partnership con l'Unione astrofili italiani, si sposteranno in tutta Italia. Da Nord a Sud il vino sarà il trait d’union di un calendario di eventi tra musica, arte, gastronomia e astronomia che richiamerà circa un milione di enoappassionati. E se a Isera (TN, 5-6 agosto) le osterie del centro faranno da palcoscenico a spettacoli di musica itinerante, a Menfi (AG, 10 agosto) artisti di strada e astronomi saranno i compagni ideali del percorso sulla passeggiata a mare di Porto Palo con i vini della Strada del Vino delle Terre Sicane, abbinati alle proposte culinarie delle Signore della Brigata di Cucina Menfitana. In Toscana (dal 10 al 15 agosto), invece, Calici di Stelle sarà in versione ‘eno-picnic’ al chiaro di luna nelle vigne con tanto di stellario, la mappa del cielo di agosto. Rievocazioni storiche per rivivere i fasti della Belle Epoque, city night tour gratuiti e degustazioni del ‘rinomato sigaro italiano’ saranno le principali attrazioni in Friuli Venezia Giulia con due città legate a doppio filo da secoli di storia: Grado (10 e 11 agosto) e Aquileia (12 e 13 agosto). A Morro d’Alba (10 agosto), nelle Marche, si va “Lungo la Scarpa si cammina e si sorseggia la Lacrima” con degustazioni gratuite lungo il percorso e telescopi dai torrioni panoramici.
Secondo il XIII Rapporto Città del Vino/Università di Salerno, il turismo del vino nel nostro Paese è in costante crescita, con un valore che oscilla dai 2,5 ai 3 miliardi di euro per 14 milioni di arrivi l’anno.
 
Per info e programmi: www.movimentoturismovino.it; www.cittadelvino.it.

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L’olio extravergine di oliva italiano sposa biodiversità e sostenibilità

18/7/2017

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Biodiversità e sostenibilità nella filiera dell’olio extravergine di oliva italiano: è stato questo il focus dell’incontro che ha visto oggi insieme a Roma istituzioni, enti di controllo e certificazione e operatori del settore per confrontarsi su come sostenere e valorizzare in Italia e all’estero un patrimonio unico per qualità e varietà, nel pieno rispetto dell’ambiente e di un’etica responsabile.
A rendere possibile questo percorso è la prima Certificazione di Sostenibilità per la filiera dell’Olio Extravergine di Oliva, uno strumento che garantisce l’eccellenza della produzione italiana, attraverso un lavoro comune per la sostenibilità e la trasparenza, che porti sulle tavole un olio extravergine di oliva buono, salutare, rispettoso dell’ambiente e del territorio. Cinquecento cultivar riconosciute per una biodiversità che non ha eguali al mondo, un fiore all’occhiello del Made in Italy agroalimentare che merita di essere valorizzato attraverso un impegno condiviso.
L’incontro, che ha riunito allo stesso tavolo rappresentanti delle istituzioni e produttori, ha visto il significativo intervento del Vice Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Andrea Olivero, il quale ha evidenziato che “la biodiversità è un valore aggiunto tutto italiano, non presente nel carnet degli altri Paesi produttori di extravergine. Nella valorizzazione del prodotto in quanto tale e della sua varietà le Istituzioni hanno certamente un ruolo importante, ma sono fondamentali la consapevolezza delle imprese e la volontà di lavorare insieme, ripensando anche i processi produttivi in un’ottica di qualità e sostenibilità”.   
La senatrice Leana Pignedoli, Vicepresidente Comm. Agricoltura e produzione agroalimentare del Senato, ha definito l’Italia come “un Paese non di grandi quantità, ma di qualità ed eccellenze: abbiamo un primato in questo, che dobbiamo imparare a comunicare” opinione condivisa dal Presidente della Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici, Camera dei Deputati, On. Ermete Realacci, nell’ottica di “innalzare la qualità e il valore del Made in Italy, seguendo l’esempio di quanto ha saputo realizzare il settore vinicolo italiano, oggi riconosciuto in tutto il mondo.”
Rilevanti anche le parole della Presidente di Legambiente, Rossella Muroni, che ha evidenziato “l’importanza sociale dell’olivicoltura, ad esempio per la salvaguardia dei territori e delle comunità rurali, e nel contempo la necessità di favorire la consapevolezza del consumatore nell’attribuire il giusto valore al prodotto”.
Dalle associazioni dei produttori olivicoli, rappresentate da David Granieri, Presidente Unaprol, Gennaro Sicolo, Presidente CNO, Tommaso Loiodice, Presidente Unapol e Paolo Mariani, Confoliva, è emersa forte la volontà di fare sinergia per cambiare approccio e lavorare per la valorizzazione degli aspetti di qualità e sostenibilità. Per far questo è necessario il contributo di tutti i produttori, ai quali però va un riconoscimento economico per il valore aggiunto di una produzione che garantisca l’eccellenza.
Interessante anche l’intervento tecnico di CSQA, l’ente certificatore per la filiera dell’Olio Extravergine di Oliva, che, nella figura di Maria Chiara Ferrarese, ha sottolineato come questo protocollo sia unico, tra l’altro, perché comprende per la prima volta la valutazione del rispetto della biodiversità. Roberto Cariani di Ambiente Italia, poi, ha spiegato l’applicazione degli innovativi parametri PEF (Product Environmental Footprint), relativi al ciclo di vita dei prodotti e alla quantificazione delle emissioni di gas serra e dei consumi idrici.
Giovanni Zucchi, Vice Presidente, Public Affairs & Corporate Development di Oleificio Zucchi, ha infine concluso l’incontro, definendolo “una preziosa occasione di dialogo fra le parti e, auspichiamo, il primo passo verso un cambiamento radicale, che possa finalmente portare tutti i player della filiera a impegnarsi per raccontare in modo più efficace l’unicità della biodiversità olivicola e il saper fare della produzione italiana”.
L’innovativa Certificazione di Sostenibilità dell’Olio Extravergine di Oliva, promossa da Oleificio Zucchi e garantita da CSQA, nasce come evoluzione di un precedente progetto sviluppato da Zucchi con Legambiente e con le organizzazioni di produttori olivicoli Aipo, Cno – Consorzio Nazionale Olivicolo, Confoliva, Unapol, Unaprol e Unasco, e si fonda su quattro pilastri: oltre ai tradizionali ambiti di valutazione Ambientale (agricoltura a produzione integrata, ciclo di vita, impatto ambientale, biodiversità) e Sociale (rispetto dei lavoratori e della comunità, lotta al caporalato, formazione), Oleificio Zucchi ha aggiunto l’aspetto Economico (prezzo equo, generazione e distribuzione della ricchezza, redditività, efficienza) e, grazie al supporto di Unaprol, anche quello Nutrizionale per portare sulle tavole un olio con specifici parametri merceologici, nutrizionali e salutistici.

