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Nes, Passito di Pantelleria. Da oltre 20 anni punta di diamante delle Cantine Pellegrino

7/12/2019

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Etichetta pluripremiata fin dalla prima vendemmia del 1998, Nes è la punta di diamante della produzione di Cantine Pellegrino sull’isola di Pantelleria e si presenta ora in una nuova veste grafica.
 
Nes nasce dai terreni vulcanici della piccola isola tra la Sicilia e l’Africadefinita, per la sua bellezza, la Perla Nera del Mediterraneo.  Qui i vigneti di zibibbo, uva dolce e aromatica, sono coltivati ad alberello, su terreni scoscesi, duri da lavorare e sferzati dal vento. Una pratica agricola considerata eroica e riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Le uve sono essiccate al caldo sole d’estate su graticci di canne, girate a mano grazie al paziente lavoro dei viticoltori panteschi, e poi vinificate nella cantina Pellegrino, realizzata nell’isola nel 1992. 
 
Nes è frutto di una selezione particolare di uve provenienti da zone costiere esposte a sud, quali Martingana, Scauri e Rekhale, dove il vento crea una maggiore erosione che manda in stress idrico la pianta e completa la maturazione. In queste condizioni la vite cresce sana e l’uva inizia ad appassire lievemente mentre è ancora sulla pianta. I vigneti sono seguiti tutto l’anno con estrema cura dall’agronomo della Pellegrino che ogni anno procede alla mappatura dei vigneti, individuando quelli migliori in base alle condizioni climatiche dell’annata, e coordina il lavoro dei viticoltori panteschi, stabilendo la tempistica per le lavorazioni in vigna e la raccolta delle uve surmature.
La tradizione agricola pantesca, unica nel suo genere, ha modellato il paesaggio e reso vitale la terra. Non è semplice lavorare i terreni in condizioni così complesse, ma grazie all’esperienza e alla manualità del contadino pantesco, le coltivazioni crescono rigogliose, donando frutti di qualità eccellente. “Non abbiamo mai voluto acquistare terreni sull’isola - afferma Benedetto Renda, Presidente delle Cantine Pellegrino e del Consorzio Volontario per la Tutela e la Valorizzazione dei vini DOC dell’Isola di Pantelleria - perché abbiamo sempre preferito affidarci alle tradizioni locali dei suoi abitanti, custodi e detentori di un sapere millenario sulle tecniche di coltivazione dello zibibbo che si tramanda di mano in mano, da padre in figlio”. Nessuno, infatti, conosce meglio dei contadini panteschi i metodi di potatura e le pratiche agronomiche necessarie per ottenere il meglio dalle coltivazioni sui terreni impervi e selvaggi dell’isola. Una scelta saggia volta a sostenere l’economia di questo piccolo microcosmo: sull’isola, infatti, il 65% della produzionevinicola è da attribuire a Pellegrino, che ha un peso dell’80% all’interno del Consorzio di Tutela dei vini DOC di Pantelleria. “Nes -conclude Benedetto Renda -  è la sintesi perfetta del rapporto quasi trentennale di fiducia che intercorre tra Pellegrino e i contadini panteschi, sostenuti nella loro terra e gratificati per il loro lavoro eroico”.
 
Di tutte le etichette prodotte da Pellegrino sull’isola, il Passito Nes, con il 20% in più di residuo zuccherino rispetto ad altri passiti naturali, si caratterizza per l’elevata componente di uva passa, ben 4kg per un litro di prodotto. Un prodigioso vino da meditazione dalle intense note di frutta candita, agrumi, eucalipto, salvia e albicocca. Le uve sono raccolte a mano dai contadini locali nella seconda e terza decade di settembre, in cassettine di legno da massimo 10kg, in modo tale da evitare il danneggiamento degli acini. Nelle cantine Pellegrino di Pantelleria, un enologo specializzato nella produzione dei vini dell’isola, procede alla pressatura soffice dell’uva, cuisegue l’aggiunta di uva zibibbo appassita con metodo tradizionale su graticci e terrazze. La fermentazione avviene a temperatura controllata di 16°, interrotta da un abbassamento a 3°. Il processo si conclude con l’affinamento per 10 mesi in vasche di acciaio a temperatura controllata.
 
Dopo vent’anni di successi, Pellegrino dedica al Nes un nuovo packaging, estremamente raffinato e contemporaneo, volto a esaltare questo vino icona. La nuova e originale bottiglia troncoconica in vetro bianco, fatta realizzare ad hoc in esclusiva per il Nes, consente di esaltare alla perfezioneil colore dorato con sfumature ambrate di questo nettare divino, nato dal lavoro eroico dei viticoltori di Pantelleria e dall’amore incondizionato della famiglia Pellegrino nei confronti dell’isola.
 
Prezzo medio in enoteca: 27 euro 
 
Nes è disponibile nelle principali enoteche italiane, tra cui:
• Enoteca Cavallito, Corso Siracusa 157/B, Torino
• Enoteca Picone, Via Guglielmo Marconi 36, Palermo
• Enoteca Rocchi, Via della Balduina 120/A, Roma
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Raffiolo forever? I pasticceri campani rispondono "sì", ora la parola passa ai consumatori

19/11/2019

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​Raffiolo forever? A decidere se il raffiolo potrà  uscire dai confini temporali delle festività natalizie e proporsi come dolce quattro stagioni, saranno, come sempre, i consumatori. Ma la tentazione di liberarlo dalla stagionalità c’è ed è emersa con decisione ieri, a Napoli, durante l’evento “I Dolci delle Feste dei Grandi Interpreti by Mulino Caputo”.  Nella magnifica sala Caruso Roof Garden del Grand Hotel Vesuvio, tredici tra i più famosi maestri pasticceri campani ne hanno proposto varianti originali e intriganti. 
Ogni anno nel corso dell’evento, giunto all’ottava edizione e ospitato, a rotazione, nei più prestigiosi e raffinati hotel napoletani, i partecipanti presentano alla stampa i nuovi lievitati natalizi e, contemporaneamente,  propongono il risultato dello studio che hanno condotto nelle settimane precedenti su un dolce della tradizione partenopea da rivisitare. Quest’anno l’attenzione si è concentrata su una specialità realizzata per la prima volta nel 1700 dalle suore Benedettine del monastero di San Gregorio Armeno e dedicata a una pasta fresca a cui il nome del dolce si affianca per assonanza: il raviolo.
Ecco quali sono le proposte dei maestri pasticceri:
Alessandro Cione, pastry chef del ristorante Caruso del Grand Hotel Vesuvio, ha presentato una carrellata  di raffioli caratterizzati da abbinamenti originali: carote e mandorle; cioccolato e mirtilli;  ricotta e amarene con pistacchio; ripieni con marzapane e rhum e ricoperti di cioccolato. Una sintesi  tra due protagonisti delle tavole dolci partenopee sono stati i suoi raffioli al roccocò.
Salvatore  Capparelli, della Patisserie Capparelli, ha proposto un raffiolo con cuore al mandarino e rivestito di glassatura al cioccolato bianco.
Raffioli classici accanto agli innovativi per Sal De Riso, del Bistrot Sal De Riso Costa D’Amalfi. Molto coreografici i suoi “Oplontis”, in versione monoporzione e mignon: pan di spagna alle mandorle, crema di ricotta, pezzetti di albicocche semicandite e glassa ai lamponi. Tra le sue proposte, anche il Panettone al Tiramisù.
Carmine di Donna, pastry chef del ristorante  stellato “Torre del Saracino” di Gennaro Esposito, i raffioli li ha immaginati mignon e alleggeriti di zuccheri, proponendo una glassatura fatta con destrosio. Il suo lievitato è un panettone classico, con arancia candita e uva passa, realizzato con la Farina Oro di Mulino Caputo.
Il raffiolo di Salvatore Gabbiano, della pasticceria “Dulcis in Pompei”, ha fuso Nord e Sud: base realizzata con una pasta del panettone rielaborata, glassa e stratificazioni ispirate alla versione classica del dolce, con marzapane e ricotta di pecora.
Marco Infante, del brand napoletano Casa Infante, strizza l’occhio all’ironia con il suo “Raffiuolo con il mariuolo in corpo”. Perché questo nome? Perché si presenta con la montata della testa di moro, ripieno di ricotta e cioccolato,  rivestito di cioccolato bianco e rifinito con scagliette di cioccolato fondente.
Per Marco Napolitano, della “Pasticceria Napolitano” di Napoli, il raffiolo moderno prevede l’aggiunta dell’arancio. Il suo si chiama “Raffiold’Arancio” ed è un pan di spagna arricchito con grano e con l’agrume sia nel ripieno sia, a jiulenne, sulla glassatura.
I fratelli Andrea e  Nicola  Pansa, della pasticceria “Pansa di Amalfi”, hanno presentato la versione tradizionale accanto a quella scomposta, ribattezzata “Spaccanapoli”, e che prevede una mousse di ricotta e arancia,  un cremoso al cioccolato fondente e un croccante alle mandorle.
Anche Alfonso Pepe, della pasticceria  Pepe Mastro Dolciario di Sant’Egidio di Monte Albino, ha  optato per una versione alleggerita del raffiolo tradizionale, con ricotta di pecora, gocce di cioccolato e confettura di albicocca. In tema di sincretismi dolciari, Pepe ha portato in degustazione anche la sua Pastiera lievitata, che unisce la bontà della pastiera di grano tradizionale con la leggerezza conferita da 36 ore di lievitazione.
Luca Ranieri, della Pasticceria Ranieri, con due sedi a Napoli, ha rinunciato alla glassatura  e ha proposto l’assaggio di un raffiolo “nudo”, con un top di mousse di latte,  ricotta di pecora e  cioccolato fondente.
Ciro Poppella, della Pasticceria Poppella, ha proposto O’Spagnuolo, con ricotta di pecora alleggerita e arancia candita.
Un raffiolo tradizionale in formato oversize è stata la novità suggerita dal decano della pasticceria napoletana, Sabatino Sirica, dell’omonima pasticceria di San Giorgio a Cremano.
Alessandro Slama, giovane maestro panificatore ischitano, ha fatto assaggiare i suoi  raffioli in 4 gusti e il suo panettone tradizionale.
Antimo Caputo, Ad del Mulino, si è dichiarato molto soddisfatto: “In questi eventi c’è il piacere di stimolare ulteriormente la già effervescente creatività dei nostri pasticceri, di introdurre sul mercato nuove proposte e, al contempo, promuovere un confronto tra tutti loro, a vantaggio dell’offerta dolciaria. Noi, dal canto nostro, continuiamo a fare ricerca e a produrre farine sartoriali, che possano adattarsi alle diverse esigenze dei maestri dell’arte bianca”
La parola  passa quindi al pubblico che, da oggi, potrà trovare tutte le varianti proposte nelle pasticcerie dei partecipanti all’evento.
Lo chef Gennaro Esposito, de “La Torre  del Saracino”, ha molto apprezzato l’approfondimento  di quest’anno: “Il raffiolo è un dolce meraviglioso e complesso, attraverso il quale riescono a manifestarsi le doti di eleganza e maestria del pasticcerie: è una preparazione soffice, equilibrata e caratterizzata da una piacevolissima scioglievolezza.  Rappresenta, senz’altro,  una gemma della cultura gastronomica napoletana ed è encomiabile che, con il focus de  “I Dolci delle Feste dei grandi interpreti”, si sia voluto portare all’attenzione del grande pubblico, nella versione tradizionale e in quella di “ricerca”. La manifestazione di Mulino Caputo ha stimolato anche noi, che riflettiamo sull’idea di metterlo in carta tutto l’anno. Un po’ come è successo con il panettone”.
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A Milano tutto il fascino dei vini di Puglia

