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Svizzera: upgrade your winter! Un inverno speciale

30/11/2017

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La Svizzera è sinonimo di vacanze invernali in tutte le declinazioni: sport su neve, hotel con magnifiche Spa, accoglienti rifugi dove gustare specialità locali, piccoli villaggi alpini, maestose cime da raggiungere comodamente con gli impianti di risalita, aria pulita e natura intatta.

Link utili
www.svizzera.it/inverno
www.svizzera.it/myswissexperience www.svizzera.it/upgrade-your-ski-day
www.svizzera.it/skiexperience
www.svizzeramobile.ch/inverno (online dal’1 dicembre 2017)  
N. verde 00800 100 200 30 (non eliminare “00” iniziale) 
www.svizzera.it, info@myswitzerland.com  
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L’altitudine media delle piste è maggiore rispetto alle altre destinazioni delle Alpi. Unica in Europa, la Svizzera vanta ben 29 comprensori al di sopra di 2'800 metri.
Ciò significa innevamento garantito già a inizio stagione e possibilità di sciare fino a tarda primavera. La conformazione territoriale, la visione di alcuni protagonisti della storia turistica e la costante ricerca della qualità hanno contribuito all’affermazione del mito della Svizzera come meta invernale.

Con lo slogan Upgrade your winter, Svizzera Turismo sottolinea i vantaggi di trascorrere un soggiorno in Svizzera approfittando di offerte innovative e di un’ampia gamma di proposte che accontentano gli amanti della montagna, sia quelli sportivi sia quelli più sedentari. Svizzera Turismo ha creato una piattaforma sul sito Svizzera.it con una selezione di più di 700 esperienze, suddivise per categoria, per facilitare la ricerca e la prenotazione: si va dalle discese in notturna alle piste di slittino, dagli skilift trainati dai cavalli alle migliori serate fondue.

La stagione 2017/18 vede l’introduzione di importanti novità che promettono un vero e proprio upgrade. In ben 30 comprensori – fra cui Aletsch Arena, AndermattSedrun, Adelboden-Lenk e Flims Laax Falera – lo skipass vale dalle ore 15 del giorno prima. Il vantaggio dell’iniziativa ribattezzata Upgrade your ski day è duplice: si evitano le code mattutine per acquistare lo skipass e, volendo, si scia già dopo aver fatto il check-in in hotel oppure si sale in quota per una merenda in uno dei rifugi panoramici. Per invogliare un nuovo pubblico di turisti a mettere gli sci ai piedi, Svizzera Turismo – in collaborazione con 24 destinazioni – promuove il pacchetto First Ski Experience che comprende lezione individuale o di gruppo, skipass e equipaggiamento dalla testa ai piedi: sci, scarponi, tuta da sci, caschetto e maschera. Il costo è a partire da 140 CHF (circa 135 euro) a persona e varia a seconda della destinazione e della durata della lezione.

Questo upgrade del classico noleggio attrezzatura si rivolge, in particolare, ai residenti in Svizzera di origine straniera – secondo una stima l’85% di questi non ha mai sciato – e agli ospiti internazionali, come i cinesi, che guardano con crescente interesse agli sport invernali. Dedicata sempre ai neofiti dello sci è l’offerta Sciare in tre giorni ideata dalla rete Swiss Ski Schools che promette risultati certi in tempi da record. Se l’allievo non è in grado di 2 fare una pista blu in tre giorni, il corso può essere ripetuto gratuitamente. Il 16 dicembre, inoltre, si possono testare gratuitamente i maestri in 80 destinazioni con un paio di discese per rendersi conto della qualità dei corsi (dettagli su swiss-skischool.ch).

Altra importante novità riguarda SvizzeraMobile, il portale che raccoglie e classifica itinerari per bici, mountain bike, a piedi, in canoa e skating.
Da inizio dicembre 2017, sarà online una sezione dedicata alle passeggiate invernali, alle escursioni con racchette da neve e allo sci di fondo.
Più di 3'000 km di tracciati con una segnaletica uniforme e una scheda informativa, completa di cartografia, per permettere di orientarsi e di scegliere il percorso più adatto alle proprie condizioni fisiche. Quel “più” che fa la differenza
• Più di 7'000 km di piste da discesa. La più lunga d’Europa si trova a Zermatt. • 5'500 km di piste da sci di fondo (200 km si trovano nelle colline del Giura).
• Più di 5'000 km di sentieri tracciati per escursioni di cui 7 sopra i 2'800 metri. Dalla cima del Chäserrugg, nel Toggenburgo, la vista è incredibile: si vedono 500 cime sparse in ben 6 Paesi.
• Più di 2'300 km di sentieri tracciati per escursioni con racchette da neve.
• 29 comprensori situati a un’altitudine di 2'800 metri (record in Europa).
• Più di 150 piste per slittino (620 km) fra cui la più lunga delle Alpi: Grindelwald-Faulhorn (15 km) • 20 piste per airbord e 25 per snowtubing con annessi punti di noleggio.
• Snow Park con tricks di ultima generazione. A Laax, nei Grigioni, c’è il più grande halfpipe del mondo con i suoi 6,9 m di altezza che soddisfano gli standard olimpici. Suggerimenti / Novità 75° anniversario dell’Inferno Race.

Nel 1928, a Mürren, alcuni temerari britannici diedero vita alla gara sciistica più pazza del mondo, battezzando subito la loro creatura con un nome azzeccato: Inferno. Dai 2'970 metri di quota del Kleine Schilthorn fino agli 800 metri di Lauterbrunnen, il tracciato di 14,9 km è tuttora considerato tremendamente impegnativo. Ha anche fatto da superba cornice nel film di James Bond “Al servizio 3 segreto di Sua Maestà” nel 1969. Dal 17 al 20 gennaio 2018 si terrà la 75a edizione della competizione per non professionisti più antica e longeva a cui partecipano ogni anno 1850 sciatori da tutto il mondo. In occasione dei festeggiamenti ci sarà anche una gara a squadre, la Sir Arnold Lunn Cup, lungo il tracciato della Inferno. www.inferno-muerren.ch Grindelwald: planare come un’aquila. Con il ‘First Glider’ si vola sulle pendici del First, la montagna di casa di Grindelwald.