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Nuove aperture a Roma: Achilli lancia il secondo ristorante

18/7/2017

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Achilli al Parlamento, ristorante 1 stella Michelin e da oltre 50 anni luogo di ricerca e cultura vinicola e gastronomica di proprietà di Daniele Tagliaferri e Cinzia Achilli, a partire dal mese di luglio raddoppia l’offerta nella Capitale portando la sua eccellenza al D.O.M Hotel per occuparsi di tutta l’offerta F&B e mixology della struttura.
 
Ospitato in uno splendido palazzo secentesco dal design sofisticato, il boutique hotel creato dall’Architetto Girardi trova nello stile della famiglia Achilli la sintesi perfetta di un’ospitalità sempre morbida e priva di formalismi.
 
Con la supervisione dello Chef stellato Massimo Viglietti, che ama definirsi un “cuciniere”, Achilli regala al D.O.M una cucina sapiente e la passione per i grandi vini.
L'atmosfera è contemporanea e informale, come pure l'offerta gastronomica curata sul posto dai due giovani Resident Chef Andrea Fiducia e Alessio Tagliaferri, che nel menu raccontano con cultura, tecnica e passione i sapori del mare e della terra. 
 
Si arriva da Achilli al D.O.M per un aperitivo – ricercato ma rilassante nel menu “Materie Prime in Pillole” – si prosegue a cena e ci si ferma fino a tardi, ospiti di un’atmosfera che invita a restare.
Il menu “in pillole” è concepito infatti per assecondare i desideri del momento, donando all’ospite la libertà di vivere la serata con i suoi tempi e secondo i propri gusti, senza la necessità di seguire una sequenza di piatti predefiniti.
Fra i piatti signature da non perdere l’Ostrica al cucchiaio con mousse di gorgonzola e confettura di arance, il Sashimi o la Ventresca del pescato del giorno, la Polpetta di seppia in crosta di mandorle, la Battuta di gamberi di Mazara con cioccolato bianco e ribes e il Pinzimonio con il gazpacho.
 
Durante la stagione estiva, il ristorante si trasferisce sulla terrazza all'ultimo piano del D.O.M, dove gli ospiti sono accolti dal profumato giardino di erbe aromatiche e dalla vista sul Lungotevere, la collina del Gianicolo, i tetti e i campanili del centro storico.
Qui la proposta culinaria è basata sulla freschezza delle materie prime di stagione presentate in abbinamenti a volte insoliti ma sempre di grande equilibrio, con massima attenzione alla qualità e al controllo della filiera dei prodotti.
 
