C’è chi li chiama cantucci o cantuccini, chi li chiama tozzetti, chi li chiama biscotti di Prato. In effetti pare che questi biscotti siano nati a Prato nel biscottificio Mattei, anche se la ricetta è molto antica e sembra risalga addirittura al Rinascimento anche se le prime tracce si trovano nei documenti dell’Accademia della Crusca del 1691. La storia del biscottificio, invece, è molto particolare: nata nel 1858, questa azienda si è specializzata proprio nei classici cantuccini e nella torta mantovana, tanto che il pasticcere titolare dell’azienda è uno dei pochi nominati nel grande classico della cucina che è l’Artusi. Un onore non da poco. I figli di Mattei non si erano molto interessati dell’attività di Antonio, ma tra i ragazzi che stavano da lui a bottega ce n’era uno che in particolare mostrava talento e passione: era Ernesto Pandolfini, nonno degli attuali proprietari. Ernesto, senza genitori, era allevato come un figlio da sua zia Italia: che si accordò con i Mattei e rilevò nel 1908 il Biscottificio per il suo nipote. E inizia così la storia di tre generazioni di produttori artigiani di buoni biscotti. del resto chi non li ha mai mangiati a fine pasto, magari accompagnandoli a un bel bicchiere di vinsanto? E allora ecco una ricetta per farseli in casa!
Ingredienti1 kg di farina 1 kg g di zucchero 600 g di mandorle sgusciate non spellate 200 g di nocciole 100 gr di pinoli 4 uova intere 4 tuorli 1 tuorlo sbattuto per spennellare Per prima cosa prendete le uova e amalgamatele con cura con lo zucchero. Aggiungere la farina, le mandorle, i pinoli e le nocciole e mescolare continuando a impastare. Una volta che avrete ottenuto un composto ben amalgamato potete cominciare a formare i filoncini larghi 4 o 5 cm e alti circa 1 cm. una folta formati i filoncini disporli su una placchetta da forno coperta di carta da forno. Spennelateli con il tuorlo d’uovo e lasciateli riposare un quarto d’ora. Nel frattempo accendete il forno sopra i 200 gradi e quando è arrivato a temperatura cuocete per circa 7/10 minuti, poi abbassate a 180° e continuate per circa 10 minuti. Poi tirateli fuori e tagliateli obliquamente nel modo classico ancora caldi. Rimetteteli in forno spento e lasciateli biscottare per qualche minuto. A me piacciono molto scuri, per cui li lascio una decina di minuti.
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Oggi propongo una ricetta “monstre”, che però è davvero appetitosa. Piatto unico (ma proprio unico nel senso che se lo mangi a pranzo puoi evitare di mangiare a cena), che ha come base il sugo della coda alla vaccinara.
350 g di pasta fresca tipo maltagliati 250 g di fagioli borlotti già lessati 200 g di sugo di coda alla vaccinara Olio extravergine di oliva 2 salsicce Sale Per la pasta: lavorare 300 g di farina con 3 uova; una volta ottenuta la matassa farla riposare qualche minuto e poi stenderla col mattarello. Ricavare poi i classici maltagliati della misura desiderata. Riscaldare il sugo aggiungendo poco olio extravergine di oliva, versare all’interno della casseruola le due salsicce tagliate a rondelle non troppo sottili (circa 1 cm). Farle cuocere, poi inserire i fagioli borlotti già lessati e lasciar insaporire. In un’altra pentola con acqua bollente cuocere la pasta e poi scolarla. Versare la pasta cotta al dente all’interno della casseruola con il sugo e mescolare, lasciar riposare qualche minuto e sentirete che sapore!! Sapori d’autunno, oggi! Con una torta rustica preparata per un pranzo con amici di qualche giorno fa. Deliziosa mangiata tiepida, ma confesso che il giorno dopo ne ho mangiato un pezzo avanzato con grande gusto!!
Per preparare questa torta ho utilizzato la pasta brisée classica: Farina 500 g Burro 250 g Acqua 125 g Sale 15 g Ho impastato tutto e ho messo a riposare per circa venti minuti. Poi l’ho stesa sulla teglia leggermente imburrata e l’ho cotta in forno a 180° per 10 minuti. Per la farcitura della torta rustica ho utilizzato: 2 salsicce 2 uova 150 g di fontina a dadini 1 broccolo romano Sale Ho fatto cuocere le salsicce in una padella facendole sgrassare dopo averle immerse (già bucherellate) nell’acqua bollente e cotte a fuoco vivo per circa 5 minuti, poi le ho messe da parte. A parte nel frattempo ho fatto cuocere il broccolo per pochi minuti in acqua bollente, facendolo rimanere sempre un po’ croccante. Poi l’ho scolato e fatto raffreddare. L’ho sminuzzato grossolanamente, poi l’ho aggiunto in una ciotola alla fontina, le uova, il sale e le salsicce tagliate a rondelle. Ho salato. Ho amalgamato il tutto e versato nella teglia con la pasta brisee. Alla fine spolveratina di parmigiano che ci sta sempre bene. Poi cottura in forno per 20 minuti a 180° con forno statico. Buon appetito Con l’arrivo dell’autunno come ogni anno il premio miglior chef e pizza chef emergente d’Italia raggiunge la sua tappa finale alle Officine Farneto. L’evento, della durata di tre giorni, coniuga la vera e propria gara con intrattenimenti legati al mondo del cibo e del gusto. La manifestazione sarà così suddivisa:
Palco Chef: nella giornata di apertura di sabato 22 ottobre l’evento prenderà avvio con la presentazione della guida “Il Saporario - Roma” edito da La Pecora Nera Editore. A seguire gli chef emergenti vincitori delle edizioni passate si esibiranno in show cooking aperti al pubblico. Domenica 23 ottobre si svolgerà la premiazione di più di 1000 alberghi della Guida Touring “Alberghi e Ristoranti di Italia 2017”. Si esibiranno poi le botteghe più votate del premio le migliori 100 botteghe di Roma, premio nato nella precedente tappa del Cooking for Art in collaborazione con Agrodolce. Questi alcuni dei nomi presenti: Tè e Teiere, Casa Bufala, Piccola Bottega Merenda, La casa del Marrone Glacè. Lunedì, nella giornata conclusiva, grande attesa per la finale Chef Emergente d’Italia. A contendersi il premio per la gara Chef saranno: per il Nord-Ovest: Marcello Tiboni - Locanda Walser Shtuba; per il Nord-Est: Francesco Brutto - Undicesimo Vineria; per il Centro, grazie all'ex-equo: Ciro Scamardella - Metamorfosi e Giuseppe Lo Iudice - Retrobottega; Per il sud: Benedetta Isabella Potì - Bros. Parallelamente si svolgerà la premiazione di più di 1000 ristoranti della Guida Touring “Alberghi e Ristoranti d’Italia 2017”. Palco Pizza Chef: sabato 22 e lunedì 24 maestri