6/11/2019

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Dopo il successo delle passate edizioni, ritorna il Puglia Top Wines Road Show, l'imperdibile "tour metropolitano" dei vini pugliesi organizzato dal Movimento Turismo del Vino Puglia per promuovere le eccellenze vitivinicole della regione. Per una settimana, dall'11 al 17 novembre, le migliori etichette dei soci di MTV Puglia saranno al centro di un fitto calendario di eventi a tema nei templi del vino di Milano.
"Milano è il cuore pulsante di un certo tipo di approccio al vino, che è quello che a noi interessa, sia come produttori che come Consorzio – dichiara Maria Teresa Varvaglione, presidente del Movimento Turismo del Vino Puglia – Per una settimana i vini di Puglia saranno protagonisti nelle enoteche storiche della città dove l'avvicinamento al calice è frutto di un percorso senza fretta. Abbiamo pensato a diverse iniziative che possano al tempo stesso informare, divertire e tenere aggiornati i tanti appassionati milanesi che da tempo ci seguono e sempre più numerosi vengono a trovarci nelle nostre cantine".  
Queste le dodici selezionate enoteche del capoluogo lombardo che ospiteranno i vini delle aziende socie del Consorzio MTV Puglia: Cotti (Via Solferino, 42)| Enoclub (Via Friuli, 15) | El vinatt (Via Leone Tolstoi, 49) | Enoteca Diapason (Via Lomellina, 48) | La cantina di Franco (Via Raffaello Sanzio, 16) | VinoVino dal 1921 (Corso San Gottardo, 13) | Enoteca Wineria (Via Carlo Caneva, 4 Zona Sempione) | Ronchi Ricciardi (Piazza Vesuvio, 12) | Gran Cru (corso Magenta, 32) | Enoteca Hic (via Savona, 26) | Vini & Sapori (via Vitruvio, 11) | Enoteca Wine (via G. Brentano) | Wine O'Clock (via Benedetto Marcello, 93).
Qui, per tutta la settimana, corner promozionali, vetrine a tema e degustazioni giornaliere per accompagnare i visitatori in un viaggio attraverso la tradizione vinicola pugliese nelle produzioni delle cantine socie del Consorzio, etichette storiche e nuovissime uscite, dalla Daunia al Salento, a winelovers, enotecari, appassionati vecchi e nuovi.

Inoltre, quattro di queste enoteche ospiteranno laboratori sensoriali - curati da esperte sommelier del vino e dell'olio extravergine d'oliva - dedicati ai vitigni autoctoni e cultivar della regione secondo il seguente programma:

El vinatt |  MARTEDI' 12 NOVEMBRE | h. 17,00 – 19,30
Enoteca Hic Lab | MERCOLEDI' 13 NOVEMBRE | h. 17,00 - 20,00
Enoteca Vini & Sapori | GIOVEDI' 14 NOVEMBRE | h. 17,00 - 20,00
Enoclub | VENERDI' 15 NOVEMBRE | h.17,00 - 20,00
Queste le cantine partecipanti: Antica Masseria Jorche - Torricella (Ta) | Apollonio - Monteroni di Lecce (Le) | Botromagno - Gravina in Puglia (Ba) | Cantina dei Fragni - Sammichele di Bari (Ba) | Cantine Le Grotte - Apricena (Fg) | Carvinea - Carovigno (Br) | Castel di Salve - Depressa di Tricase (Le) | Claudio Quarta - Guagnano (Le) | La Cantina di Andria - Andria | Li Veli - Cellino San Marco (Br) | Mazzone - Ruvo di Puglia (Ba) | Mottura - Tuglie (Le) | Palamà - Cutrofiano (Le) | Pietraventosa - Gioia del Colle (Ba) | Rivera - Andria | Mirvita Tor de Falchi - Minervino Murge (Bt) | Tormaresca - San Pietro Vernotico (Br) | Torrevento - Corato (Ba) | Varvaglione - Leporano (Ta) | Vetrère - Taranto
Non potevano mancare i profumi di un altro prodotto principe della regione, l'extravergine, con una selezione dei migliori Evo e prodotti tipici di Puglia a cura dei soci di Buonaterra Movimento Turismo dell'Olio Puglia: Azienda Agricola Taurino - Squinzano (Le); Bisceglia - Mattinata (Fg); De Carlo - Bitritto (Ba); Frisino - Palagiano (Ta); Galantino - Bisceglie (Bt); Mazzarrino - Palagianello (Ta); Santoro - San Michele Salentino (Br); Sololio - Ostuni (Br).

Ricco il calendario di appuntamenti che lunedì 11 novembre daranno il via al Puglia Tasting Week a Milano. La mattina in zona Navigli con il "Puglia Brunch al Ponte". Dalle 10.30 alle 13.30 il ristorante Al Pont de Ferr (Ripa di Porta Ticinese, 55), tempio della ristorazione meneghina di Maida Mercuri, ospiterà la presentazione golosa - riservata alla stampa e agli addetti ai lavori - degli eventi milanesi del MTV Puglia. Seguirà la degustazione vini dei consorziati, dei prodotti degli artigiani del gusto del Consorzio de La Puglia è Servita e gli oli extravergine d'oliva della aziende di Buonaterra - Movimento Turismo dell'Olio Puglia.
Nel pomeriggio al The Westin Palace Hotel di Milano (Piazza della Repubblica, 20), con "Degusta la Puglia", un evento di approfondimento dedicato alle terre del vino e ai vitigni autoctoni della regione, realizzato in collaborazione con AIS Lombardia.
Due i momenti che caratterizzeranno l'evento AIS. Dalle 15.30 alle 20.30 il grande walk around tasting con i banchi d'assaggio delle aziende socie, dove sommelier e winelovers amici di AIS Lombardia, operatori del settore e stampa potranno degustare una selezione di oltre 60 etichette  delle aziende partecipanti, abbinate agli Evo dei frantoiani di Buonaterra – Movimento Turismo dell'Olio Puglia e ai prodotti gastronomici d'eccellenza degli artigiani del gusto de La Puglia è Servita: Forno Sammarco (San Marco in Lamis - Fg), Caseificio Olanda (Andria), Salumificio Santoro (Cisternino - Br). L'ingresso è gratuito per i soci AIS, operatori del settore e stampa.
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In contemporanea, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, prenderà il via il seminario riservato a giornalisti, trader e sommelier, per un approfondimento dei vini e delle terre di Puglia attraverso i suoi grandi vitigni autoctoni: Primitivo, Negroamaro, Nero di Troia. Conduce Sergio Libanore, degustatore ufficiale e relatore dell'Associazione Italiana Sommelier, con la partecipazione di Maria Teresa Basile Varvaglione e Vittoria Cisonno, rispettivamente presidente e direttore del MTV Puglia. Una vera e propria storia della vitivinicoltura pugliese in tre parti, attraverso i vitigni e le tipologie che hanno fatto grande l'enologia della regione, tra interpretazioni storiche e riletture in chiave moderna.

A seguire, dalla teoria si passerà alla pratica con "IndoVino", la blind tasting condotta dal vicedirettore del Movimento Turismo del Vino Puglia Daniele Cirsone che metterà alla prova i partecipanti, invitandoli ad abbinare i descrittori olfattivi ai relativi vitigni autoctoni pugliesi. I nasi più bravi si aggiudicheranno un omaggio a cura del Consorzio.
L'ingresso al seminario - riservato a soci AIS, operatori del settore e stampa - è su prenotazione, fino a un massimo di 45 partecipanti. Info e prenotazioni su eventi@aismilano.it oppure al seguente link: http://tiny.cc/DegustaMilano_AIS

Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sugli eventi in programma sono disponibili su www.mtvpuglia.it e sui canali social del Movimento (Facebook, Twitter e Instagram), seguendo l'hashtag ufficiale della manifestazione #PugliaTastingWeek.
L'iniziativa è inserita nella più ampia programmazione progettuale dal titolo "La Puglia del vino nelle fiere internazionali", presentata dal Consorzio Movimento Turismo del Vino Puglia al Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale della Regione Puglia a valere sul fondo del PSR Puglia 2014-2020 – Sottomisura 3.2 "Sostegno per attività di informazione e promozione, svolte da associazioni di produttori nel mercato interno".
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Domenica e lunedì a Roma la settima edizione dell'Italian Rum Festival

11/10/2019

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E' tutto pronto a Roma, dove domenica 13 e lunedì 14 ottobre 2019, presso il Centro Congressi dell'A.Roma - Lifestyle Hotel & Conference Center (via Giorgio Zoega, 59) si svolge la settima edizione di ShowRUM - Italian Rum Festival, uno dei più importanti eventi al mondo e primo in Italia dedicato ai distillati di canna da zucchero. La rassegna, promossa da Isla de Rum in collaborazione con SDI Group, è diretta da Leonardo Pinto, riconosciuto a livello mondiale come uno dei maggiori esperti di rum in Europa.
 
Oltre 3500 partecipanti lo scorso anno, più di 50 Paesi coinvolti e centinaia di etichette di rum in esposizione sono i numeri del successo del festival, che ha saputo conquistarsi negli anni una risonanza internazionale come punto di riferimento per il settore. Oltre alla vasta area espositiva, saranno protagoniste le degustazioni guidate delle più grandi etichette presenti sul mercato italiano e internazionale, che permetteranno ai visitatori di compiere un affascinante viaggio nel variegato mondo del rum. Quindi i cocktails, con il bar della rassegna, in pieno stile tropicale, curato dal bar manager Paolo Sanna, in collaborazione con il Singita Miracle Beach.
 