Il menu propone piatti come la Triglia, caponata alla senape, salsa di birra e cozze; la Brandade di baccalà, peperone del piquillo, olio, marmellata e olive, il Coniglio sfilacciato con spuma di peperoni e prugne o piatti dal sapore immediato e semplice come l’Agnello stile “cacio e ovo”, il Filetto di Vacca Vecchia “Vacuum beef” (pregiatissimo taglio di provenienza spagnola) con patate e carbone o lo Zimino alla ligure con crostini di pane aromatizzati. Immancabile la nota dolce a fine pasto, come la Pina Colada tutta da scoprire o Melanzane e cioccolato.
Le portate seguono il percorso tracciato da Viglietti, omaggiato da Fiducia e Tagliaferri attraverso un piatto dello chef ligure amato da entrambi: la Tartare di gambero e scottona, caviale, composta di pomodoro, caffè. Una creazione in cui elementi apparentemente inavvicinabili come il pomodoro e il caffè si uniscono dando vita a un piatto entusiasmante e assolutamente inaspettato.   
La terrazza è anche palcoscenico d’elezione per un cocktail bar emozionante, la cui drink list rispecchia l'animo Pop del barman e la sua stretta collaborazione con i due giovani Chef. Fra i cocktail da segnalare l’Albertone, variante dell’Americano alla romana (con vermut italiano) ideale in abbinamento alla ventresca.
 
 
ACHILLI AL D.O.M
Via Giulia, 131 - Roma
Orari di apertura estate: dalle 18.00 alle 00.00 (cocktail bar)
 dalla e19.00 alle 23.00 (ristorante)
Per informazioni e prenotazioni: tel. 066832144 – restaurant@domhotelroma.com
 
www.domhotelroma.com - www.enotecalparlamento.com
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Palermo, SanLorenzo Mercato. Giampa TV in diretta con Sonia Peronaci, Giampaolo Trombetti e Tony Loco per la finale di OsterChef

13/7/2017

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Ci siamo! Il gran giorno è arrivato. Dopo sei settimane, domenica 16 luglio, a partire dalle 20.30, dai fornelli dell'Osteria di Sanlorenzo uscirà il vincitore di Osterchef, il food talent del Mercato che ha già visto scontrarsi altri 6 concorrenti in sfide memorabili tra aspiranti chef.
A giudicare i piatti dei due partecipanti rimasti in gara - Tonia Semeraro e Vincenzo Mormino - sarà una giuria d'eccezione, appositamente convocata per l'occasione: oltre a me, Giampaolo Trombetti, ci saranno Sonia Peronaci, conduttrice, scrittrice e "mamma" di tutte le food blogger da fondatrice di GialloZafferano.it; lo chef stellato Tony Lo Coco, che con il suo ristorante I Pupi di Bagheria ha già conquistato meriti e riconoscimenti in tutto il mondo; Nino Aiello, giornalista e critico enogastronomico del Gambero Rosso e altre testate.
 
I finalisti Tonia Semeraro e Vincenzo Mormino, chef in erba selezionati a maggio insieme ad altri sei tra 70 candidati, hanno superato nelle scorse settimane il primo scontro diretto e la semifinale, confrontandosi con giurati di prestigio, tra giornalisti enogastronomici, esperti, professori universitari, foodblogger e operatori di settore.  Ma adesso dovranno affrontare la sfida più difficile: preparare un primo e un secondo a testa, a partire da una rosa molto limitata di ingredienti, resa nota con sole 24 ore di anticipo sulla scelta delle ricette. E dovranno servire le due pietanze alla giuria e all'intera sala piena di commensali, misurandosi con tutte le difficoltà di cucinare per un numero importante di persone, in una vera cucina professionale.
Tutto il pubblico avrà la possibilità di mangiare e giudicare i piatti, utilizzando la stessa identica scheda di valutazione dei giudici. Il voto popolare conterà per il 50% mentre l'altro 50% sarà appannaggio della giuria tecnica.
 
Per il vincitore, pronto un bouquet di premi da far venire l’acquolina a tutti gli appassionati di cucina: per la prima volta Tony Lo Coco apre le porte della propria cucina a uno “stagista” d’eccezione – il vincitore di Osterchef appunto – che avrà il privilegio di cucinare nella brigata de I Pupi per cinque giorni, apprendendo i segreti di uno degli chef siciliani tra i più apprezzati. Esclusiva anche l’opportunità di volare a Roma, negli studi di Alice Tv, per uno showcooking televisivo che andrà in onda sul canale nazionale, su digitale terrestre e Sky.
Inoltre per il vincitore, anche un corso professionale di cucina da 270 ore offerto da La Piramide Centro Studi, una cena-evento nel ristorante di Abbazia Sant'Anastasia, una planetaria offerta da Vitamia srl, un corso professionale haccp, essenziale per lavorare nel mondo della cucina, offerto dallo studio Bonafede.
Le pietanze del vincitore, inoltre, entreranno a pieno titolo nel menu stabile del Mercato con l’indicazione della firma del suo autore. Mentre tutte le pietanze di questa prima edizione di Osterchef saranno stampate in un opuscolo con le relative ricette, disponibile al Mercato.
 