pizzaioli metteranno al servizio del pubblico e degli operatori la loro arte in veri e propri momenti di formazione legati al mondo delle farine, del lievito, della pizza e delle materie prime. Questi alcuni dei partecipanti: Simone Padoan; Stefano Callegari; Salvatore Salvo; Renato Bosco. Domenica 23 si svolgerà invece la finale che eleggerà il Miglior Pizza Chef Emergente d’Italia 2016. A contendersi il premio per la gara Pizza Chef saranno: per il Nord-Est: Indrit Haraciu - O'Fiore Mio; per il Nord-Ovest: Matteo Moretti- Ristorante Pizzeria Lo Scalo; per il Centro, grazie all'ex-equo, Pier Daniele Seu - Gazometro 38 e Pierluigi Madeo - Pizza Man; Per il Sud, Ex-equo anche qui, Angelo Rumolo - Grotto Pizzeria Castello e Francesco Vitiello - Casa Vitiello. Il Mercato delle Officine: la vera e propria novità di quest’anno. Un autentico mercato cittadino dove le migliori botteghe di Roma venderanno e cucineranno le loro specialità. Potrete ogni giorno fare la spesa o gustare le varie eccellenze durante l’evento. Dalle macellerie, come I Tre Porcellini e Pork’n Roll, alle salumerie come Dol di Origine Laziale e La Formaggeria di Francesco Loreti. Il pane del forno di Panificio Bonci, la pasta fresca di Pasta Pica. Potrete provare le fritture della pescheria Sor Duilio e comprare le verdure di Foodie. Avete capito bene? In un unico luogo fare la spesa e gustare il meglio di quello che offrono le botteghe Romane! Cene: Nelle giornate di sabato 22 e domenica 23 si svolgeranno le cene stellate ad opera di chef di fama nazionale, due al giorno, per un numero di 30 posti disponibili per chef. Una possibilità unica di poter accorciare le distanze tra gli appassionati gourmet della capitale e gli chef di tutto il paese. E così finalmente a Roma, Riccardo Monco, dell’Enoteca Pinchiorri, Maurizio e Sandro Serva “La trota”. A fare da cornice a tutto questo saranno presenti oltre 100 aziende vinicole e agroalimentari con i lori prodotti in degustazione Qualche giorno fa ho partecipato alla piacevole serata inaugurale di “Centro”, bistrot all’italiana che ha aperto i battenti nella centralissima Via Cavour. Il locale richiama l’arredamento ormai molto in voga nelle nuove aperture, pur connotato da tocchi di originalità che lo rendono accogliente e piacevole. Così, tra mattonelle bianche e arredi stile anni ’30, ci siamo fatti coccolare dalle prime proposte del ristorante. Un ristorante/bistrot dicevamo, aperto praticamente dal mattino in poi, che propone formule diverse sia a colazione che a pranzo e cena. Ogni menù è caratterizzato da un’attenta scelta di ingredienti: dalle uova Parisi, alla pasta Verrigni, al Pastificio dei Campi fino al pecorino Brunelli. Una delle prime cose che si notano entrando sono i pacchi di pasta artigianali e le conserve con i quali vengono preparati alcuni piatti proposti in carta. Di Centro abbiamo apprezzato fin da subito il servizio attento, cortese e preparato, che ha fatto sì che la numerosa truppa accorsa all’inaugurazione fosse tutta a suo agio (noi compresi) e trascorresse una serata in grande relax. Così, dopo un primo cocktail di benvenuto, abbiamo salutato il patron e ispiratore della cucina: lo chef Arcangelo Dandini. Arcangelo ha dettato la linea del menù del ristorante e si è avvalso della collaborazione di alcuni giovani cuochi emergenti che hanno realizzato le sue ricette valorizzando la materia prima di qualità, capitanati dallo chef Biagio Minafra. Centro nasce dall’idea di quattro giovani soci – Manuel Hassan, Amos Halfon, Daniel Camerini e Giulio Glam – che da sempre coltivano una grande passione per il buon cibo. Punto di partenza del progetto e fattore imprescindibile è la qualità. Qualità delle materie prime, bravura e competenza di chi le lavora, attenzione per il servizio e cura per i dettagli: questi i requisiti per dare vita a un’esperienza importante e creare un feeling positivo con il cliente. La prima proposta è stata una buona pappa col pomodoro con baccalà. Proposta insolita: la pappa col pomodoro aveva la giusta consistenza e il baccalà ha dato una spinta di sapore che ha valorizzato il tutto. Il polpo arrostito era abbastanza buono (qualche appunto sulla cottura e la riuscita del piatto, ma torneremo per riprovare: sappiamo che la cucina è stata già messa a punto). Buono il Mezzo Pacchero Verrigni con baccalà, crema di patate e pomodorini confit: piatto corposo e importante con un bell’equilibrio. La cremosità della base accompagna dolcemente il palato. Tra le proposte gourmet di Centro c’è anche la carne: tra queste il carpaccio di Angus Beef e la spalla di maiale arrosto oppure la Guancia di manzo e i suoi succhi su purea di patate e germogli che ci ha colpito positivamente. La cottura era ottima e ha saputo esaltare tutto il sapore della carne. Non essenziali i germogli, ma questo è un giudizio del tutto personale. Per finire spazio al dolce proposto dal pastry chef Marco Nuzzo con il Profiterol al cacao con crema Chiboust alla fava Tonka e caramello mou, ma si può scegliere (a cena) anche la semisfera al pistacchio oppure il fondant al cioccolato. Le proposte sono interessanti, c’è ancora qualcosa da mettere a punto e da tarare, ma in definitiva il locale (aperto con la formula all day long che ormai contraddistingue quasi tutti i competitor e le nuove aperture) promette di essere una delle mete gradite per chi, ad esempio, non vuole mangiare alla Stazione Termini e ha un po’ di tempo a disposizione. Ottima la cantina, che propone alcune etichette particolari, senza esagerare con i prezzi e mantenendo un livello molto equilibrato per quanto riguarda il rapporto qualità prezzo.
Prezzi per tutte le tasche: considerando la posizione, le quantità di cibo presenti nelle porzioni dei piatti (punto a favore!), la qualità del cibo e del servizio, il giudizio è positivo. Da provare con comitive di amici per festeggiare compleanni, ma ottimo anche per appuntamenti e light lunch di lavoro. Via Cavour, 61 00184 – Roma (RM) Italy Tel: 06.48913935 www.centrorestaurant.it Nuovo appuntamento con la cucina di Salvatore Avallone, che nella sua rubrica in esclusiva per Giampa TV propone un grande classico campano, rivisitato per l'occasione. Questo dolce, insieme a tutti gli altri piatti in onda su Giampa TV, li potete trovare nel suo ristorante "Cetaria" a Baronissi.