Dal 25 novembre si può scendere lungo un cavo di 800 metri appesi a delle ali meccaniche sfiorando la velocità di 83 km. Un modo insolito per abbracciare con lo sguardo la vallata e le leggendarie cime che costellano la regione della Jungfrau. www.jungfrau.ch Magic Pass: 25 comprensori, 1 solo pass. Con il Magic Pass si accede in tutta libertà a 1,000 km di piste, a 14 snowpark e a oltre 100 ristoranti di montagna nei Cantoni di Berna, Friburgo, Neuchâtel, Vallese e Vaud. Il pass stagionale vale da novembre ad aprile e costa 1299 CHF per gli adulti. Chi acquista in anticipo può usufruire di tariffe promozionali molto convenienti. A settembre costava, per esempio, solo 349 CHF. www.magicpass.ch A Davos il primo Hard Rock Hotel. Lo “Spenglers” di Davos è stato riconvertito in un Hard Rock Hotel e apre i battenti il 1° dicembre 2017 con 111 camere completamente rinnovate. Fra le amenities playlist personali, lezioni video per suonare una delle 20 chitarre Fender che puoi richiedere in stanza e giradischi con un’ampia scelta di vinili. Nel corso del 2018 verrà, inoltre, arricchito con una Spa e uno spazio fitness. https://www.hardrockhotels.com/davos/ Lenzerheide: Revier Hotel, “social” e “senza fronzoli”. Il 27 dicembre apre a Lenzerheide, proprio vicino alla stazione a valle del Rothorn, un nuovo concept di hotel che punta a una clientela giovane, sportiva e con le idee chiare in fatto di cosa sia superfluo e cosa sia essenziale per viaggiare. La tariffa base include solo la camera e il wifi. Tutto il resto, compresi il servizio di pulizia giornaliero, si paga a parte. Non c’è reception e il check in viene fatto tramite email. Nel ristorante grandi tavolate per socializzare con gli altri ospiti e una proposta 4 semplice ma gustosa con prezzi abbordabili.

Di sera drink, musica e dj set. https://lenzerheide.meinrevier.com/ Aletsch Arena: skipass gratis ogni sabato per i giovani fino a 20 anni. Dall’8 dicembre 2017 al 14 aprile 2018 l’Aletsch Arena è davvero a misura di famiglia. Per i nati tra il 1998 e il 2011 c’è l’offerta Ski for Free: skipass, attrezzatura e una lezione di 1 ora – fino ad esaurimento disponibilità – gratuiti ogni sabato, per tutta la stagione. https://www.aletscharena.ch

Link utili www.svizzera.it/inverno www.svizzera.it/myswissexperience www.svizzera.it/upgrade-your-ski-day www.svizzera.it/skiexperience www.svizzeramobile.ch/inverno (online dal’1 dicembre 2017)  N. verde 00800 100 200 30 (non eliminare “00” iniziale), www.svizzera.it, info@myswitzerland.com  



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A Napoli dal 24 al 26 novembre il Villaggio contadino di Coldiretti

24/11/2017

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Il Villaggio contadino Coldiretti arriva per la prima volta nella patria della dieta mediterranea. Sarà inaugurato alle ore 9,30 di venerdì 24 novembre a Napoli sul lungomare Caracciolo, Rotonda Diaz, dove rimarrà per tutto il week end, in occasione dell’anniversario dello storico riconoscimento Unesco come Patrimonio culturale immateriale dell’umanità nel novembre 2010.
Con l’inizio dello shopping di Natale per la prima volta in Italia arriva il Black Friday della tavola con la possibilità di scoprire piatti da gourmet che allungano la vita con tutti i menu a 5 euro preparati dagli agrichef contadini.
Un ritorno alle radici del made in Italy, con i sapori antichi della tradizione, dalla pasta di grano Senatore Cappelli al riso Vialone nano, senza dimenticare l’innovazione con la carne 100% italiana servita nelle bracerie e la pizza autenticamente tricolore, dalla farina all’olio, dal pomodoro alla mozzarella ma anche lo street food green, dal gelato di latte d’asina alle seadas. Spazio anche alla spesa per i regali ed i cenoni di Natale con il più grande mercato a chilometri zero di Campagna Amica e alla solidarietà per salvare le specialità delle aree terremotate che saranno offerte dagli agricoltori colpiti dal sisma.
#STOCOICONTADINI è un’occasione unica per scoprire la Fattoria italiana, dalla mastodontica bufala alla rarissima mucca agerolese e alla storica podolica, dal cavallo napoletano all’asino di Martina Franca, famoso per essere la  più grande razza italiana del mansueto animale, dalla pecora laticauda dalle larghe orecchie alla gentile di Puglia nota per la produzione di lana autarchica, ma anche l’antico maiale nero casertano protagonista in molte sculture e affreschi di epoca romana e oche, anatre, conigli e galline che animano la campagna.
E infine spazio all’esperienza diretta della campagna, con l’agriasilo dove i bambini possono imparare a mungere gli animali, cavalcare asini e riconoscere l’olio, lezioni nell’area orti e giardini con il tutor. Ma c’è anche lo spazio dell’economia domestica e dell’agricosmetica con i frutti della terra e quello sportivo in collaborazione con il Coni ma anche i trattori storici e quelli dell’ultima generazione, gli antichi mestieri dei nonni e il villaggio delle idee con i giovani che discuteranno sul tema cibo e immigrazione in collaborazione con l’Università di Pollenzo e gli studenti dell’Istituto Alberghiero che animeranno l’intera area  in cui sono previste le presenze di esponenti Istituzionali, rappresentanti della società civile, studiosi, sportivi ed artisti.

Tutto il programma potete trovarlo qui ​http://villaggio.coldiretti.it/ 
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Dal 24 al 26 novembre Giampa tv in diretta da Sweet Bologna, il contest della pasticceria bolognese

21/11/2017

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La grande tradizione della pasticceria bolognese arriva in città dal 24 al 26 novembre 2017, per gareggiare e sfidarsi nell’ambito dell’iniziativa Sweet Bologna, un evento che unisce l’industria agroalimentare al saper fare artigiano, promuovendo Bologna.

L’obiettivo di Sweet Bologna è divenire un appuntamento annuale che valorizzi oltre modo Bologna come centro propulsore del food italiano.

Alla base della manifestazione, promossa da Confindustria Emilia Area Centro in collaborazione con Confartigianato Imprese Bologna Metropolitana e con il patrocinio del Comune di Bologna, vi è il connubio tra industria, artigianato e promozione territoriale.
L’evento richiamerà in via Rizzoli e in Piazza Re Enzo i più talentuosi pasticceri emiliani per una competizione che mira a far conoscere e valorizzare la tradizione dolciaria del territorio e il tessuto commerciale, culturale e turistico bolognese, dando vita ad un evento nazionale che attragga in città migliaia di visitatori amanti del dessert.
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I partecipanti si metteranno in gioco presentando due novità: la rivisitazione di un dolce tradizionale bolognese, la torta di riso, e un dessert inedito che sia rappresentativo della città e per il quale dovranno essere necessariamente utilizzati due ingredienti: Zefiro di canna e Zefiro a velo di canna di Eridania, storico marchio bolognese della dolcificazione, e il Pignoletto di Dalfiume Nobilvini, azienda vinicola di Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna.