La partecipazione alla cena è aperta a tutti. Il costo è di 35 euro e comprende:
- il primo di Tonia Semeraro
- il primo di Vincenzo Mormino
- il secondo di Tonia Semeraro
- il secondo di Vincenzo Mormino
- frutta
- 4 vini in degustazione, presentati e offerti dalla cantina Abbazia Sant'Anastasia
Per prenotazioni: 335 8359556

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Assegnate le Spighe Verdi 2017 ai Comuni rurali

12/7/2017

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Le Spighe Verdi 2017 per i Comuni rurali sono state annunciate da FEE Italia - Foundation for Environmental Education e Confagricoltura oggi a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare. Presenti i Sindaci dei Comuni che hanno ottenuto questo riconoscimento.

L’iter procedurale, messo a punto secondo lo schema UNI-EN ISO 9001-2008, ha guidato la valutazione delle candidature, permettendo alla Commissione di Valutazione il raggiungimento del risultato finale. Nel gruppo di lavoro importante il contributo di diversi Enti istituzionali come il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Comando Unità Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri, l’ISPRA, il CNRe Confagricoltura.
27 località rurali potranno fregiarsi, in questa seconda edizione, del riconoscimento Spighe Verdi 2017.
“Spighe Verdi” è un programma FEE, pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità.

“Spighe Verdi” è un efficace strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione. Affinché il programma raggiunga il massimo del risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell’Amministrazione comunale d’iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione.
Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema “Spighe Verdi”, FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni. Questi sono solo alcuni degli indicatori che guidano programma e che saranno suscettibili di variazioni, in un’ottica di miglioramento continuo e di massimo coinvolgimento dei Comuni italiani.
“Spighe Verdi” si basa sull’esperienza trentennale di FEE, presente in 73 Paesi ,nella gestione del programma internazionale “Bandiera Blu”, un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari.
L’agricoltura ha un ruolo prioritario nel programma “Spighe Verdi”, è qui che deve avvenire la vera rivoluzione culturale. Da questa necessità nasce la collaborazione tra FEE Italia e Confagricoltura, già impegnata su questo fronte con il progetto EcoCloud al quale si ispirano molti degli indicatori selezionati.
“Abbiamo riconosciuto con soddisfazione 27 Spighe Verdi sul territorio italiano- ha detto Claudio Mazza presidente di FEE Italia-. Un importante incremento, rispetto allo scorso anno,questo dimostra la validità del percorso a cui tanti Comuni si stanno avviando e che il nostro paese può ritrovare nella sua natura rurale,un nuovo impulso di sviluppo sostenibile - continua Mazza - Spighe verdi, promuove la sostenibilità in ogni contesto aiutando efficacemente i Comuni ad avviarsi a un processo di miglioramento continuo”
“Agricoltura e sostenibilità siano due realtà indissolubili e dal loro rapporto dipenderà molto del futuro del nostro territorio - ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti -. La nostra Organizzazione da tempo è impegnataad evidenziare e diffondere tutte quelle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale che le aziende già attuano o sperimentano. Ecco perché l’esperienza di FEE nella gestione del programma internazionale ‘Bandiera Blu’ si integra perfettamente con i principi del nostro progetto EcoCloud.”
Le “Spighe Verdi” 2017 sono state assegnate in 11 Regioni, due in più rispetto alla precedente edizione, il Lazio e l’Abruzzo, Marche, Toscana e Campania le treRegioni con il maggior numero di riconoscimenti; la prima con 6 località (Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana), la seconda con 5 (Castellina in Chianti, Massa Marittima, Castagneto Carducci, Fiesole e Bibbona) ex aequo con la Campania (Agropoli, Positano, Pisciotta, Massa Lubrense e Ascea). Seguono, con due località per Regione: il Lazio (Canale Monterano e Gaeta), la Puglia (Ostuni e Carovigno) e la Sicilia (Ragusa e Menfi). Un Comune rurale per ognuna delle restanti Regioni: Piemonte (Alba), Liguria (Lavagna), Veneto (Caorle), Umbria (Montefalco) e Abruzzo (Giulianova).
Tra i sostenitori di Spighe Verdi 2017 anche JTI (Japan Tobacco International) che ha scelto con entusiasmo di supportare l'iniziativa, che sposa alla perfezione i valori che da anni guidano le azioni dell’azienda all’interno delle comunità in cui opera, favorendone lo sviluppo economico, sociale e culturale. Un impegno che parte dal presupposto che dal rapporto virtuoso tra sostenibilità ambientale e agricoltura dipenderà buona parte del futuro del nostro territorio. Da sempre, infatti, JTI realizza campagne di comunicazione a livello nazionale e locale per promuovere comportamenti responsabili da parte dei cittadini e sensibilizzarli al rispetto dell’ambiente. Inoltre, dal 2005, JTI è impegnata nel sostegno al patrimonio rurale del Paese attraverso accordi siglati a favore del settore tabacchicolo italiano, volti a migliorare la qualità del tabacco, rendere più efficiente e dare continuità alla filiera, nonché a salvaguardare le dimensioni occupazionali dei territori.