Ingredienti per 10 capresi monoporzione -200g di mandorle pelate -150g di cioccolato fondente 70% -200g di burro -180g di zucchero semolato -4 uova -zucchero a velo qb Ingredienti per fondente al cioccolato bianco -200g di cioccolato bianco -150g di panna dolce -150ml di latte parzialmente scremato Procedimento caprese Tostare le mandarle in forno per una decina di minuti in forno a 100 gradi. Quando saranno dorate estrarle dal forno e lasciarle raffreddare prima di tritarle per ottenerne una granella molto grossolana. Tritate il cioccolato fondente e scioglierlo a bagnomaria e lasciatelo raffreddare. Separare i tuorli dagli albumi. In una ciotola lavorare il burro a temperatura ambiente con lo zucchero e successivamente aggiungere i quattro tuorli uno per volta. Montare il composto sino ad ottenere una crema liscia e spumosa. A questo punto unire il resto degli ingredienti: il cioccolato fondente fuso, le mandorle e l'albume precedentemente montato a neve. Una volta ottenuto un composto omogeneo versarlo negli stampini precedentemente imburrati ed infornarli a 180 gradi per circa 25/30 minuti . Una volta sfornate lasciarle raffreddare e successivamente guarnirle con lo zucchero a velo. Procedimento per fondente al cioccolato bianco Per preparare il fondente al cioccolato bianco, versare la panna in un pentolino e portarla ad ebollizione insieme al latte. Tritare finemente il cioccolato unirlo alla panna ed il latte, mescolare energicamente fino ad ottenere un composto liscio ed omogeno. Lasciare a temperatura ambiente qualche minuto, il tempo che il composto si intiepidisca e successivamente lasciarla riposare in frigo per almeno un'ora. Dopo di che il fondente al cioccolato bianco sarà pronto per guarnire le capresi. Profuma di grano, dal 1898 è la pasta d’Abruzzo ed alcuni formati sono trafilati in oro. È la pasta Verrigni, conosciuta e apprezzata da tanti chef e dai gourmet più appassionati. Ho avuto modo di conoscerla negli scorsi anni, ma ho avuto modo di approfondire la conoscenza la settimana scorsa nel corso del piacevole press tour (#Verrignimood) organizzato dalla “capitana” dell’Antico Pastificio Rosetano, Francesca Petrei Castelli. Non si è trattato solo di un press tour, ma di una approfondita esplorazione all’interno di un territorio forse poco conosciuto, ma decisamente ricco di prodotti di eccellenza. Nella “tre giorni” di #Verrignimood, insieme ai colleghi della stampa ed alcuni competenti foodblogger, ho avuto modo di conoscere tante curiosità sulla pasta, ma anche su altri prodotti. Francesca, infatti, è una di quelle donne imprenditrici vere; un esempio per l’Italia di come si può, partendo dall’artigianalità della sua pasta, apprezzata da chef autorevoli e competenti in tutto il mondo, fare sistema sul territorio, recuperando alcune produzioni “non solo pasta” che valorizzano le coltivazioni locali. Francesca e la sua pasta hanno fatto negli anni da volano per tutto il territorio, portando alla ribalta di manifestazioni alcune produzioni di nicchia che si stavano perdendo. Sono state recuperate le coltivazioni dei pomodori pera d’Abruzzo e del fagiolo tondino del Vado. Fare sistema in Italia non è sempre facile, anzi. A Francesca va riconosciuto il merito di essere un’instancabile punto di riferimento tra tutti i soggetti in campo nell’agroalimentare di qualità della zona. Bravissima. Tra le produzioni supportate dal sistema la birra (prodotta in collaborazione con Almond), l’olio extravergine, le conserve di pomodoro e vini di qualità. https://verrigni.com Ma andiamo per ordine e partiamo dal primo giorno. Abbiamo iniziato subito alla grande con uno “Spaghettoro”, trafilato in oro, preparato in una suggestiva location dallo chef Daniele D’Alberto del Ristorante BR1 con acqua e salsa di pomodoro, scampi, caprino e basilico. Il piatto, cucinato in diretta sotto i nostri occhi, ha rappresentato un susseguirsi di sapori forti e distinti, tutti amalgamati in maniera equilibrata con lo spaghetto a far da protagonista. Onore al merito al cuoco che ha saputo valorizzare la pasta con alcuni ingredienti del territorio e tecniche di cucina interessanti, come l’acqua di pomodoro e la salsa, preparata nel modo classico. Bravissimo lo chef: torneremo a trovarlo http://www.br1culturalspace.it/ Dopo questo antipasto, abbiamo preso parte alla cena di benvenuto con un menù tutto abruzzese tra cui antipasto di salumi locali (notevole il salame di fegato!) e alcuni formaggi locali, tra cui uno dei miei preferiti: il pecorino di Farindola. E ancora la pasta della pizza lievitata fritta, le olive ascolane fatte in casa (strepitosamente buone). Due grandi primi si sono contesi la scena, uno più buono dell’altro. Francesca ha preparato il classico timballo di crespelle, rigorosamente “home made” come vuole la tradizione. Un concentrato di sapori del territorio che ti mette in pace con mondo. Non poteva mancare lo spaghettone Verrigni: interpretato da Marco Ricci con le pallottine (Marco ha collaborato egregiamente all’organizzazione del tour). Le pallottine sono delle polpettine di carne piccolissime. Preparate rigorosamente a mano con pazienza e tenacia e cotte insieme al sugo di pomodoro, conferiscono sapore sostanzioso e un condimento ideale che sposa benissimo questo spaghetto. A seguire i classici arrosticini di pecora, cotti alla perfezione da un maestro locale specializzato nella cottura: le carni risultano succulente e saporite. Ottimi gli abbinamenti vini, forniti dalla cantina Torre dei Beati. http://www.torredeibeati.it/ Non è mancata la Birra Verrigni “Birrolo” http://verrigni.com/tag/birrolo/?v=cd32106bcb6d e un assaggio del profumo d’ambiente Verrigni (ma io me lo sono anche spruzzato addosso e personalmente lo trovo ottimo da “indossare”) prodotto da Profvmvm di Durante – Roma. Alla fine il digestivo: il liquore alla genziana fatto in casa con una ricetta segreta e dal sapore intenso ma diverso dal solito. Per finire la pizza dolce tipica locale, che ha concluso un pasto molto ricco ma di qualità. Nei prossimi giorni vi faremo scoprire le tappe successive del tour. Le sorprese non mancheranno: parleremo delle differenze con la pasta “industriale” e di alcune particolarità. Dietro alla pasta c’è davvero un mondo e sarà un piacere raccontarlo passo passo. Vi racconteremo del nostro incontro con la materia prima e con uno speciale imprinting olfattivo.
E’ stato un onore partecipare alla fondazione della nuova Associazione degli “Ambasciatori del Gusto”, mercoledì scorso a Roma nella prestigiosa cornice istituzionale della Sala Cavour del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali a Roma. L’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto è, di fatto, la prima associazione che riunisce l’eccellenza della ristorazione italiana in un’unica realtà aggregativa con l’obiettivo di far sistema, per valorizzare il patrimonio culturale agroalimentare ed enogastronomico nazionale, sia in Italia che all’estero.