Tra le iniziative dell'evento, il riconoscimento ShowRUM Taster of the Year 2019, assegnato quest'anno a Marco Simon Mardones di Modena e Mattia Sacco di Brindisi, per essersi distinti nell'esame di degustazione del RUM MASTER di Isla de Rum. Il premio giunge alla sua terza edizione ed è dedicato a Silvano Samaroli, 'Signore degli Spiriti' e storico membro della giuria della STC - ShowRUM Tasting Competition. Torna anche la consueta STC - ShowRUM Tasting Competition, unica Blind Tasting Competition italiana dedicata a Rum e Cachaca, nella quale i distillati vengono divisi per anni di invecchiamento e per alambicchi di provenienza, oltre che per tipologia di materia prima. Unica al mondo, inoltre, a premiare solo il Best in Class per ogni categoria. Tra i premi, quello dedicato al Best Packaging.
 
La settimana di ShowRUM sarà accompagnata dalla ShowRUM Cocktail Week, format ideato da Cleide Bianca Strano e realizzato in collaborazione con Head to Head Bartender Competition. La Cocktail Week si svolge da mercoledì 9 a lunedì 14 ottobre in dodici tra i migliori locali di Roma.  Al termine della settimana, una giuria guidata da Giorgio Fadda ed Alexander Frezza proclamerà il Drink Ufficiale della ShowRUM Cocktail Week 2019 tra i signature proposti.
 
Dai bartender ai grandi buyer, passando per i Market Influencer, gli importatori, i distributori, la stampa e i blogger, oltre agli appassionati e ai neofiti del rum animeranno la rassegna che prevede il tradizionale Trade Day, lunedì 14 ottobre, giornata interamente dedicata agli operatori e professionisti del settore, focalizzata sulla formazione professionale, ricca di appuntamenti e seminari con ospiti d'eccezione.

ShowRUM 2019 è organizzato da ShowRUM srl e Isla de Rum in collaborazione con SDI Group e si avvale della sponsorship di Fentimans e Acqua Claudia, e della partnership di Head2Head, Singita Miracle Beach e Studio Futuroma.

Locali della cocktail week: 
Baccano, Banana Republic, Chorus Cafè, Drink Kong, Freni e Frizioni, 
Julep Herbal & Vermouth Bar Hotel de la Ville Rocco Forte Hotels, 
La Zanzara, Makai Surf & Tiki Bar, Marco Martini Restaurant & Cocktail Bar, Meccanismo, Pimm's Good, Tyler - Ponte Milvio
 
Per maggiori informazioni
www.showrum.it
info@showrum.it
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La Città della Pizza sbarca a Milano il 26 e 27 ottobre

10/10/2019

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Milano è pronta a fare da palcoscenico per alcuni dei migliori pizzaioli d'Italia. Sabato 26 e domenica 27 ottobre, all'interno dei 6.000 mq di Fabbrica Orobia (via Orobia, 15), va in scena infatti, per la prima volta nel capoluogo lombardo, La Città della Pizza, il grande evento (con ingresso gratuito), ideato da Vinòforum e realizzato con la collaborazione di Ferrarelle, dedicato al prodotto italiano più amato nel mondo.
A essere rappresentate saranno tutte le diverse scuole stilistiche dello Stivale: "Napoletana", "All'italiana", "A degustazione", "Al taglio" e "Fritta". Non mancherà inoltre una postazione dedicata al "Senza glutine". E, per finire, spazio anche ai golosi "Fritti all'italiana". Tema dell'edizione meneghina de La Città della Pizza sarà l'avanguardia e, per questo motivo, ogni pizzaiolo proporrà un menu composto da tre diversi tipi di pizza: una tra le due grandi classiche, margherita o marinara, un proprio cavallo di battaglia e una pizza d'avanguardia, creata appositamente per l'occasione.
Sabato 26 saranno dunque presenti nelle cosiddette "case", ovvero le pizzerie temporary presenti all'interno di Fabbrica Orobia: Errico Porzio, di Pizzeria Porzio, da Napoli, per la categoria "Napoletana"; Antonio Pappalardo della pizzeria La Cascina dei Sapori di Rezzato (BS), per la pizza "A degustazione"; Ivano Veccia, di Qvinto, Roma, per la "Napoletana"; Fabrizio Franco e Omar Abdel Fattha, di Pane e Tempesta, Roma, per la pizza "Al taglio"; Lello Ravagnan, di Grigoris, Chirignago (VE), per la categoria "All'italiana"; Attilio Albachiara, dell'Associazione Mani d'Oro, Acerra (NA), per la "Pizza fritta"; Paolo De Simone, di Da Zero, Milano, per i "Fritti all'italiana".
Domenica 27, davanti ai forni prenderanno posto: Ciro Salvo, di 50 Kalò, Napoli, categoria "Napoletana"; Tommaso Vatti, La Pergola, Radicondoli (SI), "A degustazione"; Leonardo Gombi e Rahman Md Rezuanur, Forno Brisa, Bologna, "Al taglio"; Daniele Vaccarella, La Braciera, Palermo, "All'italiana"; Vincenzo Esposito, Carmnella, Napoli, "Napoletana"; Luigi Cippitelli, Pizzeria Luigi Cippitelli, San Giuseppe Vesuviano (NA), "Pizza fritta"; Mirko Rizzo e Jacopo Mercuro, di 180g, Roma, "Fritti all'italiana".
In entrambe le giornate, per la categoria "Senza glutine", sarà presente Sara Palmieri, della Pizzeria 10 di Napoli.
Grandi interpreti dell'arte della pizza dunque, selezionati dal team di autori composto da Emiliano De Venuti, ideatore de La Città della Pizza e CEO di Vinòforum, dai giornalisti Luciano Pignataro, Luciana Squadrilli e Tania Mauri e dal maestro pizzaiolo, del marchio Berberè, Matteo Aloe. Passione, qualità, ricerca, cura e attenzione per tutte le fasi della produzione i criteri per la selezione enunciati nel "manifesto" de La Città della Pizza (www.lacittadellapizza.it/il-manifesto). A questi si è aggiunto poi, come da tema conduttore dell'evento, un elevato indice di avanguardia.
"Facendo tappa in una città come Milano – sottolinea De Venuti – ci è sembrato doveroso trovare un filo conduttore della manifestazione che fosse anche in linea con l'ambiente circostante. E quindi un luogo in costante fermento, sempre al passo con i tempi e con lo sguardo rivolto verso il futuro. A La Città della Pizza avremo dunque alcuni dei protagonisti della new wave della pizza italiana, che portano avanti concetti come la grande attenzione per gli impasti, la ricerca delle materie prime del proprio territorio, lo studio della tradizione e la sperimentazione e così via. In poche parole gli alfieri di un movimento nuovo, per certi versi rivoluzionario, che hanno ben chiaro però quanto la pizza sia e debba continuare a essere un alimento popolare e conviviale".
Con le tante proposte da mangiare, non mancherà la possibilità di sperimentare abbinamenti, a partire da quelli con la Birra Artigianale firmata Baladin. Mentre per gli amanti del vino saranno diverse le etichette da poter degustare, tra cui quelle firmate Mossi 1558.
Ma a La Città della Pizza il pubblico potrà, letteralmente, mettere le mani in pasta in prima persona, grazie ai laboratori, gratuiti e dedicati a tutti gli adulti, appassionati e novelli pizzaioli. Impasti, lievitazioni, condimenti, tanti gli argomenti da affrontare seguendo le indicazioni dei grandi maestri.
Si parte, sabato 26 alle 11.30, con il Topping, sempre più ricercato e d'eccellenza, insieme a Marzia Buzzanca, maestra della pizza gourmet a lievitazione naturale; poi, alle 16.00, focus sulla Pizza gluten free, con la napoletana Sara Palmieri e il suo impasto rigorosamente senza glutine, "alternativo, non sostitutivo". La giornata finisce con il laboratorio Il pane, alle 18.30, in compagnia di Giovanni Mineo, il maestro panificatore di Crosta, Milano. La Domenica riparte con lo stesso tema alle 11.30, ma questa volta con Gregorio Di Agostini del Forno Brisa di Bologna; alle 14.45 spazio alla Pizza in teglia con Davide Fiorentini, pioniere della pizza gourmet fin da tempi non sospetti; alle 17.15 sarà la volta del laboratorio Acqua, impasto e pomodoro condotto da Ciro Salvo di 50 Kalò, vero caso di successo a Napoli; infine, alle 18.30, riflettori puntati su I mille volti della Margherita con Giorgio Caruso di Lievità, Milano. Prenotazioni su www.lacittadellapizza.it.
E se gli adulti saranno impegnati nelle "lezioni di pizza", i più piccoli, dai 3 anni in su, non resteranno certo a guardare. Per loro la possibilità di realizzare tante pizze colorate e gustose grazie ai divertenti "Kids Lab" realizzati grazie alla collaborazione con Boing (canale 40 del DTT) e Cartoonito (canale 46 del DTT). Anche per i baby pizza lover la partecipazione è gratuita, mentre la prenotazione può avvenire direttamente in manifestazione.
Per tutti gli addetti ai lavori, invece, sono in programma interessantissimi workshop durante i quali verranno approfondite, con l'aiuto di personalità di spicco del mondo della pizza, tematiche sempre più attuali e rilevanti, inerenti la sostenibilità, l'imprenditoria, gli aspetti salutistici e tante altre questioni tecniche.
Una grande attenzione verrà riservata infine a tutte quelle che sono le materie prime della pizza, da quelle "base", come la farina, il pomodoro, l'olio extravergine di oliva e la mozzarella, a quelle protagoniste dei topping più fantasiosi, come i salumi, le conserve e i formaggi. Il pubblico potrà accedere dunque a un ampio spazio market dove conoscere, degustare e acquistare i prodotti di piccole e grandi aziende italiane vocate all'eccellenza.


COLPO D'OCCHIO - LA CITTÀ DELLA PIZZA MILANO 2019
LOCATION: Fabbrica Orobia - Via Orobia, 15 - Milano
GIORNI E ORARI DI APERTURA: Sabato 26 ottobre ore 11.00 - 24.00 / Domenica 27 ottobre ore 11.00 - 22.00
Ingresso gratuito.
Per tutte le info e le prenotazioni www.lacittadellapizza.it

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Pizza Romana Day: nasce la "Pizza 100% Lazio" - giovedì 12 settembre l'evento in tutta Italia

6/9/2019

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Manca davvero poco alla seconda edizione del Pizza Romana Day®, l'iniziativa, organizzata da Agrodolce.it, in programma giovedì 12 settembre 2019.
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Un evento diffuso cui prenderanno parte decine di pizzerie, con Roma come logico teatro centrale ma con anche il Lazio e il resto d'Italia coinvolti nell'iniziativa. Tanti protagonisti resi partecipi quindi, per interpretare al meglio la vera star della giornata: la pizza romana, declinata nelle sue tre varianti, alla pala, in teglia e tonda. Si parte già dalla mattina perché, i romani ben lo sanno, questo è uno dei pochi prodotti che possono definirsi, senza tema di smentita, all day long. Buona per la colazione, adatta per una merenda o per un pranzo gustoso e, ovviamente, partner ideale per una serata "croccante". E se la prima parte del giorno sarà dedicata alle versioni alla pala e in teglia, dal tramonto entrerà in scena la famosa tonda. E proprio per celebrare questa giornata speciale, la pizza romana il 12 settembre entrerà nei menu anche di quelle pizzerie che usualmente propongono stili differenti, che quindi per quella serata daranno vita a una sorta di limited edition.