Tre tipologie di premi. The Best in Show sarà sancito sabato 25 novembre, da una giuria professionale presieduta dal pluricampione del mondo Maestro Leonardo Di Carlo, che offrirà al miglior talento un corso di specializzazione in alta pasticceria del valore di 1.300 euro, mentre domenica 26 novembre sarà il turno dei Premi di Categoria per le prime 3 migliori Torte di Riso e i primi 3 migliori Dessert inediti sanciti dal voto popolare, che permetterà ai visitatori di sentirsi giudici per un giorno acquistando un carnet da 15 euro. Tutti e 6 vincono un Kenwood chef Professionale
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Domani, 21 novembre Anteprima mondiale Asti secco a Roma (Lanterna Fuksas)

20/11/2017

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Si può dire che “bollicina italiana” fa rima con successo. L’Italia ha infatti ulteriormente rafforzato la sua posizione di leadership mondiale per volumi esportati (3,35 milioni di ettolitri, contro il milione e 900mila della Francia), registrando oltreconfine un giro d’affari pari a 1,2 miliardi di euro. Nel grande movimento delle bollicine italiane entra ora un nuovo giocatore che veste però una casacca storica. Stiamo parlando dell’Asti in versione Secca, fratello dry dell’Asti Docg, la più famosa e consumata bollicina dolce al mondo. Quella di martedì 21 novembre è quindi un’occasione imperdibile per degustare in anteprima mondiale questo spumante secco unico nel suo genere, ottenuto da una delle uve più aromatiche e intriganti al mondo: il Moscato.
La bellissima Lanterna di Fuksas diventa quindi per un giorno una sorta di enclave piemontese a Roma: non solo bottiglie, ma anche la possibilità di abbinare le diverse versioni dell’Asti a una selezione di eccellenze piemontesi. A seguire, alcuni dati che riguardano tutto il comparto spumantistico italiano del quale, come detto, l’Asti Secco entra da oggi a far parte. 


Sul totale degli spumanti esportati in tutto il mondo (30% degli scambi commerciali mondiali di vini), più della metà proviene dal Belpaese (15,4%). A dirlo l’analisi dell’Osservatorio Economico dei Vini Effervescenti Italiani secondo cui, peraltro, le bollicine tricolori trainano la crescita oltreconfine dei vini italiani, coprendo circa 1 miliardo di euro dei 5,6 miliardi di export in valore nel 2016. Inoltre, il trend delle bollicine italiane nello scorso anno – sempre secondo i numeri dell’Osservatorio – è cresciuto per il 12esimo anno consecutivo: rispetto al 2015 si registra un +13% in volume e un +7,5% in fatturato.

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Il Parmigiano Reggiano è il formaggio Dop più premiato al mondo

19/11/2017

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Il Parmigiano Reggiano è il formaggio Dop più premiato al mondo: lo ha decretato la giuria del World Cheese Awards, l’Oscar dei Formaggi che si è tenuto a Londra, nel prestigioso Tobacco Dock e che ha coinvolto oltre 3 mila formaggi, provenienti da oltre 30 Paesi.
 
Quaranta caseifici produttori di Parmigiano Reggiano hanno fatto squadra e hanno partecipato insieme portando a casa un risultato da record.  La Nazionale del Parmigiano Reggiano si è meritata ben 38 medaglie: 3 Supergold (miglior formaggio del tavolo), 11 medaglie d’oro, 16 d’argento, 8 di bronzo.
 
"Abbiamo in Italia una Nazionale che vince ed è quella del Parmigiano Reggiano – ha commentato da Londra Guglielmo Garagnani, vicepresidente vicario del Consorzio Parmigiano Reggiano – partecipare e vincere, come fa il Parmigiano Reggiano, significa dare valore al sistema tutto in un mercato, come quello dei formaggi, che è in crescita. A tutti i caseifici vanno i nostri complimenti e la nostra gratitudine, perché hanno saputo affermare in gruppo i primati che appartengono al sistema del Parmigiano Reggiano. A Londra sono testimoni dei valori che legano il nostro prodotto al e ogni giorno impegnano migliaia di allevatori e centinaia di caseifici artigianali nella ricerca di sempre più elevati livelli qualitativi.
 
I tre Supergold, i riconoscimenti più prestigiosi, sono stati incassati dai caseifici San Pietro di Valestra (Reggio Emilia), 4 Madonne (Modena), La Traversetolese (Parma).
 
Dalla categoria oltre 30 mesi - l’unica con un’età così elevata per un formaggio – sono giunti il 50% dei riconoscimenti, mentre il restante bottino di medaglie è giunto dalle stagionature 24 e 18 mesi. E nella fase finalissima, dopo il lavoro dei 200 giudici provenienti da 15 paesi del mondo, tra i 3.001 formaggi in gara c’era anche il Parmigiano Reggiano della S. Pietro di Valestra che è stato selezionato per la finalissima, giungendo quinto assoluto.
 
I 40 caseifici presenti - con una selezione di 82 campioni nelle tre diverse stagionature – hanno conquistato 11 medaglie d’oro, 16 d’argento, 8 di bronzo. Dalla categoria oltre 30 mesi - l’unica con un’età così elevata per un formaggio – sono giunti il 50% dei riconoscimenti, mentre il restante bottino di medaglie è giunto dalle stagionature 24 e 18 mesi. E nella fase finalissima, dopo il lavoro dei 200 giudici provenienti da 15 paesi del mondo, tra i 3.001 formaggi in gara c’era anche il Parmigiano Reggiano della S. Pietro di Valestra che è stato selezionato per la finalissima, giungendo quinto assoluto.
 
“La giuria è stato molto severa – commenta Gabriele Arlotti, ideatore della Nazionale del Parmigiano Reggiano – eppure le latterie hanno fatto sistema. Da anni utilizzano il World Cheese Awards per dare ulteriore valore a un prodotto già di per sé eccezionale. In tre lustri di storia del gruppo salgono a 169 i riconoscimenti ottenuti”.
 
Di seguito il dettaglio delle medaglie vinte dalla Nazionale del Parmigiano Reggiano:
 
3 Super Gold a: S. Pietro di Valestra (Reggio Emilia), 4 Madonne (Modena) e La Traversetolese (Parma)
 
Reggio Emilia:
Antica Fattoria Caseificio Scalabrini, oro (oltre 30 mesi)
Azienda Agricola Grana d'Oro Vacche Rosse, argento (24 mesi)
Caseificio Milanello - Terre di Canossa, oro (24 mesi), argento (oltre 30 mesi)
Caseificio Sociale Castellazzo, tre bronzi (18, 24, oltre 30 mesi)
Caseificio sociale Minozzo, argento (18 mesi) e bronzo (24 mesi)
Fattoria Fiori di Fiori Pier Paolo, oro (oltre 30 mesi)
Latteria Sociale di Migliara, argento (oltre 30 mesi)
Latteria La Grande, argento (oltre 30 mesi)
Latteria Sociale Barchessone, oro (18 mesi), argento (oltre 30)
Latteria Sociale Roncadella, argento (18 mesi)
Latteria sociale San Giorgio, oro (oltre 30 mesi)
Latteria San Giovanni di Querciola, oro (oltre 30 mesi)
Latteria Sociale San Pietro – Valestra, oro (oltre 30 mesi) e supergold
 
Parma:
Caseificio aziendale Fratelli Boldini, bronzo (24 mesi)
Caseificio La Traversetolese, oro (oltre 30 mesi) e supergold
Caseificio Sociale di Urzano, oro (18 mesi)
Caseificio Sociale Palazzo, bronzo (oltre 30 mesi)
Società Agricola Giansanti, bronzo (24 mesi), argento (oltre 30)
Latteria Sociale Santo Stefano, due argenti (24 mesi e oltre 30 mesi)
 