Presieduta da Cristina Bowerman, con Carlo Petrini presidente onorario, l’associazione, senza scopi di lucro, rappresenta il mondo della ristorazione in ogni suo aspetto. Ne fanno parte cuochi, ristoratori, pizzaioli, sommelier, persone di sala, pasticceri e gelatieri: nomi di rilievo, ma soprattutto persone che, con il proprio impegno e la qualità del proprio lavoro, hanno reso eccellente la cucina italiana e il settore. Presenti anche tanti comunicatori del cibo che, come me, si occupano della cucina italiana e la comunicano in Italia e nel Mondo: da Enzo Vizzari a Luigi Cremona, fino a Luciano Pignataro. Ho trovato molto interessante il pensiero di Cristina Bowerman che ha posto l’accento sulla volontà dell’associazione di divulgare in Italia e nel mondo l’identità, la storia, la sensibilità del nostro Paese attraverso la passione e il lavoro degli associati. “La cucina italiana oggi è tradizione, eccellenza e indissolubile legame col territorio. Ma anche ricerca e innovazione: crescita guidata dal più articolato dei sensi, il gusto. Parlando di Ambasciatori del Gusto, oggi, pensiamo al lavoro di donne e uomini, che vivono non solo nelle cucine o nei ristoranti, ma viaggiano, apprendono e restituiscono l’esperienza vissuta attraverso l’interpretazione. La nostra missione parte dalla consapevolezza che raccontare e valorizzare il patrimonio dell’enogastronomia italiana significhi contribuire, in sinergia con le Istituzioni, anche allo sviluppo del Paese”. Nata il 20 giugno con 44 fondatori, l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto ad oggi annovera 90 associati (tra fondatori e benemeriti). Insomma, l’eccellenza della cucina italiana. L’iniziativa che è stata presentata oggi ufficialmente al Mipaaf e alla presenza del Ministro Maurizio Martina, della stampa e delle istituzioni, è il frutto di una riflessione di lungo corso che ha conosciuto i passaggi di svolta e di maturazione dei suoi obiettivi in momenti istituzionali incisivi come: il Primo Forum della Cucina Italia (2 marzo 2015), la presentazione, durante Expo Milano 2015, del “Food Act” (27 luglio 2015) – il documento programmatico che, per la prima volta in materia agroalimentare, presenta un piano di azione per la valorizzazione della cucina italiana mettendo a sistema istituzioni e professioni del settore – e successivamente, la firma del Protocollo di Intesa per la Valorizzazione all’Estero della Cucina Italiana di Alta Qualità (15 marzo 2016). Ed è proprio anche con il supporto delle istituzioni, e a sostegno delle stesse, che l’Associazione intende concretizzare in progetti i propri scopi. Obiettivi che vanno dalla promozione dei prodotti italiani e dei valori del Made in Italy, in Italia e all’estero, al mantenimento di un ruolo attivo nella promozione della cultura del cibo nelle scuole e nelle strutture sanitarie; alla creazione di occasioni di confronto e di scambio su temi sociali e importanti per il settore, coinvolgendo soggetti nazionali, europei e internazionali, per la costruzione di un messaggio coordinato, a sostegno della qualità e del benessere generale. Questo, senza dimenticare gli aspetti formativi delle nuove generazioni, cui rivolge i propri progetti per migliorare il percorso di studio e di lavoro, cercando un dialogo diretto con il Ministero dell’Istruzione. Numerose saranno le iniziative governative cui l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto prenderà parte, dando il proprio contributo e sostegno. La prima in ordine temporale: la prima settimana della cucina italiana di qualità nel mondo fissata dal Governo a fine novembre (21-27 novembre 2016). Il suggestivo borgo di Villa Santa Maria (Ch), incastonato ai piedi della Maiella, in Abruzzo, ha dato i natali a Francesco Caracciolo, Santo Patrono dei Cuochi italiani. Ed è proprio per celebrare la sua nascita, di cui quest’anno ricorre il 450° anniversario, che all’istituto alberghiero “Marchitelli” di Villa Santa Maria si sono dati appuntamento più di 500 cuochi provenienti da tutta Italia in occasione della “Festa Nazionale del Cuoco 2016”. Una festa organizzata dalla FIC-Federazione Italiana Cuochi, dall’Unione Cuochi Abruzzesi, in collaborazione con la Regione Abruzzo, il Comune di Villa Santa Maria e l’istituto alberghiero “Marchitelli”, che ha l’obiettivo di rimarcare l’importanza della formazione nella ristorazione e che quest’anno è fortemente orientata alla solidarietà. A testimoniarlo l’impegno profuso dalla FIC a poche ore dalle grandi emergenze, come il terremoto de L’Aquila del 2009 e quello di Amatrice il 24 agosto scorso.
La “Festa Nazionale del Cuoco 2016” si è aperta con una serie di show cooking e stasera culminerà con i percorsi gastronomici che ripercorrono le eccellenze gourmand delle regioni d’Italia, una sorta di grande charity dinner, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza alla missione in Congo, che stanno portando avanti i Padri Caracciolini. «La Festa Nazionale del Cuoco quest’anno assume una nuova veste - ha spiegato il presidente nazionale FIC Rocco Pozzulo - con l’intento di rilanciare un evento sicuramente importante per la categoria, occasione di riflessione e di incontro per tutta la famiglia dei cuochi italiani, ma anche di premiare il lavoro che l’Unione Cuochi Abruzzesi sta facendo sul territorio. La formazione è fondamentale per le sfide che vedono impegnata la nostra professione, sempre così apprezzata in tutto il mondo e momenti di convivialità, condivisione e confronto come questi sono davvero importanti per l’intera categoria». Ha invece sottolineato l’impegno etico ed umanitario della FIC Roberto Rosati, responsabile del Dipartimento Solidarietà ed Emergenze della Federazione Italiana Cuochi, che ha dichiarato: «Il cibo è anche convivialità, che non può mai prescindere dalla solidarietà. Lo dimostra il nostro impegno costante nella gestione delle grandi emergenze, come per quanto accaduto dopo il terremoto di Amatrice, in cui ci siamo partiti subito con 5 cucine e centinaia di chef che hanno preparato migliaia di pasti per cercare di alleviare le sofferenze dei terremotati, ponendo l’accento proprio sul momento di convivialità. Oggi siamo qui per celebrare il nostro Santo Patrono e non ci dimentichiamo dei più deboli, ecco perché abbiamo deciso di devolvere il ricavato delle degustazioni di questa sera ai Padri Caracciolini, per la loro missione in Congo». Fondamentale anche la formazione, motivo per cui la dirigente dell’istituto alberghiero “Marchitelli” Giovanna Ferrante ha sognato proprio in occasione della festa un protocollo d’intesa con il presidente regionale dell’Unione Cuochi Abruzzesi, Andrea Di Felice, per garantire il sostegno di tutta la categoria alle nuove generazioni che si avvicinano al mondo della ristorazione. «Il mondo della ristorazione è cambiato - conferma Di Felice - e gli studenti dell’alberghiero così come i giovani chef devono sempre ricordare che la ricerca è il motore della nostra professione, insieme alla valorizzazione delle tradizioni. In Abruzzo abbiamo varie tradizioni gastronomiche - quella marinara, collinare, montanara e della transumanza - e dobbiamo attingere da questo patrimonio». E i talenti emergenti, gli stellati di domani che in Abruzzo rispondono al gruppo giovani dell’Unione Cuochi Abruzzesi, sono pronti a raccogliere la sfida lanciata nel corso della Festa Nazionale. «È importante studiare sempre - afferma il presidente della delegazione dei Giovani Cuochi Abruzzesi Daniele D’Alberto - perché la scuola fornisce delle basi, ma poi è la continua ricerca, quel desiderio di curiosità, lo studio delle materie prime che fanno la differenza nella ristorazione». A conferma di quanto rimarcato dagli chef abruzzesi emergenti anche i piatti presentati dallo chef abruzzese tre stelle Michelin, Niko Romito, che ha ricordato: «La cucina italiana è un nostro vanto, ci contraddistingue nel mondo, ma deve puntare sui suoi must: materie prime, gusto, emozione e tradizione. Non dobbiamo imitare o rincorrere le mode del momento, perché le tendenze passano, ma la ricerca resta e premia sempre». «Si prevede che raggiungeranno Villa Santa Maria circa 500 professionisti provenienti da tutta Italia - ha detto l’assessore alle Politiche agricole, Dino Pepe - e sarà l’occasione per far riscoprire l’identità dell’Abruzzo e di Villa Santa Maria come patria dei cuochi e per valorizzare i prodotti agroalimentari regionali attraverso la grande cucina». Questa mattina all’istituto alberghiero “Marchitelli” si sono alternati in show cooking, oltre a Niko Romito e all’emergente Daniele D’Alberto, altri chef stellati abruzzesi: Marcello e Mattia Spadone (La Bandiera), Peppino e Arcangelo Tinari (Villa Maiella), accanto ai colleghi pugliesi tra cui Michele D’Agostino, presidente regionale dell’Unione Cuochi Pugliesi, e ai cuochi del Team Abruzzo Dal 15 al 17 ottobre, il Palazzo del Ghiaccio di Milano, ospiterà Milano Golosa, la manifestazione ideata da Davide Paolini, dedicata alle eccellenze regionali del paese.