Ma non finisce qui, perché quest'anno gli appassionati della pizza romana, e tutti i food lover desiderosi di apprendere la sua storia e le sue varianti, avranno un motivo in più per approfondire il gustoso argomento. Tutte le pizzerie coinvolte, infatti, proporranno, in esclusiva per il Pizza Romana Day®, una "Pizza 100% Lazio", vale a dire realizzata con prodotti provenienti unicamente dal territorio laziale. Tipicità ed eccellenze come il Prosciutto Amatriciano IGP, la Porchetta di Ariccia IGP, la Salsiccia di Marino, ma anche la Mozzarella di Bufala dell'Agro Pontino, l'Olio Extravergine di Oliva della Tuscia DOP o il Pomodoro Fiaschetto di Fondi.

«Il Pizza Romana Day® - sottolinea Lorenza Fumelli, responsabile di Agrodolce.it e ideatrice dell'evento - è realizzato in collaborazione con la Regione Lazio e Arsial e ci è parso giusto far dedicare ad ogni pizzaiolo una ricetta realizzata unicamente con ingredienti laziali. Prodotti ad alto tasso qualitativo che aggiungono valore e gusto alla nostra iniziativa. I consumatori, oltre a "studiare da vicino" le varie declinazioni della pizza romana, potranno così scoprire diverse specialità e apprezzare meglio quelle che già conoscono. Invitiamo tutti gli appassionati a postare sui social network le foto delle proprie pizze 100% Lazio preferite, con gli hashtag #Pizzaromanaday e della pizzeria in cui si trovano».
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CALICI DI STELLE 2019 IN PUGLIA

26/7/2019

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Ad agosto in Puglia, tre serate indimenticabili con i migliori vini della regione.
Tutte le date e le location del tour tra vino e stelle 
“Benvenuti nei territori dei vini e degli oli di Puglia”: è questa la scritta che accoglierà i partecipanti a Calici di Stelle, il galà dei vini del Movimento Turismo del Vino che in Puglia giunge alla sua ventunesima edizione.
Grandi vini, extravergine di qualità, preparazioni d’eccellenza, tra musica e location da sogno, per tre serate indimenticabili nella settimana di San Lorenzo, in tre fra le più belle masserie della regione: si inizia il 2 agosto sul Gargano, da Masseria Giorgio a Mattinata (Fg), per approdare il 7 agosto sulla Costa dei Trulli da Il Melograno a Monopoli (Ba). Gran finale in Salento il 10 agosto, da Masseria Le Stanzie a Supersano (Le).
 
“Quello tra vino e territorio è un binomio vincente, lo sosteniamo da sempre – dichiara la presidente del Movimento Turismo del Vino Puglia Maria Teresa Basile Varvaglione – con la magia di San Lorenzo anche di più. Siamo stati i primi a proporre Calici di Stelle, ventuno anni fa, quando il turismo legato al vino era un campo quasi inesplorato in Puglia. Oggi in questo binomio credono in tanti, e il format di Calici di Stelle viene riproposto e copiato un po’ dovunque. Per questo l’abbiamo rilanciato con una formula nuova, già sperimentata lo scorso anno: più di un semplice evento, una vera e propria esperienza, per gustare la Puglia in tutte le sue sfumature. Puntiamo a un risultato preciso: meno quantità, più qualità, come è da sempre nella filosofia di tutti i nostri produttori. Solo così la Puglia enoturistica può crescere davvero.”
Un vero e proprio scrigno di tesori da scoprire, con un programma ricco e articolato, che vede anche quest’anno la collaborazione con l’Assessorato all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia.
Protagonisti incontrastati delle notti di stelle i vini di 60 produttori soci del Movimento Turismo del Vino Puglia, in un viaggio attraverso i principali territori vitivinicoli di Puglia. In ogni tappa il pubblico troverà in degustazione tutti i Top Wines del Consorzio, dalla Daunia al Salento: etichette di altissimo livello, pluripremiate e rinomate in Italia e all’estero, raccontate dai sommelier della Fondazione Italiana Sommelier Puglia.

Per chi desidera approfondire le eccellenze vitivinicole pugliesi, la degustazione continua nelle Degustazioni guidate di Calici di Stelle: tre momenti in cui mettere a confronto diverse interpretazioni dei grandi autoctoni di Puglia, con degustazioni di rossi e rosati da Nero di Troia, Negroamaro e Primitivo, sempre con la preziosa guida dei relatori sommelier della Fondazione Italiana Sommelier Puglia.
Novità di questa edizione sono le degustazioni guidate degli extravergine di Buonaterra – Movimento Turismo dell’Olio Puglia: due appuntamenti nel corso di ogni serata per conoscere le principali cultivar e le caratteristiche organolettiche degli Extra Top dei consorziati.

Torna “A prova di naso”, il gioco sensoriale che mette alla prova l’olfatto di tutti i partecipanti a caccia del sentore che più si avvicina a quelli dei vitigni autoctoni pugliesi. Si gioca a individuare nel calice i profumi caratteristici di Nero di Troia, Primitivo e Negroamaro, e i nasi più bravi si aggiudicheranno una selezione di vini pugliesi di qualità.
Non mancherà lo spazio dedicato al meglio della gastronomia di Puglia, con il ritorno dell’Area Evo & Food, dove i cuochi e gli artigiani del gusto de La Puglia è Servita proporranno in degustazione alcune delle migliori preparazioni del territorio, in abbinamento agli Evo dei produttori di Buonaterra - Movimento Turismo dell’Olio Puglia. Le proposte saranno curate da Nicola Russo del Ristorante Al Primo Piano (Foggia) per la tappa del 2 agosto, da Alessandro Pizzuto di Stammibene (Bari) per la tappa del 7 agosto e da Domenico Valente della Masseria Torre di Nebbia (Corato – BA) per la tappa del 10 agosto. Ad arricchire la serata, parteciperanno alla tappa di Masseria Il Melograno gli artigiani del gusto de La Puglia è Servita Tuorlo Biancofiore (San Giovanni Rotondo, Fg) e la gelateria Pinagel di Peschici (Fg).
Nell’Isola degli Evo saranno invece presenti, nelle diverse tappe: Bisceglia - Mattinata (Fg), Conte Spagnoletti Zeuli - Andria,  Torrerivera - Andria, Di Molfetta - Bisceglie (Bt), Galantino - Bisceglie (Bt), Lamantea - Bisceglie (Bt), D’Orazio - Conversano (Ba), Sololio - Ostuni (Br), Santoro - San Michele Salentino (Br), Agricola Taurino - Squinzano (Le).
Completano il programma i focus sulla cucina della tradizione, le farine e i grani antichi, con due attività speciali: il 7 agosto, a Masseria Il Melograno, una lezione di cucina pugliese con Alessandro Pizzuto di Stammibene (Bari), che racconterà in un piatto i prodotti degli artigiani del gusto de La Puglia è Servita e le farine di Casillo, mentre il 10 agosto da Masseria Le Stanzie ci sarà “Vino al vino, pane al pane”, la degustazione di pane preparato con i grani antichi Casillo e cotto al momento nello storico forno a legna della masseria.
A Calici di Stelle 2019 anche l’acqua sarà un’eccellenza made in Puglia: partecipa a tutte e tre le tappe Acqua Orsini, offrendo i suoi prodotti con la presentazione dei sommelier dell’acqua FIS.
Esaltare i migliori vini di Puglia attraverso la creatività e l'innovazione gastronomica ai massimi livelli è l'obiettivo al centro delle Cene di Calici di Stelle, pensate per i palati più raffinati. Tavolate conviviali per condividere la magia di una serata in cui vino, musica, arte culinaria e l'atmosfera di una location speciale si sposano in un'esperienza unica. In ogni tappa, menù esclusivi frutto della creatività dei cuochi de “La Puglia è Servita”, insieme in duetti inediti: a Masseria Giorgio, Pasquale Prencipe duetta con Domenico Cilenti del Ristorante Porta di Basso (Peschici - Fg); a Masseria Il Melograno, Vito Casulli duetta con Stefano D’Onghia del ristorante Botteghe Antiche (Putignano - Ba), mentre per la Masseria Le Stanzie si configura un quartetto tutto al femminile, con le cuoche Fernanda Mita, Rosanna Mita, Luigina Pecoraro insieme a Nicolaa Longo della Taverna Le Rune (Bari Torre a Mare). Ad aprire la serata un aperitivo-degustazione sotto le stelle, con i Top Wines ai banchi d’assaggio.
E siccome dove c’è il vino c’è sempre festa, ad ogni tappa si balla con il gruppo di musica folkoristica “U’ munacidde”. Il repertorio pesca nella tradizione popolare per rievocare l’allegra atmosfera delle vecchie osterie, tra canti di vino e di vendemmia, feste contadine e i brindisi che abitualmente si improvvisavano durante le cerimonie nuziali.
Calici di Stelle dura tutto il giorno, con le proposte culturali a cura di Eventi d’Autore, che per ogni tappa invitano i partecipanti a vivere luoghi ed esperienze a stretto contatto con il territorio. Tre le proposte: la visita dell’Agri Museo dell’Olio Extravergine d’Oliva di Masseria Giorgio, le Lezioni di cucina pugliese da Masseria Il Melograno, per finire con la visita al sito archeologico de Le Stanzie, per un vero e proprio tour attraverso il vasto patrimonio enogastronomico, paesaggistico e culturale di questa regione.
Ciliegina sulla torta di questa già ricchissima manifestazione è Calici di Stelle in Cantina, con l’apertura speciale, il 10 agosto, di alcune delle aziende socie, per accogliere visitatori ed enoappassionati con un programma di attività collaterali. Da nord a sud della regione, partecipano a Calici di Stelle in Cantina: Mazzone a Ruvo di Puglia, nella zona di Castel del Monte. Amastuola a Crispiano, Tenute Eméra by Claudio Quarta a Lizzano, Felline a Manduria nelle Terre del Primitivo.
Il programma completo tappa per tappa è disponibile sul sito mtvpuglia.it, via Facebook e Instagram, dove seguire tutti gli eventi minuto per minuto tramite l’hashtag ufficiale #CalicidiStelle19, e attraverso i canali promozionali dei Supermercati Dok e Famila, grazie alla preziosa collaborazione del Gruppo Megamark, partner dell’iniziativa. Sempre tramite il sito www.mtvpuglia.it sarà possibile prenotare e acquistare in prevendita “La Cena di Calici di Stelle” (http://tiny.cc/cds19_cene) e il “Kit Degustazione” (20 euro - http://tiny.cc/CdS19_Acquisto_Kit)  che comprende il calice in vetro con la tasca portacalice, un carnet con 8 ticket-degustazione vino, 1 ticket-degustazione food, una confezione di taralli dell’azienda Agricola del Sole e il salvagoccia a cura dei Supermercati Dok e Famila, nell’ambito del progetto “Goccia a Goccia”, che accompagna le iniziative di MTVPuglia, Buonaterra e La Puglia è Servita in questo 2019. E il guidatore sobrio paga la metà: 10 € comprensive di una degustazione food, per chi vuole comunque godersi la serata senza poter bere vino.
Calici di Stelle è inserita nella programmazione progettuale triennale del Consorzio Movimento Turismo del Vino Puglia dal titolo “Puglia: cultura del vino scoperta di un territorio”, a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione - FSC 2014-2020 “Patto per la Puglia”, Avviso pubblico per iniziative progettuali riguardanti le attività culturali, promosso dall’Assessorato all’Industria turistica e culturale.
Calici di Stelle è un marchio di proprietà del Movimento Turismo del Vino, registrato e protetto giuridicamente per contrastarne qualunque abuso/imitazione e garantire ai consumatori qualità e professionalità nell’accoglienza, tratti distintivi delle cantine MTV.