Gli indicatori selezionati per comporre il Questionario “Spighe Verdi”, a cui hanno risposto i Comuni, sono 67 e vanno a comporre le 16 sezioni di seguito indicate:
 
A.      Notizie di carattere generale
B.      Partecipazione pubblica
C.      Educazione alla sostenibilità
D.      Assetto urbanistico
E.       Agricoltura
F.       Protezione della biodiversità
G.      Conservazione e valorizzazione del paesaggio
H.      Tutela del suolo
I.       Gestione del ciclo dei rifiuti
J.       Efficienza energetica
K.      Qualità dell’aria
L.       Qualità dell’acqua
M.      Qualità dell’ambiente sonoro
N.      Mobilità sostenibile
O.      Turismo
P.       Rischio
 
FEE Foundation fon Environmental Education, fondata nel 1981, è un’organizzazione internazionale non governativa e no-profit con sede in Danimarca. Agisce a livello mondiale attraverso la propria organizzazione ed è attualmente presente in 73 Paesi nei cinque Continenti. Riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale nel campo dell’educazione ambientale e dello sviluppo sostenibile. L’obiettivo principale dei programmi FEE è la diffusione delle buone pratiche per la sostenibilità ambientale, attraverso molteplici attività di educazione e formazione in particolare all’interno delle scuole di ogni ordine e grado. La FEE ha sottoscritto nel marzo del 2003 un Protocollo d’Intesa di partnership globale con il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) e nel febbraio del 2007 ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa con l’UNWTO l’Organizzazione Mondiale del Turismo (di cui è anche membro affiliato). La FEE Italia, costituita nel 1987, gestisce a livello nazionale i programmi: Bandiere Blu, Eco-Schools, Young Reporters for Environment, Learning AboutForest e Green Key.
 
Confagricoltura è l’organizzazione di rappresentanza e tutela dell’impresa agricola italiana. Riconosce nell’imprenditore agricolo il protagonista della produzione e persegue lo sviluppo economico, tecnologico e sociale dell’agricoltura e delle imprese agricole. La presenza di Confagricoltura nel territorio nazionale si concretizza, in modo capillare, attraverso le Federazioni regionali(19), le Unioni provinciali(95), gli uffici di zona e le delegazioni comunali (2.143). Confagricoltura considera la sostenibilità ambientale non solo uno degli elementi fondamentali per la qualità della vita nei territori rurali ma anche dello sviluppo sociale ed economico dei territori rurali, in particolare nelle aree interne del Paese. Nel campo della sostenibilità ambientale Confagricoltura ha sviluppato assieme alle imprese agricole associate il programma EcoCloud, dedicato alle buone pratiche sostenibili che le aziende aderenti al progetto confederale “Produttività e Sostenibilità delle imprese agricole” mettono in atto al loro interno attraverso buone pratiche legate alla sostenibilità in ambito economico, ambientale e sociale.

                                                                                 SPIGHE VERDI 2017
 
ABRUZZO:                                                                                                                              
Giulianova (TE)
CAMPANIA:
Massa Lubrense (NA); Positano (SA); Agropoli (SA); Ascea (SA); Pisciotta (SA)
LAZIO:
Canale Monterano (RM); Gaeta (LT)
LIGURIA:
Lavagna (GE)
MARCHE:
Mondolfo (PU); Numana (AN); Matelica (MC); Montecassiano (MC); Esanatoglia (MC); Grottammare (AP)
PIEMONTE:
Alba (CU)
PUGLIA:
Ostuni (BR); Carovigno (BR)
SICILIA
Ragusa (RG); Menfi (AG)
TOSCANA:
Castellina in Chianti (SI); Bibbona (LI); Castagneto Carducci (LI); Fiesole (FI); Massa Marittima (GR)
UMBRIA:
Montefalco (PG)
VENETO:
Caorle (VE)
 
 
 
 
 
NEW ENTRY:
ABRUZZO:                                                                                                                              
Giulianova (TE)
CAMPANIA:
Massa Lubrense (NA); Ascea (SA)
LAZIO:
Canale Monterano (RM); Gaeta (LT)
MARCHE:
Mondolfo (PU); Numana (AN); Montecassiano (MC); Esanatoglia (MC); Grottammare (AP)
PIEMONTE:
Alba (CU)
PUGLIA:
Carovigno (BR)
SICILIA
Menfi (AG)
TOSCANA:
Bibbona (LI); Fiesole (FI)
 
 
NON RICONFERMATO:
PIEMONTE
Serralunga di Crea (AL)

 

 
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Spaghettoni con sugo di ortaggi estivi

10/7/2017

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Per preparare questo piatto ho utilizzato la pasta dei fratelli Setaro, artigiani da 3 generazioni e cultori di quella tradizione “pastaia” particolare, il modo di fare la pasta “torrese”, tipico appunto di Torre Annunziata (Napoli).  Tante le componenti che rendono unico il gusto e la qualità di questa pasta: le semole di grano duro selezionate, l’acqua di fonte purissima, le antiche trafile in bronzo, il processo di essiccazione della pasta particolarmente lento (da 24 a 120 ore a seconda del formato) e a bassa temperatura, il clima “speciale” di Torre Annunziata e non ultima la conoscenza dell’arte bianca tramandata per ben tre generazioni: è dal 1939 infatti che la famiglia Setaro si dedica con passione a questa attività.