“L’importanza della materia prima come un'idea di purezza da preservare”, questo il leitmotiv di questa quinta edizione dell’evento. Ed è proprio dalla qualità della materia prima che si sviluppano le idee e la ricerca continua di Renato Bosco, dalle quali nascono i prodotti che più si identificano in lui, dal Doppio Crunch di Pizza, la sua pizza croccante in teglia farcita, ai dolci lievitati, senza tralasciare altre specialità quali i biscotti e le confetture di Frutta e Verdura del Bosco (prodotte in collaborazione con la Cooperativa Sociale Multiforme). Tutti questi prodotti saranno presenti all’interno della manifestazione, in degustazione e vendita, presso lo stand 70 Saporé-Renato Bosco. “Bisogna avere il massimo rispetto per la materia. È lei il punto di partenza. È lei che detta l’opera, lei che la impone”. Sono perfette le parole di Mirò per descrivere la prossima edizione di Milano Golosa, dove il concetto di purezza in cucina sarà uno dei temi principali. La quinta edizione della manifestazione gastronomica creata da Davide Paolini è in programma dal 15 al 17 ottobre a Palazzo del Ghiaccio di Milano, con un ricco calendario di eventi, che sarà definito con esattezza nelle prossime settimane. Degustazioni, dibattiti e approfondimenti che avranno un occhio di riguardo verso la cucina vegetariana e vegana e alla scoperta della cucina selvatica. “Andremo oltre il piatto – spiega Davide Paolini – alla ricerca dell'origine di ciò che vi si trova dentro. Sempre più in cucina si ricerca l'integrità della materia prima, un'idea di purezza da preservare”. Tra gli ospiti presenti per confrontarsi sulla loro idea di purezza in cucina ci saranno Valeria Mosca, nota forager, anima del centro ricerche Wood-ing sui cibi selvatici e Claudio Corallo, italiano agricoltore a Principe- São Tome, considerato il produttore numero uno al mondo di cacao. 180 gli espositori artigiani presenti per proporre un tour enogastronomico della penisola alla ricerca di materie prime di qualità. Tra panettieri, casari, pasticceri il pubblico sarà invitato a “il nuovo che avanza ” con prodotti della cucina, lezioni, laboratori e degustazioni. Milano Golosa arriva dopo la prima edizione di Gourmandia, altro evento ideato da Davide Paolini a Treviso di cui è già in programma la seconda edizione dal 6 all'8 maggio 2017. L’evento sarà aperto al pubblico sabato 15 ottobre (dalle 14.30 alle 22), domenica 16 ottobre (dalle 10 alle 20) e lunedì 17 ottobre (dalle 10 alle 17.30). Il biglietto d’ingresso, come nelle passate edizioni sarà di 10 euro a persona, 5 euro per i bambini dai 6 ai 12, bambini minori di 6 anni gratuito. Il programma sarà presto disponibile sul sito della manifestazione (www.milanogolosa.it). In attesa di scoprire le novità del Merano Wine Festival (Giampa tv seguirà in diretta da Merano dal 4 all'8 novembre in esclusiva), c'è una golosa anticipazione che riguarda Roma. Oggi alle 12 a Roma (EatalY) verrà presentata l'edizione romana di questa importante manifestazione.
Approda infatti nella Capitale il Merano Wine Festival 2016. Appuntamento imperdibile per gli appassionati del vino di qualità! Giunto alla sua venticinquesima edizione il Merano Wine Festival si svolgerà all’Acquario Romano il 27 e il 28 novembre. In questa splendida cornice si potranno incontrare e conoscere oltre 500 aziende vinicole selezionate tra nazionali ed internazionali e oltre 100 aziende italiane di alta gastronomia, ma non solo; infatti, cuore della manifestazione dedicata ai “wine lovers”, è il Merano Award Selection, un premio destinato ai migliori vini a cui verrà attribuito un punteggio minimo di 88/100 quale marchio di alta qualità certificata in modo indipendente. Tutte le aziende che hanno ottenuto il bollino:
Sarà proprio il pubblico di Roma, il 27 e il 28 novembre, a degustare non soltanto i vini migliori ma anche i piatti di chef stellati da tutta Italia. Il programma del Merano Wine Festival si arricchisce di anno in anno di eventi collaterali:
Sarà proprio Köcher a presentare i dettagli dell’appuntamento dedicato agli appassionati di vino d’eccellenza. L’appuntamento per la stampa sarà l’occasione per conoscere tutti i dettagli della più importante manifestazione in Italia che offre al pubblico solo produttori vitivinicoli selezionati sulla base dell’alto livello dei loro prodotti. Inoltre a concludere la conferenza è previsto un cocktail che sarà offerto dai partner del Merano Awards Selection: il forno artigianale Pane e Tempesta che servirà una selezione di pani speciali in abbinamento ad ingredienti scelti tra le eccellenze Italiane e il ristorante di sushi esotico Mahalo-South Pacific Fine Food, che proporrà delle Cups di Pokè, tradizionale piatto di pesce crudo delle isole Hawaii e alcuni tipi di Sushi. Non mancherà una verticale di tre annate di vini di Castelfeder:
Le Strade della Mozzarella è una manifestazione, e al tempo stesso un progetto culturale, destinato a promuovere uno dei fiori all’occhiello della nostra gastronomia, conosciuto e invidiato da tutto il mondo. Le otto precedenti edizioni si sono svolte principalmente in Campania, in questa occasione gli organizzatori hanno pensato di farla approdare nella capitale.