Modena:
4 Madonne Caseificio dell'Emilia, oro (24 mesi) e supergold
Caseificio Dismano, argento (18 mesi)
Latteria di Campogalliano, argento (oltre 30 mesi)
Caseificio Razionale Novese, argento (24 mesi)
 
Mantova:
Latteria Agricola Venera Vecchia, bronzo (18 mesi), argento (24 mesi), argento (oltre 30 mesi)
Latteria sociale Gonfo, argento (24 mesi), oro (oltre 30 mesi)
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E’ il Palazzi IGT del 2015 della Tenuta di Trinoro il miglior vino del Merano WineFestival

13/11/2017

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Premiato ieri sera al Cinema Ariston il miglior vino del Merano WineFestival. E’ il toscano Palazzi IGT annata 2015 di Vini Franchetti Tenuta di Trinoro a vincere su tutti i 25 Platinum del The WineHunter Award - la guida online consultabile gratuitamente sul sito award.winehunter.it - contenente i prodotti selezionati dal “cacciatore dei vini” The Wine Hunter Helmuth Köcher e suddivisi nelle categorie Award ROSSO, GOLD e PLATINUM.
 
Il prestigioso riconoscimento, realizzato in collaborazione con le Donne del Vino e le contadine altoatesine, è stato assegnato dalla commissione Stehwein di Merano che ha scelto il migliore tra i 25 Platinum premiati ieri sera all’Hotel Terme Merano (leggi qui la lista). Andrea Franchetti ha ritirato il premio consegnato da Helmuth Köcher nell’ambito del Merano WineFestival film focus al termine della proiezione del documentario dedicato al NOMA, il ristorante di Copenhagen nominato per quattro anni il migliore del mondo; il precursore del “vino naturale” e dei cibi fermentati. Il primo che già nel 2010 li presentava sulla carta dei vini e nel menu.
 
www.meranowinefestival.com
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Open Day Dolci di Sicilia Domenica 12 novembre - ore 12/19 - Cantine Pellegrino Marsala

10/11/2017

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In occasione della Festa di San Martino, Domenica 12 novembre, le Cantine Pellegrino organizzano il più grande evento dedicato alle eccellenze della pasticceria siciliana. Una giornata intera, con orario no-stop dalle 12 alle 19, in cui l’arte dolciaria dei Maestri Pasticceri siciliani incontra i grandi vini da dessert dell’isola, nella cornice unica e suggestiva delle cantine storiche Pellegrino di Marsala.

Sono nove i Maestri Pasticceri, provenienti da tutta la Sicilia, chiamati a proporre le proprie specialità, ognuna abbinata a un vino dolce della Pellegrino in grado di esaltarne il gusto meglio di ogni altro, creando un connubio perfetto. La famosa Setteveli di Cappello di Palermo, così come il Cioccolato di Modica di Peluso, sono proposti in degustazione con il Marsala Rubino, mentre il Marsala Oro accompagna la Cassatella di Ceci di Antico La Preferita di Partinico. Il mariage ideale per le Minne di Vergine del Bar 900 di Alcamo è con lo Zibibbo Bio e quello della soffice Mousse di Costa di Palermo è con il Moscato naturale di Pantelleria. Il Passito naturale di Pantelleria esalta invece il Panettone artigianale di Bonfissuto di Canicattì e i Biscotti di San Martino di Albicocco di Palermo. Infine il Cannolo de La Casa del Cannolo di Piana degli Albanesi si accompagna al meglio con il Marsala Ambra e la Spagnoletta dell’Oasi Bar di Marsala con il Vergine Soleras.

D’altronde le Cantine Pellegrino dal 1880 sono leader nella produzione di vini da dessert quali moscati e passiti di Pantelleria, zibibbo e marsala, a fianco alla produzione di vini bianchi e rossi, e rappresentano così la cornice ideale per un evento dedicato all’arte della pasticceria siciliana.   
“In occasione dell’Open Day Dolci di Sicilia – afferma Maria Chiara Bellina, responsabile enoturismo e sesta generazione della famiglia Pellegrino - è possibile scoprire gli abbinamenti più sorprendenti tra i nostri vini dolci e le prelibatezze proposte dai più importanti Maestri Pasticceri siciliani. Un appuntamento imperdibile, che abbiamo voluto organizzare proprio alle porte del periodo natalizio, quando, più che in altri momenti dell’anno, tutte le famiglie si riuniscono e gustano insieme i dolci della tradizione”.

PROGRAMMA
Ricco e articolato il programma di Domenica 12 novembre. Si comincia con la visita guidata delle cantine storiche: un’esperienza multisensoriale unica, tra lunghi filari di botti in cui da sempre riposa il marsala. Il percorso si snoda attraverso diverse sale dove, a fianco di grandi botti e barriques, sono esposte preziose collezioni private della famiglia: gli antichi attrezzi utilizzati dai maestri bottai, una collezione unica di cinque carretti siciliani dell’800, l’archivio Ingham-Whitaker con i suoi volumi storici. Punto d’arrivo della visita una grande sala dove accanto ai calchi in gesso originali del relitto della Nave Punica del 241 a.C., è allestita la Bottega dei Pasticceri. Proprio qui, nel cuore delle cantine, i più grandi Maestri siciliani e le loro dolci creazioni sono proposte in abbinamento ai vini da dessert Pellegrino (ticket 5 euro: ore 12/19 visita cantine storiche + degustazione di un vino e di un dolce a scelta).

Alle ore 13 il Pranzo di San Martino: la Pellegrino celebra l’arrivo dell’autunno come vuole la tradizione, con un menu interamente dedicato ai prodotti tipici di stagione. Il pranzo si svolge presso le Torri Pellegrino, un contesto unico e suggestivo dove ammirare, tra una portata e l’altra, il panorama mozzafiato offerto dalla Laguna di Marsala e le isole Egadi sullo sfondo (ticket 35 euro su prenotazione).

Per i più appassionati di enogastronomia, spazio all’approfondimento con i due laboratori: alle ore 15 vini di Pantelleria e dolci, per scoprire tutti i segreti sugli abbinamenti tra i dolci siciliani e i vini zibibbo, moscato e passito prodotti sull’isola del vento (ticket 15 euro su prenotazione); alle ore 17, invece, il laboratorio marsala e dolci: le diverse tipologie del celebre vino, simbolo dell’enologia siciliana, sono abbinate ai dolci di ricotta e cioccolato dei Maestri Pasticceri presenti all’evento (ticket 15 euro su prenotazione).

Anche i più piccoli sono protagonisti al Pellegrino Open Day Dolci di Sicilia. Alle ore 12 e alle ore 16 i bambini dai 6 ai 10 anni possono divertirsi con la scuola di pasticceria a loro dedicata e realizzare colorati e gustosi dolcetti di pasta martorana, accompagnati dalle piacevoli letture della libreria per bambini L’Albero delle Storie di Marsala (ticket 10 euro su prenotazione).