​LE CANTINE IN DEGUSTAZIONE
DAUNIA E MURGE:
CANTINE LE GROTTE - Apricena (Fg) | D`ALFONSO DEL SORDO - San Severo (Fg) | L’ANTICA CANTINA - San Severo (Fg) | TENUTA COPPADORO - San Severo (Fg) | ALBERTO LONGO - Lucera (Fg) |  OGNISSOLE - Canosa di Puglia (Bt) | MIRVITA OPIFICIUM ARTE VINO - Minervino Murge (Bt) | CONTE SPAGNOLETTI ZEULI - Andria | LA CANTINA DI ANDRIA - Andria | RIVERA - Andria | MASSERIA FARAONA - Corato (Ba) | TORREVENTO - Corato (Ba) | MAZZONE - Ruvo di Puglia (Ba) | LA CANTINA DI RUVO DI PUGLIA - Ruvo di Puglia (Ba) | BOTROMAGNO - Gravina in Puglia (Ba) |
VALLE D'ITRIA E MAGNA GRECIA:
PIETRAVENTOSA - Gioia del Colle (Ba) | CANTINA DEI FRAGNI - Sammichele di Bari (Ba) | COPPI - Turi (Ba) | LOSACCO ANGELA / TAGARO - Locorotondo (Ba) | AMASTUOLA - Massafra (Ta) | VARVAGLIONE - Leporano (Ta) | CANTINE DI LIZZANO - Lizzano (Ta) | | CLAUDIO QUARTA / TENUTE EMERA - Lizzano (Ta) | CANTORE DI CASTELFORTE - Manduria (Ta) | FELLINE - Manduria (Ta) | MASSERIA SURANI TOMMASI WINE - Manduria (Ta) | PRODUTTORI DI MANDURIA - Manduria (Ta) | PLINIANA - Manduria (Ta) | CANTINE SAN GIORGIO - San Giorgio Ionico (Ta) | VETRERE - Taranto | ANTICA MASSERIA JORCHE - Torricella (Ta) | TRULLO DI PEZZA - Torricella (Ta)
SALENTO:
CARVINEA - Carovigno (Br) | CANTINA DI SAN DONACI - San Donaci (Br) | PAOLO LEO - San Donaci (Br)| DUE PALME - Cellino San Marco (Br) | LE VIGNE DI SAMMARCO - Cellino San Marco (Br) | MASSERIA LI VELI - Cellino San Marco (Br) | MASSERIA ALTEMURA - Torre Santa Susanna (Br)| MOCAVERO - Arnesano (Le) | PETRELLI - Carmiano (Le) | CUPERTINUM - Copertino (Le) | MARULLI - Copertino (Le) | PALAMÀ - Cutrofiano (Le) | CASTEL DI SALVE - Depressa di Tricase (Le) | CANTELE - Guagnano (Le) | COSIMO TAURINO - Guagnano (Le) | FEUDI DI GUAGNANO - Guagnano (Le) | AGRICOLE VALLONE - Lecce | APOLLONIO - Monteroni di Lecce (Le) | BONSEGNA - Nardò (Le) | SCHOLA SARMENTI - Nardò (Le) | DE FALCO - Novoli (Le) | CASTELLO MONACI - Salice Salentino (Le) | LEONE DE CASTRIS - Salice Salentino (Le) | TORMARESCA - San Pietro Vernotico (Br) | DUCA CARLO GUARINI - Scorrano (Le) | FIORENTINO - Galantina (Le) | MENHIR - Minervino di Lecce (Le) | MOTTURA - Tuglie (Le)



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50 Top Pizza 2019: "I Masanielli" e "Pepe in Grani" sono le migliori pizzerie d'Italia e del mondo

24/7/2019

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Da sinistra verso destra il podio di 50 Top Pizza 2019: Ciro Salvo (50 Kalò), Franco Pepe (Pepe in Grani), Francesco Martucci (I Masanielli).
Photo Credits Alessandra Farinelli
 
Inedito ex aequo al vertice di 50 Top Pizza, la prima e più importante guida on-line di settore giunta alla sua terza edizione. Le migliori pizzerie d’Italia e del mondo del 2019 sono due: I Masanielli di Francesco Martucci (Caserta) e Pepe in Grani di Franco Pepe (Caiazzo, CE). Una prima volta da numero uno per Martucci, la terza, consecutiva, per Pepe. In terza piazza 50 Kalò di Ciro Salvo (Napoli). Il pizzaiolo partenopeo fa inoltre incetta di riconoscimenti internazionali grazie alla sua sede londinese: 50 Kalò di Ciro Salvo Pizzeria London, dopo il primo posto in 50 Top Europe, si aggiudica infatti anche il Premio Città di Napoli Migliore Pizzeria Napoletana fuori dall’Italia.
L’annuncio è giunto al termine della cerimonia di premiazione svoltasi martedì 23 luglio presso lo storico e suggestivo Teatro Mercadante di Napoli, gremito come non mai dai protagonisti del movimento pizza d’Italia e del resto del globo. Una serata emozionante, atto conclusivo della lunga cavalcata 2018/19 di 50 Top Pizza che con i suoi ispettori ha passato in rassegna ben 1.000 insegne in tutta Italia, giudicando il progetto pizzerie in toto, dalla qualità della proposta cibo all’insieme dei servizi offerti al cliente.
Ad essere rappresentate in classifica sono ben 14 regioni da Nord a Sud dello Stivale, per un quadro complessivo che sottolinea la crescita qualitativa media nell’intero Paese. Naturale il dominio della Campania nella top 50, con ben 18 insegne presenti. Oltre a Napoli, madrepatria della pizza, la provincia di Caserta si conferma l’eldorado del disco di pasta più amato dagli italiani. Lusinghiera la performance del Lazio (con 7 pizzerie) e della Lombardia (6), con Roma e Milano a farla da padrone. Seguono il Veneto (4), ormai altra scuola conclamata, l’Emilia Romagna (3), il Piemonte, la Toscana e la Sicilia (tutte a quota 2). Con un locale infine Liguria, Marche, Abruzzo, Basilicata, Puglia e Sardegna.
Equa distribuzione geografica anche per gli ambitissimi premi speciali. Il Premio Olitalia Pizzaiolo dell’anno 2019 è andato a Pier Daniele Seu di Seu Pizza Illuminati (Roma), il quale, con la pizza Crucifere, crema di senape e nocciole, si aggiudica anche il Premio Pizza Vegana dell’anno. Il Premio S.Pellegrino & Acqua Panna Giovane Pizzaiolo dell’anno 2019 va a Lorenzo Sirabella di Dry Milano, mentre la Pizzeria Da Lioniello, di Succivo (CE), vince il Premio Solania Pizzeria Novità dell’anno 2019. Il Premio D’amico Pizza dell’anno 2019 è per la Cosacca di Francesco&Salvatore Salvo (Napoli).
Di seguito tutti gli altri premi speciali assegnati.
Premio Olitalia Migliore Proposta dei Fritti 2019: Sbanco (Roma);
Premio Consorzio Tutela Prosecco DOC Miglior Servizio di Sala 2019: Pizzaria La Notizia 94 (Napoli);
Premio Birrificio Valsugana Migliore Carta delle Birre 2019: ‘O Scugnizzo (Arezzo);
Premio Consorzio Tutela Prosecco Doc Migliore Carta Dei Vini 2019: Berberè (Castel Maggiore, BO);
Premio Solania Migliore Carta degli Oli Extra Vergine d’Oliva 2019: ‘O Fiore Mio (Faenza, RA);
Premio D’Amico Migliore Proposta Gluten Free 2019: Sara Palmieri - 10 Diego Vitagliano Pizzeria (Napoli);
Premio Pastificio Di Martino Frittatina di Pasta dell’anno 2019: Carlo Sammarco Pizzeria 2.0 (Frattamaggiore, NA);
Premio Birrificio Valsugana Miglior Asporto 2019: Saporè (San Martino Buon Albergo, VR);
Premio Mandara Identità Territoriale 2019: Pupillo Pura Pizza (Priverno, LT);
Premio S.Pellegrino & Acqua Panna Innovazione e Sostenibilità Ambientale 2019: Pizzeria Da Ezio (Alano di Piave, BL);
Premio Scugnizzonapoletano Performance dell’anno 2019: Cocciuto (Milano);
Premio Kimbo Modello d’Ispirazione 2019: Gino Sorbillo di Gino Sorbillo ai Tribunali (Napoli);
Premio Benemerito della Pizza 2019: Massimo Di Porzio, Raffaele Biglietto, Sergio Miccù;
Targa al Merito per l'Associazionismo 2019: Gruppo Piccola Napoli;
Premio Speciale Valorizzazione della Pizza Napoletana Tradizionale nel Mondo 2019: Associazione Mani d’Oro per il trofeo Pulcinella;
Premio Satira 2019: Vincenzo Pagano.
“Siamo davvero orgogliosi e felici – sottolineano i tre curatori del progetto editoriale, Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere – che la cerimonia di premiazione di 50 Top Pizza sia diventata in soli tre anni uno dei momenti più attesi dall’intero movimento. Un evento seguito con passione tanto dagli addetti ai lavori quanto dal pubblico di consumatori.”
Riflettori puntati anche sui riconoscimenti internazionali, con i migliori pizzaioli del “resto del mondo” presenti per ritirare i premi ai locali dei cinque continenti. Di seguito l’elenco di tutti i vincitori.
Premio Solania Migliore Pizzeria in Africa 2019: Massimo's (Città del Capo, Sudafrica);
Premio Birrificio Valsugana Migliore Pizzeria in Sud America 2019: San Paolo (Buenos Aires, Argentina);
Premio D’amico Migliore Pizzeria in Brasile 2019: Bráz Quintal (San Paolo);
Premio Consorzio Tutela Prosecco Doc Migliore Pizzeria in Oceania 2019: 400 Gradi (Brunswick, Australia);
Premio S.Pellegrino & Acqua Panna Migliore Pizzeria in Asia 2019: Kytaly (Hong Kong);
Premio Olitalia Migliore Pizzeria in Giappone 2019: Pizza Studio Tamaky (Tokyo);
50 Top Europe 2019 Premio Fior d’Agerola: 50 Kalò di Ciro Salvo Pizzeria London (Londra, Inghilterra);
50 Top North America 2019 Premio Pastificio Di Martino: Razza Pizza Artigianale (Jersey City, USA);
Premio Città di Napoli Migliore Pizzeria Napoletana fuori dall’Italia 2019: 50 Kalò di Ciro Salvo Pizzeria London (Londra, Inghilterra);
Premio Pastificio Di Martino Valorizzazione del Made in Italy 2019: Eataly.
“Un focus internazionale – ribadiscono i tre curatori – ancora più attento e approfondito che testimonia l’attenzione ormai globale rivolta al pianeta pizza”.
La serata si è conclusa con un party presso lo splendido Roof del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo, con piatti firmati dagli chef Peppe Guida, Pasquale Torrente e Pierpaolo Giorgio.
Di seguito la classifica completa, dalla prima alla cinquantesima posizione, di 50 Top Pizza 2019:
1          Pepe in Grani, Caiazzo (CE), Campania
1          I Masanielli - Francesco Martucci, Caserta, Campania
3          50 Kalò, Napoli, Campania
4          Gino Sorbillo ai Tribunali, Napoli, Campania
5          I Tigli, San Bonifacio (VR), Veneto
6          Francesco&Salvatore Salvo – Chiaia, Napoli, Campania
7          Pizzaria La Notizia 94, Napoli, Campania
8          Seu Pizza Illuminati, Roma, Lazio
9          Casa Vitiello, Caserta, Campania
10        La Gatta Mangiona, Roma, Lazio
11        Pizzaria La Notizia 53, Napoli, Campania
12        Renato Bosco Pizzeria, San Martino Buon Albergo (VR), Veneto
13        Pizzeria Starita a Materdei, Napoli, Campania
14        Berberè, Castel Maggiore (BO), Emilia-Romagna
15        Da Zero, Milano, Lombardia
16        Francesco&Salvatore Salvo - San Giorgio, San Giorgio a Cremano (NA), Campania
17        Cocciuto, Milano, Lombardia
18        La Masardona, Napoli, Campania
19        Patrick Ricci – Terra, Grani, Esplorazioni, San Mauro Torinese (TO), Piemonte
20        Pignalosa Pizzeria, Salerno, Campania
21        10 Diego Vitagliano Pizzeria, Napoli, Campania
22        Pizzeria Apogeo, Pietrasanta (LU), Toscana
23        ‘O Scugnizzo, Arezzo, Toscana
24        In Fucina, Roma, Lazio
25        Pizzeria Da Attilio, Napoli, Campania
26        ‘O Fiore Mio, Faenza (RA), Emilia-Romagna
27        Carlo Sammarco Pizzeria 2.0, Frattamaggiore (NA), Campania
28        Tonda, Roma, Lazio
29        Pizzeria Da Lioniello, Succivo (CE), Campania
30        Pizzeria Da Ezio, Alano di Piave (BL), Veneto
31        Piccola Piedigrotta, Reggio Emilia, Emilia-Romagna
32        Dry, Milano, Lombardia
33        I Masanielli - Sasà Martucci, Caserta, Campania
34        Grigoris, Mestre (VE), Veneto
35        Officine del Cibo, Sarzana (SP), Liguria
36        Fandango Racconti di Grani, Scalera (PZ), Basilicata
37        Enosteria Lipen, Triuggio (MB), Lombardia
38        Giangi Pizzeria Gourmet, Arielli (CH), Abruzzo
39        Frumento, Acireale (CT), Sicilia
40        Framento, Cagliari, Sardegna
41        La Braciera, Palermo, Sicilia
42        Marghe, Milano, Lombardia
43        L'Osteria di Birra del Borgo, Roma, Lazio
44        Osteria Pizzeria Per Bacco, La Morra (CN), Piemonte
45        400 Gradi, Lecce, Puglia
46        Pupillo Pura Pizza, Priverno (LT), Lazio
47        Lievito Madre al Duomo, Milano, Lombardia
48        Isabella De Cham Pizza Fritta, Napoli, Campania
49        Pizzeria Mamma Rosa, Ortezzano (FM), Marche
50        Sbanco, Roma, Lazio
 