Il 10 e 11 ottobre il Baglioni Hotel Regina di Via Veneto-Roma, ospiterà dodici grandi chef che si cimenteranno sul tema: la cucina di materia in cui l’ingrediente è il solo a dare spettacolo. Inutile dire quale sia l’ingrediente principe che questa volta incontrerà la Pasta di Gragnano, l’olio extra vergine, i pomodori campani e la pizza, anche nella più classica delle versioni del suo luogo di origine, vale a dire fritta. Salvatore Tassa (Colline Ciociare), Valeria Piccini (Da Caino), Cristina Bowerman (Glass), Marcello e Mattia Spadone (La Bandiera), Pasquale e Gaetano Torrente (Al Convento), sono solo alcuni dei nomi che si cimenteranno con il tema del convegno, moderati da nomi noti dello schermo e della carta stampata. Sarà anche l’occasione per seguire una lectio magistralis dedicata alla Mozzarella e naturalmente per conoscere e degustare i prodotti delle aziende che sostengono il progetto. L’evento è dedicato agli addetti ai lavori e sarà possibile richiedere l’accredito a accrediti@lestradedellamozzarella.it L'era dello sharing chocolate è alle porte. Dal 14 al 23 ottobre a Perugia, Eurochocolate è pronta a condividere tutto il piacere del cioccolato. Condividere, ma #ConChi?
Con tutti i golosi che, da 23 edizioni, invadono la città umbra per gustare il Cibo degli Dèi e per partecipare alle iniziative promosse in occasione del più grande Festival internazionale dedicato al cioccolato. #ConChi? è il claim scelto per l'edizione 2016 e si accompagna al visual che ritrae una mano femminile che impugna un bastone da selfie. Al posto del cellulare, una tavoletta di cioccolato. L'invito, ovviamente, è a partecipare ad Eurochocolate con la propria compagnia preferita, immortalare in uno scatto cioccolatoso i momenti più coinvolgenti e, attraverso i social network, appunto condividerli con amici e followers. «La condivisione - afferma Eugenio Guarducci, Presidente di Eurochocolate - rende più intensa qualsiasi esperienza, anche quella di mangiare cioccolato. Fare un viaggio a Perugia nei giorni di Eurochocolate, significa condividere l’emozione di essere parte della grande community che unisce tutti gli amanti del Cibo degli Dèi». Tanti e spettacolari gli eventi a tema che andranno ad arricchire il calendario della kermesse: sopra tutte l’inedita istallazione in piazza IV Novembre di un maxi selfie stick lungo 7 metri, che accoglierà una tavoletta realizzata con 6.000 kg di cioccolato e che potrà essere utilizzato dal pubblico per scattare originali selfie che saranno visibili e condivisibili.Immancabile, anche in questa edizione, l'appuntamento con le sculture di cioccolato by Perugina. Nel centro storico di Perugia, domenica 16 ottobre, sarà possibile assistere alla suggestiva trasformazione di 4 blocchi di cioccolato da 11 quintali in vere e proprie opere d'arte. Patrocinata da Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Perugia e Camera di Commercio di Perugia, l'edizione 2016 del Festival internazionale del Cioccolato vede confermati anche gli altri principali sponsor del settore cioccolatiero. A partire dalla Lindt Difference: che è speciale lo sai, adesso scopri perché! I curiosi potranno scoprire cosa rende il cioccolato Lindt così straordinario. Un viaggio affascinante con i Maîtres Chocolatiers che inizia con la selezione delle migliori materie prime e degli ingredienti più ricchi, per raggiungere il suo apice nella creazione di momenti di assoluto piacere per ogni palato. Per festeggiare i 70 anni dalla sua fondazione, la storica azienda cioccolatiera italiana Icam sarà presente ad Eurochocolate attraverso un grande concorso promosso da Icam Linea Professionale, brand dedicato ai professionisti del settore, oltre agli spazi dedicati al cioccolato Vanini, brand premium dell’Azienda. Nel corso del 2016 tantissimi pasticceri, cioccolatieri e professionisti del settore hanno dovuto superare rigide selezioni per realizzare una stupenda torta celebrativa. A Eurochocolate i 5 finalisti saranno valutati e premiati da un giudice d’eccezione: Ernst Knam, testimonial di Linea Professionale e re del cioccolato! Musica, giochi, allegria e una golosa tazza di cioccolata calda sono gli ingredienti di cameo Ciobar che darà a tutti il benvenuto nella #GenerazioneC… C come connessione, come condivisione e ovviamente come Ciobar. Per te, per me PERNIGOTTI il pubblico di Eurochocolate vivrà momenti di piacere memorabili, grazie a divertenti slot machines che delizieranno i palati con molteplici esperienze di gusto grazie alla qualità, naturalità e varietà della sua ricca gamma: praline, tavolette, snack e le golosissime creme spalmabili, tutte declinate nelle versioni gianduia classico e fondente. Una nuova immagine caratterizzerà la gigante struttura a forma di Gianduiotto Caffarel che torna in piazza IV Novembre per coinvolgere tutti i visitatori in simpatiche iniziative al sapor di Gianduia. Con Eraclea sarà possibile addentrarsi nel mondo della cioccolata all’italiana. Dagli aromi più tradizionali, agli accostamenti più innovativi e gourmet, passando anche per la novità 2016: il Tea Whittington, rigorosamente al gusto cacao. Grande ritorno a Eurochocolate per Majani, che il cioccolato lo produce dal 1796 e festeggerà i suoi 220 anni di storia golosa, intrattenendo il pubblico con iniziative gustose e divertenti, volte a scoprire i suoi prodotti realizzati con le migliori materie prime, seguendo le antiche ricette e i tradizionali metodi di lavorazione. Nespresso, azienda leader nel settore del caffè porzionato di prima qualità, sarà presente a Eurochocolate, per tutti gli amanti del caffè la possibilità di scoprire e degustare la propria miscela ideale. Nespresso sarà ad Eurochocolate per la seconda edizione consecutiva poiché rappresenta un’occasione perfetta per esaltare il connubio tra caffè e cioccolato, da sempre considerato uno degli abbinamenti classici, ma allo stesso tempo attuali, della cucina italiana. Lo yogurt colato FAGE Total arriva a Eurochocolate 2016 con tutta la sua cremosa bontà. Il divertente gioco La Coppia Perfetta e i tanti laboratori in programma faranno scoprire i migliori abbinamenti dolci e salati con il n.1 dello yogurt in Grecia. E di condividere la propria ricetta a base di Pavesini al cacao chiede il contest Diventa Choco Blogger #conPavesiniCACAO che, durante Eurochocolate, vedrà premiati i vincitori per le categorie foodblogger e aspiranti foodblogger, le cui ricette, fotografate e condivise, saranno votate da una giuria d’eccezione. Inoltre, il pubblico potrà scattare divertenti selfie accanto all’originale sidecar e gustare gratuitamente i nuovi Pavesini al Cacao per scoprire che… per sentirsi leggeri, niente è come Pavesini.E sempre in tema di condivisione, Eurochocolate annuncia la partnership con Manfrotto. Azienda leader nella produzione di supporti professionali nel mondo della fotografia, e non solo, terrà un workshop aperto al pubblico per scattare foto perfette di piatti golosi, sotto la guida esperta di Giovanni Malgarini, food