Per preparare questa pasta ho bisogno di:
500 gr spaghetti Setaro
2 peperoni (1 rosso e 1 giallo)
1 cipolla
300 gr zucchine
1 melanzana media
2 pomodori tipo San Marzano
Olio Extravergine d’Oliva
Sale
Peperoncino fresco
Timo

Per prima cosa far stufare in olio a fuoco lento la cipolla tagliata a rondelline: deve diventare quasi un velo impalpabile. Poi tagliare le verdure a dadini e cuocerle in padella rispettando i tempi di cottura. Inserire prima le melanzane, poi le zucchine e infine i pomodori e i peperoni (ogni 2' una verdura). Aggiungere il peperoncino e continuare a cuocere. 
A questo punto cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Saltare velocemente in padella e alla fine aggiungere un filo di olio a crudo. Il sugo deve essere bello untuoso e ricco di sapore. Alla fine insaporire con timo fresco a piacere.
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24 luglio: La Notte dei Maestri del Lievito Madre a Parma.

4/7/2017

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Il 24 luglio dalle ore 20 scatta l’ora X per chi ama i prodotti lievitati artigianali e vuole incontrare i più grandi Maestri pasticceri d’Italia: torna la terza edizione della Notte dei Maestri del Lievito Madre, che quest’anno si terrà sotto i Portici del Grano di Piazza Garibaldi, nel cuore di Parma,  eletta città creativa per la gastronomia Unesco, che si fa internazionale per la quarta edizione della manifestazione.
 
Ospite d’eccezione, oltre ad Achille Zoia, uno dei padri della pasticceria italiana,  il Maestro Paco Torreblanca che riceverà il premio alla carriera dai colleghi come "Miglior Panettone fuori dall'Italia", tra i più innovativi pasticceri del mondo, ha rivoluzionato la pasticceria spagnola con la sua attività Pasteleria Totel a Elda, Alicante, dopo nove anni di esperienza in Francia. Oggi consulente, autore di 6 libri, due dei quali premiati con il titolo di “Best Pastry Book of the World” dai Gourmand World Cookbook Awards nel 2003 e nel 2006. Una carriera di oltre 30 anni coronata dal premio “The Best Pastry Chef for Restaurant Desserts in Spain” nel 2004  e un premio particolare alla professionalità da Academy of Gastronomy nel 2006.
 
Sarà una degustazione libera dove si potranno provare oltre 60 tipologie di lievitati rigorosamente artigianali, realizzati con lievito madre dai Maestri. Un’iniziativa che promuove il consumo dei lievitati tutto l’anno, destagionalizzando un prodotto troppo spesso associato all’immaginario della festa.
Quest’anno saranno 30 i Maestri del Lievito Madre che si danno appuntamento a Parma, chiamati dal Maestro Claudio Gatti della Pasticceria artigianale Tabiano, a Tabiano Terme di Salsomaggiore (Pr), come colleghi autorevoli per questo evento nel territorio parmense che, non a caso, viene soprannominata la Food Valley italiana.
 
Durante le degustazioni sul palco verranno spiegati l’importanza della selezione di materie prime di qualità nella realizzazione dei prodotti in degustazione e l’uso di un lievito vivo, che rende quindi il prodotto finito sempre diverso, a seconda delle condizioni atmosferiche, con sfumature e imperfezioni che lo rendono davvero artigianale. Fil rouge in linea con le scorse edizioni è invece la destagionalizzazione di panettoni e lievitati, tanto da vederlo protagonista di merende sotto l’ombrellone.
 
Secondo l’osservatorio SIGEP infatti il consumo di panettoni è di 2.5 milioni in più rispetto allo scorso anno, un rialzo del +5% e affari per un giro di 60 milioni di euro. Ma non solo in Italia, il panettone è apprezzato anche all’estero con un +2%: “Panettone Tutto l’Anno”, un morso senza limiti di tempo e stagione per un buon panettone artigianale.
 