Grande chiusura, alle ore 18, con il Cassata live show a cura dello chef Peppe Giuffrè: preparazione in diretta della regina indiscussa dei dolci siciliani, sua maestà la Cassata (incluso nel ticket d’ingresso).



Pellegrino Ouverture: Lungomare Battaglia delle Egadi 10, Marsala
Per info e prenotazioni: 0923.719970/80 |openday@carlopellegrino.it
Visita il sito www.openday.carlopellegrino.it
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Questo weekend a Milano: Italia Beer Festival

8/11/2017

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​Il weekend che va dal 10 al 12 novembre andrà in scena la quarta edizione dell'IBF- Italia Beer Festival, il primo festival sulle birre artigianali d’Italia (la prossima edizione sarà dal 23 al 25 marzo 2018) che si presenta per la Pub Edition, dedicata ai publican nello Spazio East Ends Studio 90 di Via Mecenate 88/a Milano.
 
Non saranno come al solito le birre artigianali dei birrifici  in degustazione ma sono proprio i gestori e i proprietari dei pub più famosi in Italia a presentare le birre, provenienti da tutto il mondo, che sono in degustazione nei loro locali.
 
L'idea è di Paolo Polli, già autore dell'Italia Beer Festival dal 2005, la prima manifestazione italiana dedicata alla birra artigianale, arrivata alla 14° edizione, nonché fondatore della prima Associazione Degustatori Birra e tra i primissimi promotori dell'eccellenza brassicola artigianale italiana con il programma BQ TV dedicato alla birra e ai pub su un canale Sky e la rivista BQ (Birra Artigianale di Qualità).
 
“Sono convinto che per un locale di birra artigianale di successo sia determinante non solo l'accurata selezione di birre artigianali di alto livello, ma anche la capacità dei gestori, i cosiddetti publican, nella presentazione e in quel savoir fair innato, che possa esprimere e raccontare al meglio le birre di qualità, il paragone con il sommelier del ristorante è lapalissiano” dichiara Polli. “Siamo stati i primi in Italia a dedicare una manifestazione ai publican di birra. Abbiamo fatto una selezione, in base alla nostra decennale esperienza, tra i più preparati gestori di birrerie artigianali d'Italia”.
 
Quest'anno i publican hanno selezionato le loro migliori referenze brassicole e le hanno portate in degustazione agli stand degli East Studios, sarà possibile degustare 10 cl e 25 cl rispettivamente per uno o due gettoni, corrispondenti a 1,5 e 3 euro acquistabili in loco.
 
I pub presenti:
 
Da Milano troviamo il Bq De Nott e il John Barleycorn, il Jumbo Beer House da Pavia, il Birramondo e il Birratrovo da Como, il Birritaly di Villasanta (MB), La Locanda del Monaco Felice a Suisio (BG), il Teatro delle Birre a Mantova, il TNT pub di Bibbiano (RE), il Sete Pub da Montevarchi (AR), il Galway Irish Pub di Grottammare (AP), l’Ottavonano di Atripalta (AV), Pub 27 di Pompei (NA), il Brew Art Castellana di Grotte (BA), Fratelli di Pinta di Martina Franca (BA) e il Mosaik di Catania.  In abbinamento alla birra artigianale uno street food selezionato: si potrà scegliere la cucina bergamasca di “Porcky”, Bq De Nott con la pizza gourmet a spicchi, PQ- pizza gourmet con il panino alla catanese e Lo Scarrozzino con il tipico fritto ascolano.
 
I laboratori gratuiti:

Numerosi i laboratori gratuiti aperti al pubblico dedicati al mondo dei microbirrifici artigianali: la novità dell’anno è quello di venerdì alle ore 20 dedicato alla birra in lattina con il Laboratorio del Teatro delle Birre e Mister B Brewery “Yes we can! La birra artigianale in lattina”; sabato alle ore 18 Paolo Polli, ideatore del festival, rillustra il processo e le motivazioni per cui l’industria sta iniziando a comprare i piccoli birrifici artigianali; alle ore 19 è previsto un seminario per degustare una prestigiosa verticale di Thomas Hardy’s Ale O’ Hanlon’s edition.
 
La musica live:
Venerdì la serata è all’insegna della musica jazz e bossa nova: dalle 22 i Groovositive con Deborah Falanga come voce, Massimo Greco al piano e alla chitarra, Massimiliano Laganà al basso e contrabbasso elettrico e Rino Dipace alla batteria.
 
Sabato sera è  rock: dalle 21 il gruppo Spleen prodotti da Omar Pedrini, direttamente dall’apertura del concerto all’Alcatraz del 26 ottobre.
 
Mentre dalle 23 la musica è jazz, blues e funky con Gigi Cifarelli, tra i più importanti artisti della musica jazz.
 
Costi e orari: Gli orari di apertura del festival saranno venerdì 10 novembre dalle 17 alle 2; sabato 11 novembre dalle 12 alle 2 e domenica 12 novembre dalle 12 a mezzanotte presso gli East End Studios 90 di via Mecenate 90 a Milano; il biglietto di ingresso sarà di 7 euro e 2 euro di cauzione per il bicchiere, chi porterà il suo e il porta bicchiere da collo delle manifestazioni precedenti lo potrà fare.
Luogo:
East End Studios 90 di via Mecenate 88/a Milano
 
Costo:
7 euro per l'ingresso e 1 euro di cauzione per il bicchiere.
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Il Merano Wine Festival approda LIVE su Giampa TV

7/11/2017

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Si attendono 10 mila persone al 26° Merano WineFestival (10-14 novembre 2017). Il festiva verrà raccontato da Giampa TV in diretta tutti i giorni da Merano, con collegamenti e speciali dalle 17 in poi all'interno di Giampa TV Live Studio e Heute Abed alle bei Giampa, fino alle 20.00.  Oggi il patron Helmuth Köcher ha presentato il programma della kermesse enogastronomica più attesa dell’anno nella splendida località meranese. La manifestazione ha generato l’anno scorso un indotto turistico di circa 8 milioni di euro tra Merano e provincia, come conferma il vice presidente dell’azienda di soggiorno Vincenzo Coco presente alla conferenza.
 
All’edizione del 2017 del Merano WineFestival partecipano oltre 450 case vitivinicole tra le migliori in Italia e nel mondo, quasi 200 artigiani del gusto e 15 cuochi di spicco. Questa edizione durerà un giorno in più; l’evento è di cinque giornate da venerdì 10 a martedì 14 novembre, ma già il 9 come giornata prologo ai Giardini di Castel Trauttmansdorff si terrà un convegno “Naturae&Purae” che annuncerà le nuove tendenze del vino. Esperti e interpreti del mondo del vino si confronteranno sui temi della sostenibilità, della naturalezza e della purezza, cercando di rispondere al quesito: “Quo Vadis? Food & Wine, the future is natural?”. Al convegno curato e ideato da Helmuth Köcher e Angelo Carrillo interverranno: Attilio Scienza (Cisgenetica), Luca D’Attoma (vini bio e biodinamici), Franz Josef Loacker (vini biodinamici), Werner Morandell (Piwi), Angiolino Maule (vini naturali). Sul tema delle fermentazioni alimentari interverrà l’esperto Carlo Nesler. Presente al convegno anche Giorgio Grai, un’altra figura di prestigio del mondo vino, esperto di viticoltura ed enologia, oltre che collaboratore di importanti riviste enogastronomiche.
 