photographer di fama internazionale.Invece Mr Ricola, la simpatica mascotte di Ricola, sarà per le vie del centro storico di Perugia per scattare un selfie insieme ai curiosi visitatori e per far scoprire tutti i gusti della celebre caramella svizzera, resa unica dall'ingrediente speciale, la Chrüterchraft, la miscela magica a base di 13 erbe officinali. Non solo. Eurochocolate 2016 sarà anche l'occasione giusta per affacciarsi al mondo della sharing economy, l'economia collaborativa basata sulla condivisione di beni e servizi: dal carsharing (l'impiego di automobili in condivisione e a tempo) al couchsurfing (che permette di essere ospitati in abitazioni di terzi). Nuove tendenze nelle quali l’evento si inserirà con un suo protagonismo. Sarà all’insegna dello sharing anche la golosa linea firmata Costruttori di Dolcezze by Eurochocolate, che avrà proprio nel Chocoselfie, con tanto di tavoletta di cioccolato, il suo prodotto di punta, insieme ai nuovissimi Tutti puzzle per il cioccolato e Choco Week, prodotto ideato dai designer Ayse Celebi Yilmaz e Cem Yilmaz, vincitori del ChocoMates Contest, organizzato in collaborazione con Matteo Ragni Design e promosso in occasione di Expo Milano 2015. L’attualissima attitudine alla condivisione detterà anche il tema degli imperdibili Choco Gadget: golose e originali cuffie, custodie per smartphone e tablet, immancabili chiavette usb e tanti altri prodotti della linea iChoc dedicati allo sharing. La linea merchandising si amplia poi con ChocoPet, prodotti destinati agli amici a quattro zampe, Fashion Choc con numerose proposte di abbigliamento e accessori per essere glamour con dolcezza, Masterchoc con tanti utensili per preparare sfiziosi dolci. Un'incredibile novità è rappresentata inoltre dal temporary store presente in piazza IV Novembre dove sarà possibile personalizzare in tempo reale felpe e t-shirt. Vero e proprio paradiso dei golosi, torna l’atteso Chocolate Show! Ancora una volta il centro storico di Perugia ospiterà il più grande e assortito emporio del cioccolato, con oltre 6.000 referenze di prodotti, presentati da più di cento firme del dolciario, artigianale e industriale, italiano e internazionale. Tra le diverse proposte, si confermano anche quest’anno gli spazi dedicati al Gluten Free e Vegan Chocolate, con un’ampia scelta di prodotti biologici e senza glutine; immancabile anche il cioccolato fair trade nell’area Equochocolate, dove i visitatori troveranno un ricco assortimento proveniente dal mercato equo e solidale. Nella suggestiva sala Cannoniera della Rocca Paolina sarà, inoltre, possibile visitare la Boutique del cioccolato e l’area Internazionale, una raffinata selezione per palati più esigenti con firme provenienti da Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Polonia, Regno Unito, Spagna e Svizzera. Per chi è alla ricerca di un break dal cioccolato, torna Ciock’é bello Ciock’é buono, l’iniziativa della Camera di Commercio di Perugia che valorizza i prodotti enogastronomici e artigianali della provincia. Chi, invece, è desideroso di dolci coccole al sapor di cioccolato, durante Eurochocolate potrà prenotare il suo trattamento di benessere all’immancabile Choco Farm ufficiale dell’evento, il centro estetico Il Primosole, nel centro storico della città. Tra le new entry della kermesse, Ferrarelle, l’acqua ufficiale di Eurochocolate, che sarà presente con degli incontri dedicati e con un ricco calendario di appuntamenti ludico/didattici rivolti ai bambini. Parmalat sarà il fornitore ufficiale di latte e panna da montare della manifestazione e allieterà il pubblico con divertenti attività di animazione, oltre che con appuntamenti di degustazione firmati panna Chef e appuntamenti didattici rivolti ai bambini, dedicati alle proprietà nutritive del latte. Grande ritorno per la ChocoCard, l’esclusiva carta servizi di Eurochocolate che dà diritto a golosi omaggi, tra i quali l’ambito selfie stick con la sua tavoletta di cioccolato da 100 grammi, oltre a numerosi sconti e agevolazioni sia sull'acquisto di prodotti tra gli stand del Chocolate Show sia presso alberghi, ristoranti, bar, musei e altre strutture convenzionate. I possessori avranno inoltre l’opportunità di partecipare al grande Concorso ChocoCard 2016 e vincere così uno dei fantastici premi in palio. Come di consueto, la kermesse perugina sarà preceduta dal ChocoDay, la giornata dedicata al cacao sostenibile e al consumo responsabile del buon cioccolato, promossa nel 2005 da Eurochocolate e da sempre celebrata il 12 ottobre, data della scoperta dell'America e del conseguente arrivo in Europa del Cibo degli Dèi. Tutti sono invitati a festeggiare il ChocoDay, sottoscrivendo il relativo Manifesto all'indirizzo www.chocoday.com e organizzando incontri, degustazioni, workshop e tante altre attività e iniziative a tema. Aprirà ancora una volta una finestra sul mondo, il consolidato appuntamento con Eurochocolate World, la speciale sezione dedicata ai Paesi produttori di cacao, patrocinata da ICCO, International Cocoa Organization e da Fairtrade Italia. Un'importante occasione per scoprire cultura e tradizioni delle nazioni coinvolte, attraverso convegni, degustazioni e attività ludico didattiche riservate ai più piccoli. Appuntamento centrale sarà il Summit Internazionale In the HeartH of Chocolate, nato per favorire il confronto fra i produttori di cacao e cioccolato di tutto il mondo, che quest'anno vedrà la partecipazione di Brasile, Ecuador, Gabon, Haiti, Repubblica Dominicana, Perù, São Tomé e Príncipe. Quest'anno l'incontro, moderato dalla ICCO, affronterà il tema Building Bridges between Chocolate Consumers and Cocoa Producers, una riflessione sulla qualità, sostenibilità e valorizzazione dell'origine del cacao. Tra le best practice aziendali quella di Claudio Corallo, noto per la passione e la coerenza con le quali persegue il claim la qualità del nostro cioccolato comincia col lavoro in piantagione. Giunto alla terza edizione, torna anche quest’anno l’appuntamento con i Chocoday Ambassador: la rete internazionale di esperti di settore e opinion leader pronti a veicolare i principi cardine del Manifesto Chocoday. Nel corso del Summit gli Ambasciatori, individuati tra i più rappresentativi ospiti internazionali di Eurochocolate 2016, verranno ufficialmente insigniti del riconoscimento. Tanti e golosi gli appuntamenti internazionali con le degustazioni: da La Sostenibile dolcezza dell’Ecuador, ai Choco Luch e Choco Aperitivo by Haïti, passando per il viaggio In Sud America con Fairtrade e L’Africa di Claudio Corallo. Le proprietà benefiche del cacao saranno al centro del convegno Cacao, Polifenoli e Salute organizzato dall’Associazione C4H - Cocoa for Health presiduta dal Prof. Gian Carlo Di Renzo, in programma Sabato 15 Ottobre alle ore 9.30 al Centro Congressi Hotel Giò. Tra i patrocini del Convegno quelli di Università degli Studi di Perugia, Università degli Studi di Camerino, ISCHOM – International Society of Chocolate, Cocoa in Medecine, The