I principi di 50 Top Pizza: https://www.50toppizza.it/i-nostri-principi/
Partners dell’iniziativa:
Pastificio Di Martino, S.Pellegrino & Acqua Panna, Consorzio di Tutela del Prosecco DOC, Olitalia, D’Amico, Birrificio Valsugana, Fior d’Agerola, Solania, Kimbo, Mandara, Scugnizzo Napoletano.
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La macchina delle Olimpiadi della Vera Pizza Napoletana scalda i forni: dall’8 luglio a Napoli in gara 150 pizzaioli da 20 paesi

4/7/2019

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Circa 150 pizzaioli italiani e stranieri, 20 Nazioni partecipanti, 5 discipline, una competizione per under35, un web contest per eleggere la migliore pizzeria dell’anno, oltre 1000 operatori attesi e 3 intensi giorni ad alto tasso competitivo. Sono questi, in sintesi, i numeri delle Olimpiadi della Vera Pizza Napoletana, che prenderanno il via l’8 luglio a Napoli, presso la sede dell’Associazione Verace Pizza Napoletana – AVPN, in via Capodimonte 19A.
Dal Giappone al Brasile, dagli Usa all’Australia, passando per Cile, Malesia, Thailandia e naturalmente Italia, arrivano da ogni parte del pianeta gli ‘atleti’ che si daranno battaglia per conquistare le agognate medaglie d’oro, d’argento e di bronzo nella categoria singolo e per Paese. Fino al 10 luglio si sfideranno nelle seguenti discipline: “Vera Pizza Napoletana”, “Per Gourmet”, “Gluten free”, “Pizza Fritta” e “Mastunicola”. Nutrita, ça va sans dire, la delegazione italiana con 77 professionisti provenienti da tutto lo Stivale, Campania in testa. Ma a fare la parte del leone c’è anche il dream team giapponese (21 pizzaioli) e quello americano (11), seguiti dai rappresentanti di Brasile (4) e Australia (3). Quaranta, in particolare, le giovani promesse che gareggeranno in un concorso ad hoc per conquistare il titolo di pizzaiolo under 35, dopo aver superato i gironi intercontinentali di qualificazione e una selezione che ha coinvolto circa 300 concorrenti.
A sancire l’inizio dell’avventura, sarà la cerimonia inaugurale con l’accensione del forno olimpico e, a seguire, la grande convention internazionale di AVPN, che quest’anno festeggia il suo 35esimo anniversario e per l’occasione aggiorna alcune regole del Disciplinare internazionale della Vera Pizza Napoletana. Un upgrade che è in linea con l’evoluzione della professione di pizzaiuolo napoletano e della sua arte, celebrata ormai in tutto il mondo e da due anni riconosciuta patrimonio culturale dell’umanità dall’Unesco.
“Questi Giochi olimpici - dichiara Antonio Pace, presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana - rappresentano non solo una grande competizione agonistica, dove i più bravi maestri pizzaioli del mondo potranno dimostrare talento e tecnica, ma anche una straordinaria occasione di confronto e riflessione. Il convegno di apertura chiama infatti a raccolta gli stati generali del nostro settore per fare il punto sul presente e sul futuro della vera pizza napoletana e del relativo mestiere.  Entrambi di origine antichissima ma comunque capaci di evolversi di pari passo con le esigenze e le abitudini dei consumatori contemporanei. Per tale ragione, abbiamo colto la necessità di aggiornare alcune parti del nostro disciplinare internazionale che, pur codificando le regole trasmesse oralmente da generazioni di pizzaioli napoletani, oggi non può non tenere conto di questo processo rivoluzionario ed evolutivo. Ciò chiaramente sempre in un’ottica di valorizzazione e salvaguardia della ricetta tradizionale della vera pizza napoletana, della sua cultura e della sua artigianalità”.   
Si scaldano dunque i forni per quello che si preannuncia un appuntamento imperdibile per gli addetti ai lavori e gli associati AVPN che nel corso della tre giorni olimpica potranno assistere anche alla sottoscrizione del Manifesto della Verace Pizza Napoletana, elaborato sulla base dei principi etico-professionali sanciti dall’attuale decalogo dell’Associazione.
Ma si infiammano pure i campi di gara, che apriranno i battenti già dal pomeriggio dell’8 luglio con la preparazione degli impasti. Il 9 luglio si entra nel vivo della competizione con le giurie tecniche impegnate in intense sessioni di degustazioni e valutazioni alla cieca per le discipline Vera Pizza Napoletana, Per Gourmet e Mastunicola e per il concorso Under 35, mentre la mattina del 10 luglio sarà il turno dei concorrenti della Pizza fritta e della Pizza senza glutine. Per ogni competizione saranno espressi voti in 100/100 e successivamente, in base alla media dei punti di ogni pizzaiolo (ottenuta dalla semplice media matematica di tutte le schede compilate dai giurati), saranno elaborate le classifiche, a cui si affiancheranno anche le graduatorie per nazione.
Non resta poi che attendere la serata finale di gala per scoprire chi salirà sul podio, nel corso della cerimonia di chiusura dei Giochi olimpici che si svolgerà presso la prestigiosa sede del Circolo Canottieri Napoli. Una grande festa-spettacolo, quest’ultima (solo su invito), intitolata Pizza con le Stelle che, oltre alle premiazioni - che si svolgeranno alla presenza di vip e personalità di spicco del mondo dello spettacolo, dello sport e della gastronomia - vedrà di scena una sorta di gara nella gara con grandi chef e maestri AVPN chiamati a cimentarsi in divertenti show cooking a squadre per conquistare il giudizio della speciale giuria della serata.
Ma le sorprese non finiscono qui. Il finale di gara decreterà infatti anche la migliore pizzeria dell’anno, vincitrice del ‘Best Pizzeria AVPN 2019’. Il contest online lanciato il 27 giugno scorso che, dopo la prima fase aperta al giudizio del pubblico per scegliere le top 5 finaliste tra le oltre 790 affiliate all’Associazione nel mondo, vede un panel di esperti a lavoro per selezionare la numero uno che più di tutte soddisfa i diversi criteri previsti dal concorso (qualità, selezione delle materie prime, abbinamenti, servizio di sala e cura dell’estetica del locale). Alla Best Pizzeria AVPN 2019 sarà consegnata in premio una scultura di Pulcinella realizzata dall’artista Pasquale Manzo, autore della stessa etichetta apposta sulla birra Pullicenhell, creata in esclusiva per AVPN dal micro birrificio napoletano KBirr.
Per info sulle Olimpiadi della Vera Pizza Napoletana: olimpiadi.pizzanapoletana.org