Tra gli eventi più attesi di venerdì 10 novembre c’è Architecture&Wine alle ore 19,00 in piazza della Rena, una conferenza sull’Architettura sostenibile con la ditta Progress di Bressanone, in collaborazione con Fondazione Architettura Alto Adige e dove saranno presenti circa 150 architetti altoatesini, ma anche svizzeri, austriaci, tedeschi ecc. durante il quale saranno premiate tre cantine che hanno fatto della sostenibilità le loro fondamenta. Cooking Farm sarà il fulcro della Chef Arena; dal 10 al 14 novembre importanti chef di livello internazionale si confronteranno con le contadine altoatesine, depositarie della cultura culinaria locale. Immancabili le Masterclasses, degustazioni guidate di eccellenze enologiche nazionali e internazionali all’Hotel Terme Merano, il cui ricavato andrà in beneficenza. Infine, il 14 novembre, Catwalk Champagne, una “sfilata” nella Kursaal Merano di alcune fra le migliori Maisons de Champagne. Dall’11 al 13 novembre al Kurhaus si tiene Wine Italia con oltre 800 vini italiani protagonisti, un percorso fra le varie aree ed i differenti territori vinicoli da nord a sud. La sala Czerny (nome dell’architetto che progettò Kurhaus, nel 1874), ospiterà Wine International con oltre 250 vini dalla Spagna all’Argentina, dal Libano al Sud Africa, dall’Austria alla Crimea. In contemporanea, dal 10 al 14 novembre, lungo la “Passer Promenade”, la famosa passeggiata a fianco del fiume Passirio e amata dalla principessa Sissi, avrà luogo GourmetArena con l’accurata selezione di prodotti tipici nazionali ed internazionali. 

“Istria” focus con degustazione di vini e prodotti tipici di 30 aziende di questo territorio. Poi il Concorso emergenti di sala. 20 emergenti di sala terranno un esame teorico venerdì 10 novembre all’Hotel Terme Merano, un esame pratico durante la cena di gala della manifestazione e sabato pomeriggio al Teatro Puccini l’esame teorico con giuria apposita.

Film NOMA. Il Merano WineFestival film focus, sabato sera alle ore 20:00 al Cinema Ariston di Merano sarà proiettato un documentario dedicato al NOMA, il ristorante di Copenhagen nominato per quattro anni il migliore del mondo, il precursore del “vino naturale” e dei cibi fermentati. Il primo che già nel 2010 li presentava sulla carta dei vini e nel menu. Assieme ad Andrea Abolis (presidente del Film Festival Bolzano) sarà presentato il miglior vino del Merano WineFestival. Il migliore tra i migliori dei 25 premiati Paltinum selezionati dal “cacciatore dei vini” Helmuth Köcher, The Wine Hunter award.winehunter.it.

Alle ore 17 di sabato 11 all’Hotel Terme Merano Domenica Gullì, Soprintendenza Beni Culturali Agrigento, racconterà  dei reperti trovati a Sciacca (Agrigento) che dimostrerebbero che il la storia del vino in Italia risalirebbe già a 6.000 anni fa. 

Programma MWF2017:
www.meranowinefestival.com/merano-winefestival/programma/
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Flos Olei 2018: presentazione a Roma il 9 dicembre

3/11/2017

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Un vero e proprio viaggio intorno al mondo dell’extravergine di qualità: si presenta così Flos Olei 2018, la nona edizione della Guida unanimemente considerata la più importante pubblicazione di settore a livello globale. Una sorta di Atlante Olivicolo - in doppia lingua, italiano-inglese - che recensisce ben 500 aziende d’eccellenza provenienti dai 5 continenti, per un totale di 51 Paesi. La Colombia è la new entry di quest’anno che si aggiunge a una panoramica più che esaustiva che va dall’Europa alle Americhe, dal Nord Africa al Medio Oriente, spingendosi fino in India, Nepal, Cina, Giappone, Australia e Nuova Zelanda.
Sono in totale 935 gli oli degustati da un panel di esperti assaggiatori coordinati dai due curatori della Guida, Marco Oreggia, che è anche editore del volume, e Laura Marinelli. Si tratta di un testo unico e completo che, oltre alle schede aziendali con dati di produzione e abbinamenti gastronomici, comprende informazioni storiche e culturali dei differenti Paesi olivicoli, cultivar tipiche, cartografie e aree tutelate da denominazioni. Non mancano focus sulla tecnica di degustazione e sui prezzi dell’extravergine, oltre a consigli sulla sua corretta conservazione e un approfondimento sul valore economico del comparto.
“Si tratta di una Guida dal profilo moderno - sottolinea Laura Marinelli - che si propone come uno strumento efficace a uso non solo degli addetti ai lavori in ambito nazionale e internazionale, ma anche degli appassionati e di tutti i consumatori sensibili all’argomento del buon cibo. Credo, dopo tante edizioni, che Flos Olei sia ormai diventato un punto di riferimento per chiunque abbia voglia di approfondire un mondo, quello dell’extravergine, che merita un po’ più di attenzione”.
Come in ogni guida che si rispetti non può mancare l’attribuzione, a ogni produttore, di un punteggio: nel caso di Flos Olei questo non riguarda esclusivamente il singolo olio, ma tiene conto dell’intera realtà produttiva. Così come non può mancare una classifica, una sorta di attesissima lista degli Oscar dell’olio extravergine: la The Best 20. A primeggiare quest’anno, con ben 12 premi, è l’Italia, cominciando dal prestigioso titolo di Azienda dell’Anno attribuito all’Azienda Agricola Biologica Americo Quattrociocchi. Sempre in Italia ricadono i 3 riconoscimenti di Azienda Emergente, alla pugliese Crudo - Schiralli, di Azienda di Frontiera, alla lombarda Comincioli, e di Azienda del Cuore, alla pugliese Donato Conserva. L’Italia domina anche nei premi di categoria, con ben 8 titoli, seguita dalla Spagna, a quota 6 riconoscimenti tra i quali quello, ambitissimo, di Migliore Olio Extravergine di Oliva dell’Annoprodotto dalla andalusa Castillo de Canena Olive Juice. Chiudono il cerchio Croazia e Cile con un riconoscimento a testa. Alla The Best 20 si accompagnano il Premio Speciale Cristina Tiliacos,assegnato all’Oil Bar Caffè del Mercato Centrale di Livorno, il Premio Ristorante dell’Anno, vinto dal Danì Maison di Ischia con lo chef Nino Di Costanzo, e quello di Importatore dell’Anno, attribuito a Heinrich & Karin Zehetner dell’austriaca ZES - Consulting GmbH.
“I risultati della The Best - commenta Oreggia, autorità del settore riconosciuta a livello mondiale - dimostrano che la qualità italiana si conferma ai massimi livelli nella produzione di extravergine, grazie all’impegno e alla professionalità delle aziende. Una crescita costante, frutto non solo di un ampio bagaglio varietale ma anche di continua ricerca e di ottimizzazione nella filiera produttiva”.
Le 876 pagine di Flos Olei sono stampate su carta FSC, una certificazione internazionale che attesta l’utilizzo di carta proveniente da foreste impiantate esclusivamente per uso editoriale e che testimonia l’attenzione degli autori per l’ambiente. La Guida è acquistabile online sullo shop (http://shop.flosolei.com) ed è disponibile anche su Apple Store e Play Store, declinata attraverso diverse App (World, Europe, Italy, Spain).
Sono tante le novità attese per l’evento di presentazione di Sabato 9 Dicembre 2017 presso le eleganti sale dell’Hotel The Westin Excelsior di Via Veneto 125, a Roma. A dare il via alla giornata interamente dedicata all’oro verde sarà, come di consueto, la presentazione alla stampa e la cerimonia di premiazione alle ore 11.00. Alle ore 15.00 (fino alle 22.00) porte aperte al grande pubblico per la degustazione libera nei banchi d’assaggio e tante altre sorprese.
Il biglietto d’ingresso alla manifestazione è acquistabile sul sito www.flosolei.com; per gli operatori l’entrata è gratuita, previa procedura di accredito sullo stesso sito. ​
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We Food, sapori nordeuropei in "salsa" italiana per il concept restaurant romano