Chocolate Way e Accademia Maestri Cioccolatieri Italiani. A Eurochocolate 2016 si rinnova anche l'appuntamento con Cioccolata con l'Autore, tradizionale rassegna letteraria con scrittori italiani e stranieri che racconteranno dal vivo i loro lavori letterari, serviti insieme ad aneddoti, curiosità e raffinate degustazioni di cioccolata calda in tazza Eraclea. Tra i protagonisti d’eccezione: Raul Cremona, comico e attore italiano che presenterà il suo nuovo libro Il grande Zirmani, Irene Vella, scrittrice e giornalista per X-Style e Canale 5, che presenterà il suo Sarai Regina e Vincerai, e Vito Cioce, voce di Plotmachine su Radio1, che illustrerà al pubblico l’esilarante Diamoci un toner. Eurochocolate 2016, e come potrebbe non farlo, pensa anche ai più piccoli con attività didattiche mirate che si svolgeranno all'interno della Rocca Paolina. In programma incontri sul mondo del cacao e del cioccolato dedicato ai più piccoli per imparare e gustare golosi assaggi. Tra questi, A lezione di cioccolato #conIcam, grazie al quale i bambini assaporano e imparano a conoscere i segreti del buon cioccolato, Equoscuola, percorso guidato dedicato al tema della produzione di cioccolato equo e solidale, partendo dalla storia del prodotto fino ai suoi valori nutrizionali, I Pasticcioni, laboratorio didattico e manipolativo che mette alla prova i piccoli nella preparazione di biscotti al cioccolato, Choco Cake Design dedicato ai cake designer in erba. E tutti i giorni il pubblico potrà partecipare gratuitamente a Degustazioni e Laboratori, curati da Conpait-Confederazione Pasticceri Italiani, e dedicati al meraviglioso mondo del cioccolato, per apprendere tutti i segreti del cibo degli Dei e dei suoi inaspettati e gustosi abbinamenti. Intanto, aspettando Eurochocolate 2016, i golosi più impazienti possono averne un'anticipazione grazie alla Choco Fan Room, la prima camera social al mondo, completa di choco selfie stick e con le foto dei propri ospiti immortalati in momenti cioccolatosi. Una delle ultime esilaranti novità proposte da Etruscan Chocohotel, insieme alla Choc Your Room: la stanza personalizzabile con le proprie foto, per chi ama l'esclusiva e vuole regalare o regalarsi un soggiorno speciale! Eurochocolate 2016 celebra l'era dello sharing chocolate! E voi? #ConChi parteciperete? Continuate a seguirci e a condividere la vostra passione per il Cibo degli Dèi su: Facebook: Eurochocolate.official Twitter: @faceciok Instagram: @Eurochocolate Un week end importante il prossimo per Giampa TV. Saremo in diretta dall'Abruzzo per la tre giorni di #Verrignimood. Tre giorni per conoscere e vivere il mondo della pasta Verrigni.
Sono quelli che l’Antico Pastificio Rosetano Verrigni di Roseto degli Abruzzi (Teramo) ha dedicato ad amici e giornalisti scelti nei giorni 7-8-9 ottobre 2016 non a caso intitolato “VERRIGNIMOOD”. Una tre giorni intensa tra pasta, chef, produttori di prodotti del territorio e ospiti speciali. Solo chi conosce la qualità della pasta Verrigni e la sua storia può comprendere il suo “MOOD”, la sua essenza capace di trasmettere uno stato d’animo che è piacere ma anche benessere. Da sempre la filosofia del Pastificio Verrigni sposa la qualità allo stato puro: qualità dei grani , qualità dell’acqua, qualità della lavorazione artigianale e da ultimo, ma non meno importante, qualità nella confezione dei suoi prodotti. Un “MOOD” che Verrigni ha trasmesso anche ai suoi prodotti “NON SOLO PASTA” , come passata di pomodoro, pomodori pelati, (miglior conserva sul Gambero Rosso tra quelle artigianali) , fagioli Tondini del Tavo, Riso... Un “MOOD” che a partire dal 2017 promuoverà con più forza anche la linea di pasta biologica - nel quale ambito Verrigni è promotore e produttore dai lontani anni settanta - dopo aver varato con successo nel 2015 la linea “SINE GLUTEN”. Tre giorni in diretta esclusiva su Giampa TV in tutta la Germania (e sulla nostra pagina social in contemporanea streaming) per conoscere anche i nuovi formati quadrati di pasta e per apprezzare ancora meglio l’inimitabile linea dei trafilati in ORO, vera esclusiva del pastificio abruzzese. Tre giorni per vivere anche un po’ d’Abruzzo in compagnia di Verrigni! Seguiteci, le sorprese non mancheranno! Facebook: Verrigni pasta trafilata in oro Twitter: @verrignimood Instagram: verrignimood #VERRIGNIMOOD #PASTAVERRIGNI Lui è molto più di uno chef emergente. E' una promessa mantenuta dell'alta cucina e il suo ristorante (Cetaria, a Baronissi in provincia di Salerno) è un piccolo gioiello curato in ogni dettaglio. E' lo chef Salvatore Avallone: un ragazzo che ha saputo valorizzare gli ingredienti del territorio e le ricette della tradizione in un crescendo di creatività tuttora in evoluzione. Una sorpresa mangiare da lui la pasta con le cozze "come la faceva nonna": ne parleremo nei prossimi giorni. Nel frattempo Salvatore, coadiuvato dal suo staff (per prima il suo angelo custode, Federica Gatto), comincia da oggi a collaborare con Giampa TV. Questa è la sua prima ricetta in esclusiva per voi.
Calamaro scottato con mousse di gorgonzola e stracotto di cipolla di Tropea Ingredienti per 4 persone -4 calamari grandi -200 g di ricotta -100 g di gorgonzola piccante -10 cipolle rosse di Tropea -sale, pepe, olio evo, erbette aromatiche qb Procedimento Pulire i calamari facendo attenzione che non si rompano. Con l'aiuto di un mixer da cucina unire la ricotta al gorgonzola aggiungere un filo d'olio evo e montarla fino a farla diventare una crema uniforme. In una casseruola aggiungere l'olio evo, un rametto di rosmarino e le cipolle, lasciandole cucinare per almeno cinque o sei ore fino ad ottenere uno stracotto. Scottare il calamaro sulla griglia o in una padella antiaderente e successivamente riempirlo con la mousse di ricotta e gorgonzola precocemente ottenuta. In un piatto da portata aggiungere qualche cucchiaio di stracotto di cipolla e adagiare il calamaro. A guarnizione aggiungere un po' di cipolla fresca tagliata a julienne, il pepe, le erbette aromatiche ed infine l'olio evo. |
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Novembre 2020
Giampaolo TrombettiAutore tv da 25 anni, produttore, regista, ex-responsabile del canale tv ALICE in Italia e proprietario dell'emittente tv GIAMPA TV in Germania, Austria, Svizzera. Precedentemente autore per format Rai (Miss Italia, Linea Verde, Unomattina, Lineablu, RaiRadio3, Domenica in, Partita Doppia, Numero Uno, Sanremo, In famiglia, Partita del Cuore etc...), oltre a Mediaset (Buona Domenica, Stelle del Mediterraneo) ed Endemol (socio fondatore della Prova del Cuoco, Affari di Cuore, Al posto tuo, Un pugno e una carezza), ho partecipato al lancio de La/. A livello internazionale ho diretto Alice Deutschland, attualmente collaboraboro con ProSieben Sat1 e Bayerischer Rundfunk. Ho lavorato per France TV, Euronews e il canale tv Arte. Collaboro con il Parc de la Villette e L'Ente del Turismo Francese. Documentarista per Biennale di Venezia e appassionato di arte contemporanea. Categorie |