Siamo tornati molte volte lo scorso anno a Palermo (ben 7 volte nell'arco dei 12 mesi). Una delle esperienze più belle è stato sicuramente il pranzo presso il ristorante I Cucci, nel cuore di Palermo. Il locale si trova in Piazza Bologni. La piazza è una delle operazioni più riuscite di riqualificazione della nuova Palermo, passata in pochi mesi da parcheggio ad area pedonale, ha ne I Cucci il suo punto nevralgico: un ristorante, un bistrot, una caffetteria, un luogo dove ritrovarsi per un aperitivo. Il ristorante I Cucci vive uno scambio simbiotico con la piazza, la rende viva e ne trae beneficio a sua volta, lo staff di sala è sempre pronto a ricevere palermitani e stranieri a qualsiasi ora, la cucina sempre aperta e i camerieri plurilingue ne fanno uno dei luoghi più accoglienti della città, ma la lingua che la fa da padrone tra i tavoli e in cucina è l’albanese o meglio l’ Arbëreshë.
E' un ristorante che consigliamo vivamente a Palermo, perchè racconta le ricette della tradizione e le propone in una versione aggiornata esaltando i sapori dei prodotti del territorio. Tra primi della tradizione, secondi, dolci c'è davvero l'imbarazzo della scelta, ma tutto merita di essere assaggiato e ogni portata è una vera sorpresa. Giorgio, Nicola e Giuseppe Stassi, i proprietari e gestori de I Cucci, sono infatti originari di Piana degli Albanesi e hanno deciso di creare un avamposto della bontà dei prodotti del loro paese in città.“Il nostro è un format di ristorazione semplice -afferma Giorgio Stassi- la materia eccellente è al primo posto, poi abbiamo deciso di tenere la cucina sempre aperta e di proporre ai clienti, spesso turisti con abitudini alimentari diverse rispetto ai nostri orari del pranzo e della cena, delle proposte gastronomiche interessanti da poter gustare a qualsiasi orario. Per questa ragione abbiamo deciso che I Cucci sarebbe stato un Bistrorante, una parola che ci piace per definire il nostro concetto di ristorazione: un posto comodo, pratico e accogliente come un bistrot ma con proposte gastronomiche elevate come un ristorante. Abbiamo aperto da poco ma stiamo lavorando tanto, siamo un gruppo di persone ambiziose ma con i piedi per terra, per questo stiamo già pensando di riproporre il concetto del Bistrorante I Cucci, anche in altre città, magari fuori dalla Sicilia.” Il nome dell’insegna è invece stato ispirato dal soprannome che la famiglia dei tre fratelli porta da generazioni: Cucci deriva dall’Albanese Kuqe che significa rosso di capelli, rosso come la passione per le cose fatte bene che è palpabile e concreta in tutto il ristorante, dalla sala alla cucina. Ed è proprio dalla cucina che arriva la sorpresa più bella: Sarah Bonsangue, classe 1985, capello corto e foulard sempre in testa a raccogliere i sottili capelli biondi, esile come un fuscello a vederla da lontano non ci si spiega come possa maneggiare coltelli e padelle che sembrano avere il doppio del suo peso, eppure la sua forza è straordinaria. Chef autodidatta, Sarah nella vita si stava preparando a fare tutt’altro, prende una laurea in Scienze della Comunicazione con una tesi sulle scene di preparazione del cibo nel cinema, ma dopo aver messo in tasca la pergamena capisce che quella di pentole e padelle non poteva rimanere solo una passione con cui deliziare amici e parenti. Incoraggiata dal suo compagno decide di intraprendere la carriera da Chef e comincia a frequentare i fornelli di alcuni noti ristoranti in città. Spadellando, spadellando si avvicenda nelle cucine di Perciasacchi e Locanda del Gusto, fino ad approdare alla sua esperienza più formativa: il ristorante stellato “I Pupi”, gestito da quello che oggi Sarah definisce il suo maestro, Tony Lo Coco. Ma il tempo tra le infuocate cucine di un ristorante stellato passa in fretta ed è già l’ora di riprendere la marcia verso un nuovo progetto, Sarah e i fratelli Stassi si incontrano nel posto giusto al momento giusto, tramite alcune comuni amicizie nel settore, si guardano, si studiano, si annusano, si danno un appuntamento e da quell’appuntamento non si sono più lasciati. Una storia professionale fatta di rispetto e affetto reciproco, di sentimenti sinceri e arrabbiature toste, esattamente come in una famiglia. La cucina di Sarah rispecchia tutto questo, piatti con una forte impronta di tradizione e identità ma con un taglio contemporaneo, ricercato ed intrinsecamente eleganti. Proposte gastronomiche che cercano accordi sinestetici tra gusto, colori, texture e soprattutto profumi. L’ accostamento di aromi e odori mediterranei nella costruzione di un piatto è per Sarah l’elemento imprescindibile attraverso cui esprimere la sua personalità. La sua firma è un gioco di frutta e note agrumate lì dove non te le aspetti, l’identità è una sicilianità che guarda all’essenziale, fatta di un equilibrio tutto contemporaneo tra dolce e salato, una nuova cucina tradizionale dove gli ingredienti principali sono la forza dei sapori e la passione per gli accostamenti inediti. Una nuova cucina palermitana che si lascia alle spalle la pesantezza del passato, si reinventa e guarda fiduciosa al futuro, esattamente come questa città che, con tutti i limiti del caso, sembra avere finalmente iniziato la sua corsa verso la contemporaneità. I Cucci Bistrorante Piazza Bologni, 3 90143, Palermo 091 7477151
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Novembre 2020
Giampaolo TrombettiAutore tv da 25 anni, produttore, regista, ex-responsabile del canale tv ALICE in Italia e proprietario dell'emittente tv GIAMPA TV in Germania, Austria, Svizzera. Precedentemente autore per format Rai (Miss Italia, Linea Verde, Unomattina, Lineablu, RaiRadio3, Domenica in, Partita Doppia, Numero Uno, Sanremo, In famiglia, Partita del Cuore etc...), oltre a Mediaset (Buona Domenica, Stelle del Mediterraneo) ed Endemol (socio fondatore della Prova del Cuoco, Affari di Cuore, Al posto tuo, Un pugno e una carezza), ho partecipato al lancio de La/. A livello internazionale ho diretto Alice Deutschland, attualmente collaboraboro con ProSieben Sat1 e Bayerischer Rundfunk. Ho lavorato per France TV, Euronews e il canale tv Arte. Collaboro con il Parc de la Villette e L'Ente del Turismo Francese. Documentarista per Biennale di Venezia e appassionato di arte contemporanea. Categorie |