2/11/2017

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We Food, modern homemade restaurant, è il concept di ristorazione sperimentato con successo dal giovane chef italo-irlandese Alessandro Maggioreche oggi festeggia con successo due anni di attività grazie a una proposta gastronomica dai decisi sapori nordeuropei, opportunamente contaminati dalla migliore tradizione italiana.
 
Nell'ampio locale romano di Via della Lega Lombarda 28 (125 coperti), gli spazi sono caratterizzati da segni grafici che richiamano atmosfere british da old garage e i bei tavoli inlegno vintage si mescolano ai paletts di riciclo opportunamente trattati con vernici naturali che arredano la zona 'rimessa' della sala.
 
Il menu di WeFood trae ispirazione dalle tradizioni gastronomiche irlandesi, svedesi e danesi che Alessandro Maggiore ha respirato in famiglia e nelle quali si è formato professionalmente sin da giovanissimo, sperimentando una sua personale rivisitazione di chiara matrice made in Italy: a cominciare dal salmone, rigorosamente irlandese, che viene affumicato nello stesso locale con legno di melo aromatizzato con essenze di whisky  invecchiato e servito con le salse acide e agrodolci realizzate dal giovane chef e dalla brigata di cucina che lo affianca. Accanto all'offerta di pesce, tradizionalmente più ampia nelle giornate del martedì e venerdì, ci sono i tagli di carne pregiata italiana proveniente da allevamenti non intensivi accompagnata dalle salse homemade e dalle patate aromatizzate e cotte al forno con la buccia. La bakery interna al locale regala agli avventori il costante profumo dei lieviti appena sfornati: dalle prime ore della giornata fino al pomeriggio, il forno permette di portare a tavola diversi formati di pane e i dolci realizzati con farine bio e lievito madre.
 
Se la carta dei vini si limita a selezionati piccoli produttori italiani, quella della birra spazia nella continua ricerca di maestri birrai artigiani italiani e stranieri nell'intento di trovare gusto ed accostamenti inediti per i piatti proposti dal menu. Una carta a parte è dedicata agli oltre cinquanta cocktail che costituiscono l'offerta.
"Questi due anni mi hanno permesso di elaborare un nuovo concept - spiega Alessandro Maggiore, chef e proprietario di WeFood - con l'obiettivo di standardizzare un processo di ristorazione per il franchising che permette, allo stesso tempo, di tenere alta la qualità delle materie prime aggiungendo creatività nella diversificazione dei sapori, grazie a salse che mixano ortaggi provenienti da filiera corta e condimenti di tradizione nordeuropea". 
WeFood Special Way
 
Starters
NACHOS VEGGY cheddar, hummus di ceci, chili di fagioli, guacamole e panna acida
CHICKEN BEER STRIPES ritagli di pollo marinati alla birra in pastella croccante, serviti con salsabbq
 
Meat Burger
CAESAR BURGER pollo croccante ai nachos, bacon, scaglie di grana, salsa caesar, insalata
MR JOHNNY BRAVO burger di angus, pancetta croccante, cheddar, insalata, pomodoro e salsa bravas
 
Veggy Burger
COLUMBUS (vegan) burger di ceci e mais con guacamole, pomodoro e insalata
MISS MELANZA burger di melanzana e patate con salsa all'aneto e scaglie di parmigiano
 
Fish Burger
Mr. PINK trancio di salmone affumicato homemade al legno di melo aromatizzato al whisky con patata croccante e panna acida
Mr. WHITE trancio di spigola con spinacino e salsa tartara
 
Fish Corner
TARTARE DI SALMONE con avocado e mandorle tostate
TARTARE DI SPIGOLA con pepe rosa, timo limonato, lime
SPIGOLA CITRUS con aria di agrumi e vela di parmigiano
SALMONE NORVEGESE AFFUMICATO AL MELO affumicatura homemade al legno di melo aromatizzato al whisky, con patate al basilico, panna acida e germogli
 
Special Grill and Corner BBQ
FILETTO DI SCOTTONA
COSTOLETTE DI MAIALE Al legno di ciliegio, whisky, BB
 
Contorni
PATATA CARTOCCIO MEAT Cheddar, bacon, panna acida
PATATA WEDGES Patate al forno con buccia e erbe aromatiche
Le Salse Homemade
SALSA BBQ, SALSA BLUECHEESE, PANNA ACIDA, HONEY MUSTARD, GUACAMOLE
Le Dolcezze
NEWYORK CHEESCAKE Frutti rossi e cioccolato bianco o cioccolato fondente
BIRRAMISÙ
  
We Food è aperto tutti giorni e si trova a Roma, Via della Lega Lombarda 28 a/b/c
tel. +39 06 4403324
http://www.we-food.it/
Facebook: https://www.facebook.com/WeFood2015
Instagram: https://www.instagram.com/wefood_roma/
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È ufficiale, Alba è città creativa per patrimonio per la gastronomia dell'Unesco.