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Associazione Verace Pizza Napoletana
Via Capodimonte 19° - 80131 Napoli - Italia
Tel/Fax: +39 081 420 12 05 (lunedì - venerdì 10:00-13:30 / 15:00-18:00)
www.pizzanapoletana.org
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Bererosa: torna il 2 luglio a Roma il grande evento glamour dedicato ai vini rosati di tutta Italia

24/6/2019

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Sarà ancora una volta una “vie en rose” sull’universo enoico d’Italia in rosa, ma anche uno degli eventi più attesi dell’estate romana, capace di coinvolgere migliaia di visitatori. Il 2 luglio va di scena infatti Bererosa, l’appuntamento targato Cucina & Vini, che torna per l’ottavo anno consecutivo nella Capitale, animando i saloni e i giardini del suggestivo Palazzo Brancaccio con una carrellata di etichette in arrivo da tutto lo Stivale e sfiziose proposte food in abbinamento.
Oltre 70 le aziende vinicole schierate nei banchi d’assaggio con più di 200 etichette tra rosati fermi e mossi. In testa ovviamente il dream team della Puglia pronto a sbarcare a Roma grazie anche alla collaborazione con il Movimento Turismo Vino Puglia. Ma in prima linea ci saranno pure la squadra dell’Abruzzo, con alcune aziende capitanate dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, e una nutrita rappresentanza di bolle en rose made in Lombardia e Veneto. Sarà perciò un’occasione imperdibile per toccare con mano le migliori espressioni vinicole in rosa e per conoscere da vicino l’eterogenea produzione top del Belpaese. Il tutto nel corso di una grande degustazione che solo lo scorso anno ha attirato più di 3mila visitatori.
“Otto anni fa - spiega Francesco D’Agostino, direttore responsabile di Cucina & Vini – abbiamo ideato questo evento poiché avevamo intercettato il potenziale interesse e l’utilità che poteva riscontrare un appuntamento interamente dedicato alla promozione del bere rosa. In quel periodo, infatti, a livello statistico questo tipo di produzione nel Paese cresceva come mai in precedenza, fino a raggiungere il picco di oltre 5 milioni di ettolitri nel 2010, ben oltre il 10% di tutto il vino prodotto in quell’anno. Un boom che ha coinciso con l’escalation oltreconfine dell’Italia, che si afferma come primo esportatore mondiale di vini rosa con più di 4 milioni di ettolitri, coprendo circa il 25% del mercato mondiale. A seguire è però iniziata la decrescita produttiva, che ci ha portato a posizionarci oggi poco sopra i 2 milioni di ettolitri l’anno, per metà esportati, su un mercato globale che si avvicina alla soglia dei 25 milioni di ettolitri. Quindi un processo dove l’Italia ha perso molto più spazio in termini di quantità, concentrando la produzione sull’aspetto qualitativo, per la maggioranza su vini Doc o Igt. E proprio la qualità sarà ancora una volta il tratto distintivo dell’edizione 2019, che si preannuncia imperdibile, visto l’entusiasmo crescente dei consumatori e l’interesse sempre più marcato di ristoratori ed enotecari, che vedono in Bererosa non solo una ‘piazza’ strategica per individuare le etichette da inserire nella carte dei vini, ma anche un’occasione fondamentale per sensibilizzare il grande pubblico al consumo di vino rosa tutto l’anno, quindi non solo d’estate”.
Come per tutti gli eventi targati Cucina & Vini, il vino sarà certamente la star dell’evento capitolino ma non mancherà un’interessante proposta gastronomica da abbinare ai numerosi rosati in degustazione. Quattro, in particolare, le postazioni di street food di Bererosa 2019:
• Il Maritozzo Rosso: Edoardo Fraioli propone svariate versioni del maritozzo romano in versione gourmet.
• Meglio Fresco Pescheria: Arturo & Mary, coppia nella vita e nel lavoro, presentano le loro selezioni di crudi, tra cui le ostriche, e una vasta scelta di piatti cotti.
• La Bottega dell’Oliva Ascolana: direttamente da Ascoli Piceno arrivano a Roma olive ascolane e cremini, fritti al momento e serviti nei classici cartocci di carta paglia. Per gli amanti delle ricercatezze regionali, spazio anche ai piconi, fragranti soufflé di formaggio avvolti in una pasta croccante.
• Optymum: Gianluca Saccente, giovane titolare di questa azienda di selezione e distribuzione alimentare, è pronto per preparare taglieri di salumi e formaggi che si sposano perfettamente con le etichette rosate in degustazione.
Per l’edizione n. 8, infine, continua il sodalizio con Diam Bouchage, azienda di punta nella produzione di tappi tecnici in sughero e importante partner tecnico anche quest’anno, e con Fratelli Milano Italian Coffee, giovane realtà romana specializzata nella selezione, tostatura e miscelatura per singole origini dei migliori caffè del mondo. New entry è invece l’Agenzia GroupAma Assipaoli srl di Roma.

Bererosa 2019
Martedì 2 luglio
Roma, Palazzo Brancaccio - Viale del Monte Oppio, 7
Ingresso addetti ai lavori ore 15:00
Ingresso al pubblico ore 16:00
Costo biglietto: € 15 (include calice e sacca porta bicchiere)
Ingresso ridotto per sommelier: € 10 mostrando la tessera associativa in biglietteria
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Apre a Roma il Verve Restaurant

29/5/2019

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Aperto tutte le sere - Chiuso il Lunedì
Via Giulia, 131 - Roma
Tel. 06.31.07.68.28 - info@ververestaurant.it
www.ververestaurant.it
#ververestaurant

​​Nato dall'amore di Renzo Valeriani e di sua moglie Eleonora, per il buon cibo e la convivialità, VERVE è un luogo di grande fascino ed eleganza, avvolgente e lussuoso ove tutto il colore si racchiude nei piatti dello chef Adriano Magnoli e della pastry chef Antonella Mascolo.
Renzo Valeriani, romano di nascita ma spesso in giro per il mondo, nasce come imprenditore del settore immobiliare e si appassiona all'hotellerie di alta fascia e alla ristorazione quando nel 2016 apre, come proprietario, il Roma Luxus Hotel e Madre - Cevice, pizza e spiriti (locale super trendy della capitale che esprime un grande cucina e pizzeria di livello) e l'hotel di charme The H'All in società con uno chef romano stellato. In lui e in sua moglie Eleonora, la scoperta di un mondo così differente ma così "buono" gli dona la spinta per andare avanti in questo settore proseguendo in maniera ancora più decisa il suo percorso nel mondo della ristorazione. L'incontro con i due chef avviene al momento giusto e giusto è il feeling per costruire un nuovo ristorante che sia un punto di riferimento sia per la città che a livello internazionale: la scelta cade sul ristorante dell'Hotel D.O.M. per la sua collocazione centrale, per il punto di riferimento sia per la città sia a livello internazionale, per l’eleganza dei suoi spazi interni che esalta la bellezza dello storico palazzo che lo ospita, per la terrazza luminosa (vera terrazza estiva romana, senza verande) che fa vivere il fiume come una realtà in movimento e che fa toccare i tetti e le cupole di una Roma rinascimentale. Così preziosi velluti bordeaux, luci soffuse, legni pregiati e opere d’arte avvolgono gli ospiti in un’eleganza senza tempo.
Ma anche la più bella costruzione architettonica è vuota senza un'anima e la cucina è l'anima di VERVE. 
 
 
 
La filosofia di cucina che i due chef esprimono è legata alla valorizzazione dei prodotti del territorio mantenendo una grande integrità dei sapori: è una cucina essenziale e rigorosa, senza sbavature, che rende ogni ingrediente riconoscibile per chi mangia i loro piatti e i loro dolci. 
Il nome Verve è un termine che si pronuncia nello stesso modo in più idiomi e vuol dire, brio, entusiasmo, brillantezza, termini che ben riassumono tutto il desiderio di costruire un luogo che sia pieno di gioia e cose buone.
Verve apre le sue porte l'8 maggio, è da inizio al suo cammino, che sempre ci offre grandi opportunità se si hanno  determinazione e conoscenza.
 
 
 
VERVE Restaurant – LA CUCINA
 
Il menu di Verve racchiude tanta tradizione italiana trasformata e resa particolare da sapienti tecniche di cottura e diversi usi della materia prima.
La continua ricerca di piccoli produttori locali rende il menu sempre vario, a seconda della disponibilità del contadino o del piccolo produttore: anche in una semplice misticanza si potranno trovare erbe diverse ogni volta. E proprio per venire incontro alle esigenze variegate degli ospiti, in ogni proposta della carta si ha sempre una scelta vegetariana. Il concetto fondamentale della cucina espressa da Adriano Magnoli è l’essenzialità: nessun elemento del piatto è in eccesso, nessuna concessione al barocchismo viene concesso: si torna alle origini del prodotto che è protagonista della ricetta (che sia carme, pesce, un legume od ortaggi), mantenuto integro e sempre riconoscibile. Il sapore è quindi intenso e netto, sempre a favore di una giusta sapidità, di un pizzico di amaro e con alcune dolcezze inaspettate che danno equilibrio.
 
Adriano Magnoli, romano di origine, muove i primi passi nella sua città ma armato della sua grande curiosità si spinge fino all’altra parte del mondo, per iniziare a collezionare importanti esperienze che lo portano a costruire un curriculum di tutto rispetto tra Londra, Miami, Salina e Roma.
A Londra si afferma nella brigata di Zafferano, 1 Stella Michelin, e a Roma lavora con importanti chef come Severino Gaiezza e Marco Milani fino ad approdare nella cucina di All’oro come Sous chef, al fianco di Riccardo Di Giacinto, che ha segnato più di ogni altra esperienza la sua carriera ed è con la prima consulenza dello chef di All’oro che a soli 26 anni dirige la cucina di un resort 5 stelle a Salina (Capofaro Malvasia e resort).
È qui che durante un percorso decennale inizia a lavorare con Antonella Mascolo, pastry chef.
Anche lei ha maturato importanti esperienze al fianco di pasticceri come Thierry Tostevint ed Elnava De Rosa nel 2 stelle Michelin di Oliver Glowig, esperienze che le hanno dato basi importanti sulla pasticceria classica che ha applicato poi sulla pasticceria moderna tirando fuori così tutto il suo carattere.
 