I maestri del Lievito Madre:
 
I 30 Maestri del Lievito Madre presenti vengono da tutta Italia, riuniti per una lunga notte dedicata alla lievitazione:
Marco Avidano- Pasticceria Avidano a Chieri (TO)
Mario Bacilieri- Pasticceria Bacilieri a Marchirolo (VA)
Luigi Biasetto – Pasticceria Biasetto a Selvazzano Dentro (PD)
Maurizio Bonanomi- Pasticceria Merlo a Pioltello (MI)
Renato Bosco- Saporè di San Martino Buon Albergo (VR)
Lucca Cantarin- Pasticceria Marisa di Arsego di San Giorgo delle Pertiche (PD)
Roberto Cantolacqua Ripani- Pasticceria Mimosa di Tolentino (MC)
Emanuele e Giancarlo Comi- Pasticceria Comi a Missaglia (LC)
Diego Crosara- specialista nell'arte del gelato
Salvatore De Riso- Sal De Riso a Tramonti (SA)
Denis Dianin- D&G Patisserie di Selvazzano Dentro (PD) e Clusone (BG)
Gino Fabbri- Gino Fabbri Pasticcere a Bologna
Francesco Favorito- specialista del Gluten free
Salvatore Gabbiano- Pasticceria Gabbiano di Pompei (NA)
Claudio Gatti- Pasticceria Tabiano a Tabiano Terme (PR)
Stefano Gatti- Il Fornaio a Viareggio (LU)
Emanuele Lenti- Pregiata Forneria Lenti a Grottaglie (TA)
Daniele Lorenzetti- Pasticceria Lorenzetti a San Giovanni Lupatoto (VR)
Grazia Mazzali- Pasticceria Mazzali a Governolo (MN)
Mauro Morandin- Pasticceria Mauro Morandin a Saint-Vincent (AO)
Alfonso Pepe- Pasticceria Pepe a Sant'Egidio del Monte Albino (SA)
Paolo Sacchetti- Il Nuovo Mondo a Prato
Vincenzo Santoro- Pasticceria Martesana di Milano
Anna Sartori- Pasticceria Sartori a Erba (CO)
Attilio Servi- Pasticceria Attilio a Pomezia (RM)
Valter Tagliazucchi- Il Giamberlano a Pavullo Nel Frignano (MO)
Vincenzo Tiri- Tiri 1957 di Acerenza (PZ)
Andrea Tortora- AT/ Patissier San Cassiano in Badia (BZ)
Carmen Vecchione- DolciArte di Avellino
Achille Zoia- La boutique del Dolce a Cologno Monzese (MI)
 
 
Parma, il territorio:
 
Parma è stata nominata, unica in Italia, città creativa per la gastronomia Unesco nel dicembre dello scorso anno. Parma è una città con un centro ricco di capolavori artistici, piccoli e grandi tesori di diverse epoche e grandi aree verdi, si respira un'atmosfera raffinata da piccola capitale. Certo non si può parlare solo della cittadina di Parma, dei suoi monumenti (le cappelle del Correggio, la camera di San Paolo e il battistero nella splendida cornice della piazza del Duomo) e della sua tradizione musicale, senza aver ben presenti i paesaggi che le fanno da corona: le colline tra il Po e il crinale appenninico, con tanti piccoli centri ricchi di storia, castelli, pievi medioevali e teatri.
 
La “bassa” con i comuni di Mezzani, Sorbolo, Trecasali e Polesine ha ispirato il riottoso carattere di Bernardo Bertolucci e Giovannino Guareschi. Terra ricca di capolavori architettonici come il Castello dei Rossi a S. Secondo, la Reggia di Colorno ora sede di Alma- Scuola internazionale di Cucina Italiana, il castello di Fontanellato, la rocca di Meli Lupi a Soragna e l'abbazia cistercense a Fontevivo. Qui regna la cultura della carne e la lavorazione del suino è considerata un'altra forma d'arte.
 
L'Appennino parmense raccoglie le valli del Ceno, del Taro e del Parma - i tre principali corsi d'acqua della provincia - costellate da borghi antichi e da meraviglie paesaggistiche che suggeriscono itinerari in mountain bike, passeggiate a cavallo ed escursioni a piedi attraverso i boschi, su sentieri ombrosi e cime a volte impegnative.



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A Palermo, 13 Bootleg: piacevoli assaggi di champagne, liquori, distillati e una lounge dedicata ai sigari

4/7/2017

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Oggi raccontiamo una bella storia. Quella di Gianfranco Frizzola, Palermitano, che dopo 10 anni di esperienza nella ristorazione milanese ha deciso di ripartire dalla sua città, Palermo, e di aprire il "13 Bootleg": più di trecentocinquanta bottiglie per intenditori tra distillati, liquori e vini liquorosi e un’esclusiva cigar room dove poter apprezzare al meglio il vostro sigaro preferito comodamente seduti in poltrona. Questo è 13 Bootleg il nuovo concept bar ideato da Gianfranco Filizzola, già proprietario del fortunato 13 Tapas Bar, che forte della decennale esperienza a Milano decide di tornare per fare l’imprenditore a Palermo.   