1/11/2017

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​Ieri nel tardo pomeriggio, Alba è stata proclamata ufficialmente dall’UNESCO, “Città Creativa per la Gastronomia”. Un riconoscimento che rafforza la vocazione internazionale della città. Grazie a questa nomina Alba potrà incrementare la visibilità e la reputazione internazionale, ampliare potenzialità e target del suo patrimonio culturale enogastronomico e pianificare azioni di potenziamento e sviluppo delle attività di Cooperazione Internazionale, insieme ad altri territori dall’identità culturale affine.
La città ha basato la sua candidatura a Creative Cities sulla consapevolezza dell’importanza strategica che il reparto enogastronomico della città di Alba, ma anche del territorio circostante di Langhe e Roero, riveste sia in campo economico, sia in campo culturale. Una vocazione non solo millenaria, ma innovativa e pulsante, che coinvolge il settore agroalimentare, meccanico, industriale, dell’artigianato, della ristorazione e – oggi più che mai – del turismo enogastronomico, che ha eletto le Langhe e il Roero a meta prestigiosa del buon cibo e del buon vino. 
Cosa vuol dire fare parte del network? Significa entrare in un circuito d’eccellenza, “certificato” UNESCO, di città e soggetti pubblici e privati che individuano in questa impostazione condivisa un’occasione di scambio, sviluppo e soprattutto di internazionalizzazione, con impatto diretto su: turismo e visibilità, imprese e categorie di settore, formazione/educazione. Le città del circuito infatti si impegnano a condividere best practices, sviluppare partneship e progetti comuni.
Partono così da oggi una serie di azioni che coinvolgeranno la città di Alba in progetti di sviluppo locale, sia innestando nuove dimensioni creative in manifestazioni già consolidate, come la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e Vimun, sia realizzando rapporti con nuove realtà, come nel caso del progetto “Alba&imprese sociali Ferrero per l’Africa”.
Nell’ambito della formazione il progetto “Accademia Bocuse d’Or Italia” - Italy’s Gastronomy Awareness” punta sull’educazione alla cultura e creatività enogastronomica. Nell’ottica invece dello scambio tra le Città Creative il progetto del “Distretto Gastronomico Alba-Parma” mira ad armonizzare e realizzare iniziative, a cooperare nella progettazione e nell’offerta, e a valorizzare le due realtà nel rispetto delle diversità. Per ultimo il progetto “Alba in design!”, favorisce la relazione transettoriale tra gastronomia e design. 
Il network delle Creative Cities è strutturato in aree tematiche (Gastronomia, Letteratura, Design, Media Arts, Musica, Arti e Artigianato, Film): ciascuna città aderisce scegliendo un ambito di riferimento ma impegnandosi anche in attività e progetti transettoriali che coinvolgono i restanti settori. Prima dei nuovi ingressi, il circuito comprendeva 166 città in 54 diversi paesi del mondo che hanno fatto della «creatività» in diversi campi del sapere e dell’arte un asset di sviluppo territoriale. Con la nomina di Alba le città Creative Cities per la Gastronomia salgono a 19 nel mondo e 2 in Italia con Parma.
Il percorso della candidatura ha impegnato un Comitato di soggetti pubblico/privati: Comune di Alba, Ente Fiera Internazionale del Tartufo, Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero, Associazione Commercianti Albesi, Università di Scienze Gastronomiche, Fondazione Ferrero, Ferrero S.p.A., Centro Nazionale Studi Tartufo. La stesura del dossier è stata curata dalla Bia Beni Immateriali e Archivistici s.r.l. di Milano. Si è proceduto in modo condiviso e partecipato, ciascun soggetto ha fatto un capillare lavoro di engagement, coinvolgendo dal basso associazioni, scuole, aziende, consorzi, personalità (main testimonial Enrico Crippa, chef 3 stelle Michelin). Interesse concretizzato dalle lettere di sostegno di 29 stakeholders territoriali. Si sono inoltre avute occasioni di incontro con città già parte del circuito, tra le quali Parma, Tsuruoka, Dénia, Östersund, Tucson, Gaziantep, Chengdu, Belém per la Gastronomia e Graz e Torino per il Design, con concrete attestazioni di amicizia. La cooperazione fra soggetti così diversi, costituisce background fecondo per collaborazioni creative.     
 
“Sono davvero orgogliosa di questo riconoscimento, che dimostra quanto l’enogastronomia abbia, in particolare nel nostro territorio, un profondo valore culturale, capace di dare identità ai luoghi - dichiara Antonella Parigi, Assessore al Turismo della Regione Piemonte - Un principio particolarmente ad Alba che, con questo riconoscimento UNESCO, ha confermato di saper fare del valore aggiunto culturale, un tratto sempre più distintivo e allo stesso tempo capace di portare sviluppo economico e sociale al turismo.”
“Siamo davvero molto soddisfatti per questa nuova certificazione raggiunta dalla nostra città come centro di eccellenza gastronomica mondiale – dichiarano congiuntamente il Sindaco di Alba Maurizio Marello e l’Assessore alla Cultura ed al Turismo Fabio Tripaldi – Due anni fa avevamo perso la competizione con Parma. Tuttavia, da lì sono iniziate una serie di relazioni importanti con la città dell’Emilia Romagna, preziose per questo prestigioso traguardo. Dopo il riconoscimento sui nostri paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero, Monferrato nel giugno 2014, l’inserimento di Alba tra le città creative UNESCO rafforza ancora l’immagine del territorio. Ne siamo molto orgogliosi e contenti considerate anche le possibili future ricadute positive sul comparto culturale e turistico che questo riconoscimento ha la forza di dare.”
“Essere parte delle Creative Cities ci dà l’occasione di sviluppare ancor più la vocazione e proiezione internazionale di Alba, del suo territorio, dei suoi operatori – dichiara Antonio Degiacomi, presidente del Centro Nazionale Studi Tartufo -  di migliorare ancora la nostra progettualità e il nostro coordinamento, di essere sempre più consapevoli delle nostre risorse ma anche delle potenzialità e dei traguardi ancora possibili.”
“La nomina della città di Alba a Città Creativa UNESCO costituisce un'opportunità unica di promozione di marketing territoriale internazionale – dichiara Luigi Barbero, presidente dell’Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero -  Un importante fattore di promozione e di sviluppo del posizionamento strategico della città, ma anche del territorio di Langhe e Roero. Creatività e innovazione sono state le componenti fondamentali di un successo in ambito turistico degli ultimi anni. Una differenziazione e destagionalizzazione dell’offerta turistica, che ha portato Alba e le Langhe e Roero tra le mete preferite dei turisti provenienti dall’Italia, e soprattutto dall’Estero.” 
 
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    Giampaolo Trombetti

    Autore tv da 25 anni, produttore, regista, ex-responsabile del canale tv ALICE in Italia e proprietario dell'emittente tv GIAMPA TV in Germania, Austria, Svizzera. Precedentemente autore per format Rai (Miss Italia, Linea Verde, Unomattina, Lineablu, RaiRadio3, Domenica in, Partita Doppia, Numero Uno, Sanremo, In famiglia, Partita del Cuore etc...), oltre a Mediaset (Buona Domenica, Stelle del Mediterraneo) ed Endemol (socio fondatore della Prova del Cuoco, Affari di Cuore, Al posto tuo, Un pugno e una carezza), ho partecipato al lancio de La/. A livello internazionale ho diretto Alice Deutschland, attualmente collaboraboro con ProSieben Sat1 e Bayerischer Rundfunk. Ho lavorato per France TV, Euronews e il canale tv Arte. Collaboro con il Parc de la Villette e L'Ente del Turismo Francese. Documentarista per Biennale di Venezia e appassionato di arte contemporanea.

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