Verve è anche libertà per l’ospite di spaziare tra i piatti del menu senza limiti.
Infatti, molto particolari i due menu degustazione, FATE VOBIS e FAMO NOBIS. Il primo permette al cliente di scegliere dalla carta 4 portate a sua scelta mentre il secondo lascia allo chef la libertà di condurre l'ospite in un percorso di gusto secondo la sua visione della cucina, composto da 7 portate, per far vivere in pieno l’esperienza VERVE!
Da Verve si viene accolti con una deliziosa entrée, con un bellissimo gioco di consistenze tra il soffice BUN CON ALICI, la fresca TARTARE DI RAPA ROSSA e la croccante BAGUETTE CON LARDO DI CINTA SENESE.
Il Pane, un fondamentale della tavola, viene fatto in casa, i grissini sono tirati tutti a mano, uno a uno.
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La mozzarella in carrozza non può mancare tra i piatti della cucina romana e qui la troviamo sotto forma di una piccola crocchetta accompagnata da calamaro e lattuga che alleggeriscono e rendono piacevole il fritto.
Tra i primi piatti troviamo lo SPAGHETTONE AIO E OIO, FRIGGITELLI E BIANCHETTI, dove la dolcezza del friggitello accompagna la cremosità della salsa aglio e olio. Altro piatto di ispirazione romana con carciofi e animelle, è la FETTUCCELLA CACIO E PEPE CON CARCIOFI E ANIMELLE, fatta a mano, arrotolata e croccante sotto.
Immancabile il POLLO CON I PEPERONI, uno dei piatti simbolo della domenica estiva in famiglia, un piatto che racchiude in sé una sorpresa, il pollo tirato finissimo e richiuso a formare un saccottino che al suo interno cela una crema di peperoni. AGNELLO CACIO E OVO CON ERBETTE DI CAMPAGNA, dove il cacio e l’uovo sono la parte fredda e giocosa del piatto in contrasto con l’agnello caldo.
Tra i dolci, anche loro un richiamo alla romanità che in questo menù è un omaggio alla città, i SAMPIETRINI DI ROMA dove cubetti croccanti ripieni di ricotta e miele e panpepato si alternano a una frolla di visciole che ci riporta a un altro grande classico, la crostata di visciole e la colazione degli antichi romani.
Ancora restando nella tradizione delle crostate, NON UNA SEMPLICE CROSTATINA DI FRUTTA, dove la classica frolla con la frutta viene stravolta nella forma, gli ingredienti classici li ritroviamo tutti ma con qualche sorpresa.
 

Aperto tutte le sere - Chiuso il Lunedì
Via Giulia, 131 - Roma
Tel. 06.31.07.68.28 - info@ververestaurant.it
www.ververestaurant.it
#ververestaurant
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Pappardelle piccanti con robiola e olive

13/5/2019

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PAPPARDELLE PICCANTI CON ROBIOLA E OLIVE
Ingredienti per 4 persone:
PAPPARDELLE FRESCHE 400 g
POMODORINI 400 g
PECORINO 80 g
ROBIOLA 150 g
OLIVE TAGGIASCHE SOTT’OLIO 100 g
PEPERONCINO
BASILICO
SALE PEPE E OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA
Frullare i pomodori con il pecorino (togliere acqua di vegetazione e semi) olio e peperoncino. Nel frattempo cuocere la pasta e scolarla al dente. Condire le fettuccine con la salsa ottenuta, spargendo sopra la robiola sbriciolata e le olive (metà tagliuzzate e metà intere) e terminare con foglie di basilico.
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Lasagne di primavera

29/4/2019

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LASAGNA CON PISELLI, ASPARAGI E CIPOLLOTTI
Ingredienti per 4 persone:
FARINA 00 400 g
5 UOVA
PISELLI SGUSCIATI 300 g
CIPOLLOTTI 150 g
ASPARAGI 250 g
SCAMORZA AFFUMICATA 100 g
RICOTTA 200 g
PECORINO GRATTUGIATO 120 g
SEMOLA RIMACINATA DI GRANO DURO 100 g
POMODORINI CILIEGINI 100 g
LATTE 100 ml
AMIDO DI MAIS 1 CUCCHIAINO
 
Impastate la farina 00 e la semola rimacinata con le uova e 50-60 g di acqua. Dovrete ottenere una pasta soda ma malleabile. Formate una palla e lasciatela riposare per 1 ora in frigo in una ciotola sigillata con la pellicola. Dividete a metà i pomodorini, accomodateli su una placca unta di olio, spolverizzateli di sale e infornateli a 150 °C per 30’. Lessate i piselli per 1-2’. Insaporiteli in padella con poco olio e sale per 1-2’. Dividete i cipollotti a metà nel senso della lunghezza e poi in tocchetti. Lessate gli asparagi mondati e tagliateli a tocchettini. Rosolateli in padella con olio e sale per 15’. Stemperate 25 g di amido di mais in poca acqua fredda. Scaldate il latte quasi fino al bollore, unite sale, pepe e l’amido di mais sciolto nell’acqua; mescolate e cuocete per 4’, poi togliete dal fuoco e fate intiepidire. Aggiungete 200 g di ricotta fresca e unite 80 g di grana grattugiato oppure, a piacere, di pecorino mezzano grattugiato. Mescolate fino a ottenere una crema omogenea e non troppo densa. Tirate la pasta in sfoglie molto sottili e dividetele in quadrati di circa 10 cm di lato. Lessate i quadrati di pasta in acqua bollente salata per 1’. Scolateli, immergeteli brevemente in una ciotola di acqua fredda, poi sgocciolateli e asciugateli su un canovaccio. Distribuite poca crema alla ricotta sul fondo di una pirofila, fate un primo strato di quadrati di pasta, poi farcite con i piselli, i cipollotti, qualche fettina di ricotta e qualche pomodorino al forno. Fate un nuovo strato con la crema alla ricotta e proseguite in quest’ordine fino a terminare gli ingredienti. Completate spolverizzando la superficie con il resto del grana. Infornate a 200 °C per 10’ nel forno ventilato. Sfornate e servite subito.
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Colomba veloce alle mandorle

18/4/2019

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COLOMBA ALLE MANDORLE
Ingredienti per 4 persone:
farina manitoba 350 g
3 uova bio
zucchero semolato 200 g
latte 200 ml
mandorle sgusciate 50 g
arance candite e canditi 100 g
1 bustina di lievito per torte salate
1 arancia
Burro 100 g
 
Separate i tuorli dagli albumi, mettete da parte. In un recipiente lavorate con le fruste il burro con lo zucchero semolato, fino ad ottenere una crema morbida, chiara e spumosa. Aggiungete i tuorli, uno per volta. Unite la scorza di arancia e la buccia di limone grattugiate, le mandorle ridotte in farina (o quelle normali) e le arance candite, se le usate. Incorporate all'impasto anche la farina setacciata con il lievito. Unite il latte, fino ad ottenere un composto piuttosto morbido, come quello di una torta. Montate gli albumi a neve ferma e uniteli all'impasto aiutandovi con un leccapentole, con il classico movimento dall'alto verso il basso. Versate l'impasto nello stampo e decorate la superficie con granella di zucchero e mandorle non pelate. Infornate a 170°C/175°C forno statico per circa un'ora, un'ora e un quarto. Fate la prova stecchino.
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SPÄTZLE tirolesi con verdure di Primavera

12/4/2019

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SPÄTZLE TIROLESI CON VERDURE DI PRIMAVERA
Ingredienti per 4 persone:
4 UOVA
FARINA DI SEMOLA 400 g
ZUCCHINE 350 g
ASPARAGI 150 g
SPINACI 50 g
LATTE 200 ml
BURRO 50 g
½ PORRO
SPECK 100 g

RICOTTA AFFUMICATA q.b.
​ERBE AROMATICHE

 
Preparate l’impasto degli spätzle e lasciatelo riposare (farina, uova, sale) e purea di spinaci. Per favorire la buona riuscita degli spätzle, lavorate il composto con una spatola o con un leccapentole e rigiratelo sbattendolo un po’ sulle pareti della ciotola. Nel frattempo lavate e mondate le verdure. Tritate il porro e riducete a rondelle gli asparagi verdi e le zucchine novelle. Scaldate una padella, fate fondere il burro e rosolate le verdure a fuoco basso. Coprite e stufatele aggiungendo poca acqua per ammorbidirle. Portate a ebollizione abbondante acqua salata. Servendovi dell’apposito attrezzo per formare gli spätzle, versate un terzo del composto nell’apposita bocchetta e lasciatelo defluire lentamente nell’acqua calda. Se invece ne siete sprovvisti, potete utilizzare uno schiacciapatate a fori un po’ larghi: riempitelo con la pastella e fate gocciolare l’impasto nell’acqua bollente. Raccoglieteli poi con un mestolo forato, sgocciolateli bene e tuffateli nel sughino a base di verdure. Ripetete l’operazione con la parte restante di pastella fino al suo termine. Mantecate gli spätzle con un mestolo d’acqua di cottura e aggiungete solo alla fine gli spinaci novelli. Infine aggiungete lo speck tagliato a cubetti. Spolverate con erbe aromatiche tritate, impiattate e grattugiate sul piatto la ricotta affumicata.
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    Giampaolo Trombetti

    Autore tv da 25 anni, produttore, regista, ex-responsabile del canale tv ALICE in Italia e proprietario dell'emittente tv GIAMPA TV in Germania, Austria, Svizzera. Precedentemente autore per format Rai (Miss Italia, Linea Verde, Unomattina, Lineablu, RaiRadio3, Domenica in, Partita Doppia, Numero Uno, Sanremo, In famiglia, Partita del Cuore etc...), oltre a Mediaset (Buona Domenica, Stelle del Mediterraneo) ed Endemol (socio fondatore della Prova del Cuoco, Affari di Cuore, Al posto tuo, Un pugno e una carezza), ho partecipato al lancio de La/. A livello internazionale ho diretto Alice Deutschland, attualmente collaboraboro con ProSieben Sat1 e Bayerischer Rundfunk. Ho lavorato per France TV, Euronews e il canale tv Arte. Collaboro con il Parc de la Villette e L'Ente del Turismo Francese. Documentarista per Biennale di Venezia e appassionato di arte contemporanea.

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