“Sono tornato a Palermo un po’ per caso –racconta Gianfranco- ma adesso sono contento di aver fatto questa scelta, ho intrapreso la sfida del 13 tapas perché pensavo che a Palermo mancasse un locale, non necessariamente notturno, dove mangiare e bere bene con una proposta gastronomica di qualità ma in qualche modo contemporanea. 13 tapas apre sei anni fa quando ovunque spopolava il concetto dell’aperitivo rinforzato, noi siamo stati i primi a introdurre l’idea di tapas e di aperitivo di qualità da scegliere alla carta. Poi ci siamo specializzati nella miscelazione, fino a intercettare grandi amatori e appassionati dei distillati che spesso mi chiedevano di aiutarli a trovare e degustare bottiglie particolarmente rare ed esclusive, così mi è venuta l’idea di rilanciare con 13 Bootleg, uno spirits bar con distillati di altissima qualità e una cigar lounge esclusiva”.
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A fianco a lui in questa nuova sfida l’amico di sempre e socio Salvatore Di Gaetano, i due trentasettenni si conoscono dai tempi dell’asilo e non hanno mai abbandonato l’idea di poter dar forma alla loro grande passione: la mescita e il collezionismo dei distillati di altissima qualità.
“13 bootleg è figlio di due considerazioni –spiega Filizzola-  innanzitutto ho la consapevolezza che nel 2016 se ci si vuole proporre al mercato bisogna cercare l’iperspecializzazione, ormai sono anacronistiche le offerte rivolte a tutti in modo indistinto, la secondo considerazione è la volontà che mi spinge  a differenziarmi rispetto ad altre realtà che operano a Palermo da più tempo con una certa importanza e visibilità, vorrei operare in un campo quasi vergine senza avere competitor diretti, per questo ho preferito selezionare distillati particolari e offrire il servizio di una cigar room”.
Whisky, gin, rum, tequila, cognac, armagnac, vodka, grappa, e pisco sono solo alcuni dei distillati provenienti da tutto il mondo che si possono gustare alla mescita o acquistare in bottiglia, da portare a casa o regalare in un packaging comodo e innovativo.
“Essere giovani imprenditori a Palermo significa ottenere risultati in  tempi più lunghi del normale -continua l’ideatore di 13 Bootleg- anche se la qualità paga sempre, bisogna avere un po’ più di pazienza e non demordere.  La nostra città non è una piazza con una domanda molto stimolante ma la bravura sta nel cercare di rintracciare le persone che possono essere coinvolte su determinate proposte, occorre saper fidelizzare, lavorare bene ogni giorno e saper raccontare una storia e il mondo dei distillati è pieno di storie incredibilmente affascinanti!”
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 13 Bootleg è anche champagne bar, un esclusivo accordo con la Maison d’eccellenza Vranken Pommery, ne fa il posto ideale dove degustare bollicine in una ambiente comodo e ricercato.
“Puntare sulla qualità è garanzia di successo –conclude Filizzola. La nostra ambizione è quella di fare cultura in città lanciando un messaggio preciso: bisogna spendere il proprio tempo libero in modo più consapevole, cercando occasioni di svago di qualità. Oggi il nostro tempo libero è sempre più prezioso e andrebbe valorizzato nel modo giusto.”
13 Bootleg ha aperto al pubblico martedì 29 novembre, in via Mariano Stabile 33, l’esclusivo opening party su invito si è invece tenuto domenica 11 dicembre e ha coinvolto oltre 300 ospiti, tra cui molti addetti al settore che hanno goduto di una degustazione tecnica d’eccezione che ha visto protagonista il noto marchio di Sigle Malt Scozzese Glenfiddich e la casa di sigari Romeo y Julieta.

13 BOOTLEG
Via Mariano Stabile 33
90139 Palermo

091 778 9726
Orari di apertura:
10:00 - 13:00,
17:00 - 23:00

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    Giampaolo Trombetti

    Autore tv da 25 anni, produttore, regista, ex-responsabile del canale tv ALICE in Italia e proprietario dell'emittente tv GIAMPA TV in Germania, Austria, Svizzera. Precedentemente autore per format Rai (Miss Italia, Linea Verde, Unomattina, Lineablu, RaiRadio3, Domenica in, Partita Doppia, Numero Uno, Sanremo, In famiglia, Partita del Cuore etc...), oltre a Mediaset (Buona Domenica, Stelle del Mediterraneo) ed Endemol (socio fondatore della Prova del Cuoco, Affari di Cuore, Al posto tuo, Un pugno e una carezza), ho partecipato al lancio de La/. A livello internazionale ho diretto Alice Deutschland, attualmente collaboraboro con ProSieben Sat1 e Bayerischer Rundfunk. Ho lavorato per France TV, Euronews e il canale tv Arte. Collaboro con il Parc de la Villette e L'Ente del Turismo Francese. Documentarista per Biennale di Venezia e appassionato di arte contemporanea.

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